Chiude la storica ferramenta Tonini di Braccagni: una attività importante verrà a mancare

Con i migliori auguri a Roberto per la pensione in arrivo, mancherà comunque una importante attività in una realtà come la nostra.

Scrive l’amica Alessandra:”A Braccagni, il Tonini va in pensione e chiude la storica Ferramenta Tonini. Ci sono sconti fino al 70% su tutto. Se volete venire a dare un’occhiata, noi vi aspettiamo!“.

Al di là degli auguri ai quali ci uniamo per un traguardo così importante, ormai miraggio per tutti i più giovani, una considerazione viene però spontanea: ed in una realtà rurale come la nostra dove sarà possibile acquistare un semplice bullone o un elettrodo per la saldatura dell’ultimo minuto?

Perdere una, anzi LA, ferramenta a piè pari non è così a basso impatto a mio parere poichè tutte le piccole necessità della comunità (dalla bombola del gas alla corda per tendere i panni o al tagliaerba 🙂 ) da sempre passano per la ferramenta qui in paese.

Con una certa invidia per la pensione, i migliori auguri a Roberto


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2 pensieri riguardo “Chiude la storica ferramenta Tonini di Braccagni: una attività importante verrà a mancare

  • 20 Aprile 2013 in 20:50
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    A parziale smentita di quanto circolato su facebook e da me riportato, Roberto fà sapere che non è detto che la ferramenta chiuda ma anche vende o affitta come si può leggere nel cartello esposto, che lui è già in pensione e fà inoltre notare che il paese non usufruisce poi così molto di tale attività se non per merito dei nuovi abitanti.

    Che dire: confermo l’importanza che, secondo me (si tratta quindi di un pensiero certamente smentibile numeri alla mano da chi esercita in prima persona), ha tale tipologia di attività in una realtà come questa dove in molti eseguono in proprio le proprie piccole riparazioni di tutti i giorni e vista la vocazione prevalentemente agricola dei dintorni il paese stesso.
    Personalmente finchè ho avuto tempo di dedicarmi ai miei lavoretti di manutenzione alla moto o all’autovettura ho spesso visitato ed acquistato in ferramenta a Braccagni, oggi, effettivamente, tali attività le svolge per mio conto il meccanico professionista poichè i tempi sono cambiati e le altre attività mi hanno assorbito il piacevole momento di ‘meccanico fai date’ sostituendolo con l’imparare a ‘trattoreggiare’ negli ultimi tempi (con scarsi risultati tra l’altro :)), mentre per gli acquisti del fai-da-te ho assunto il mio personalissimo aiutante Ivane che, mi risulta, usa acquistare proprio in ferramenta a Braccagni vista la comodità del negozio di vicinanza.

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  • 17 Aprile 2013 in 04:51
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    Un altro pezzo di storia braccagnina scompare. Quanti spot pubblicitari di attività commerciali iniziano “dal…… al vostro servizio”. Bene la famiglia Tonini potrebbe fare altrettanto: ” al vostro servizio da oltre sessantanni”. Non so esattamente quando è nata “LA” ferramenta Tonini (come giustamenmte la indica Robi), certo è che un Vekkiaccio come me la ricorda sempre lì, con qualche miglioria, ma sempre lì è stata.
    Mi ricordo i vari “commessi” che si sono succeduti e che con Ginestra e il Peo li facevamo anche arrabbiare: nonno Francesco e nonna Stella, un pò meno babbo Giorgione (impegnato più con le officine Acquisti, Smit fino alla Braima, altri ricordi), mamma Clari, Rodolfo fino a Roberto. Ormai a giorni scomparirà e sarà l’ennesimo smacco per Braccagni, non so se la motivazione sia esclusivamente dovuta alla crisi che in pratica blocca l’Italia e non solo, o la diminuzione della passione dell’ultimo “commesso” ( come proprietario anni fa decise per il passo della cessione attività, ma accortosi che si sarebbe invece trattato solo per la chiusura, continuò), no credo che sia soprattutto stanchezza.
    Forse sarà retorico, ma domani ci sveglieremo e, come si dice nell’articolo, non avremmo più un punto di riferimento non solo per la bombola del gas (come la mettiamo ce la faremo portare da fuori con i costi ancora più elevati o rischiamo la sanzione andandola a prendere a Grosseto con l’auto propria, che è vietato?) ma anche per cose più minute (ad esempio un paio di chiodi da pochi centesimi che ti verranno a costare tre o quattro euro…..).
    Sì penso proprio che oggi non ci facciamo caso perchè Grosseto è vicina e il più delle volte ci andiamo a fare gli acquisti, fregandosene altamente delle attività locali perchè là la roba costa meno, discorso valido al limite per spese di centinaia di euro, ma bisogna pensare anche a chi, per impedimenti vari, non può permettersi la cosa e quindi rimane con un pugno di mosche in mano. E’ successo così quando “sparì” la merceria, o la fioraia, o la macelleria con lo Zanchi o Spartaco ( poi riaperta, unico caso, dal Lari): chi sarà il prossimo?
    Comunque Roberto auguroni, ma non pensare di riposarti, mi sembra che il lavoro a te (e alla mia amica Mora), al di là della crisi che incombe, non mancherà. Coraggio Nonno “Granocchiaio” le figlie reclamano il tuo aiuto…..

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