Comitato SOS Braccagni NET: le osservazioni al cavalcaferrovia

Il Comitato SOS Braccagni NET ha invitato ad una pubblica assemblea gli abitanti di Braccagni e Montepescali, il giorno 11 marzo, per analizzare il progetto presentato da RFI e proporre osservazioni. Il Comitato ed i cittadini firmatari, hanno depositano agli atti del procedimento di verifica di assoggettabilità, ai sensi dell’art. 48 c. 8 della L.R. Toscana 10/2010 e s.m.i., le seguenti osservazioni:

L’eliminazione del passaggio a livello determinerà la divisione del centro abitato di Braccagni in due parti non collegate, per il traffico veicolare, da viabilità di rango comunale ma solo attraverso il cavalcavia di nuova realizzazione.

Questa situazione determinerà l’isolamento, dal resto del paese e dai servizi da questo offerti, di un gruppo di abitazioni (circa 15 famiglie + il centro residenziale Quadalupe), aziende agricole, agriturismi ed il cimitero.

Pertanto si determinerà un impatto negativo su queste famiglie ed attività agricole, dovuto al disagio per raggiungere i servizi offerti dal paese, oltre al disagio di tutta la comunità per raggiungere il cimitero, soprattutto in occasione delle funzioni funebri (oggi viene raggiunto a piedi dietro il mezzo che trasporta la salma).

Un impatto fortemente negativo è rappresentato dal fatto che le due vie principali di Braccagni, via dei Garibaldini e via Malenchini, risulterebbero entrambe senza sfondo sul lato della ferrovia. Pensiamo a cosa potrebbe accadere se un autoarticolato, per errore o per necessità, imboccasse una di queste vie. Un elemento di forte criticità sarebbe rappresentato, come del resto lo è oggi, dall’incrocio nei pressi del passaggio a livello fra via dei Garibaldini e via Lapini (stazione ferroviaria, si veda cartografia allegata) dove trova sede anche il Consorzio Agrario, raggiunto da mezzi agricoli e pesanti.

Altro impatto critico negativo si avrebbe sulle attività commerciali presenti in paese che attraggono clienti di passaggio, con la realizzazione del cavalcavia vedrebbero diminuire i possibili avventori, con grave danno economico.

Al fine di mitigare questi impatti negativi chiediamo che venga realizzata una strada di collegamento di rango comunale fra via Lapini (stazione ferroviaria) e la nuova infrastruttura in progetto a sud del paese. Questa consentirebbe di raggiungere in minor tempo i servizi offerti dal paese, consentirebbe un agevole accesso alla stazione ferroviaria, sia da parte degli utenti che dei mezzi pubblici, ed al Consorzio Agrario, con alleggerimento del traffico pesante interno al paese che avrebbe comunque la possibilità di uscire da via dei Garibaldini.

Altra importante strada di collegamento interno potrebbe essere rappresentata dal prolungamento di via Anita Garibaldi, lungo il tracciato dell’alta tensione, che dovrebbe ricongiungersi alla viabilità di collegamento fra la stazione ferroviaria e la nuova infrastruttura, questo per risolvere i già gravi problemi di viabilità di Braccagni che verrebbero amplificati con la chiusura del passaggio a livello.

La larghezza delle rampe del sottopasso pedonale, di mt. 1,50, non sembra adeguata all’utilizzato da parte di cicli, ed eventualmente motocicli a motore spento, che in alternativa dovrebbero utilizzare la via Aurelia e la nuova infrastruttura; sia per la pericolosità che per la distanza da percorrere questa soluzione crea un forte disagio per spostarsi da un lato all’altro della ferrovia. Inoltre la loro larghezza appare inadeguata anche in occasione dei cortei funebri.

Pertanto chiediamo che vengano adeguatamente allargate le rampe pedonali in progetto, al fine di eliminare le criticità esposte.

La strada dì collegamento parallela alla linea ferroviaria (via S. Guglielmo), per la quale è previsto l’adeguamento, collegherà la campagna e le sue attività alla nuova infrastruttura ed al resto della viabilità, pertanto risulterà percorsa da mezzi pesanti ed agricoli, di dimensioni importanti. Un elemento di criticità è rappresentato dall’innesto sulla strada del Bozzone dove la manovra è fortemente limitata, ai mezzi pesanti ed agricoli, per la presenza di abitazioni e risulta difficile un possibile adeguamento dei raggi di curvatura della carreggiata. La stessa situazione si verifica all’innesto della stessa sulla via dei pupilli.

In alternativa a questa strada di collegamento si chiede di adeguare il tracciato della strada rurale presente dietro al cimitero, nei pressi della rotatoria in progetto sulla strada del Bozzone che si va ad innestare sulla strada dei pupilli. Tale adeguamento dovrebbe prevedere la realizzazione di una pista ciclabile.

Per quanto sopra, si ritiene che le opere in progetto determinano impatti critici negativi per la cui mitigazione si chiede un’analisi e valutazione, alla luce delle normative di settore, delle soluzioni proposte quali prescrizioni da imporre alla realizzazione del progetto.

Infine si ricorda il punto 2) della D.C.C. n. 73 del 29/10/2012, nel quale viene chiesto “di valutare la possibilità, in sede di progettazione, di realizzare piste ciclabili sul cavalcaferrovia”, chiedendo che la pista ciclabile venga inserita sin da ora in progetto su tutta la nuova viabilità da realizzare.

Alle osservazioni sono state allegate le firme di 259 cittadini che le hanno condivise.

 


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