Cos’è la verità?

Nella vita ci troviamo spesso di fronte al problema della verità, una questione che ha radici lontane nel tempo. Già nel V secolo avanti Cristo, ad Atene, Protagora affermava che “l’uomo è la misura di tutte le cose”, intendendo che ogni uomo ha la sua verità, la quale, quindi, varia da individuo ad individuo. Estendendo il concetto, questa può essere mutevole nello stesso individuo, variando con il mutare della persona. Ne seguì un appassionato dibattito, che coinvolse anche Socrate e Platone, ma culminò con Aristotele il quale afferma: “Se le cose stessero come dice Protagora (ognuno ha la sua verità), allora tutti avrebbero sempre ragione, nessuno penserebbe il falso, perché ognuno è certo in un dato momento di quello che gli sembra, di quello che gli appare” (Aristotele, Metafisica).

Protagora, probabilmente, confonde la differenza tra verità ed opinione, affermando che ognuno ha la sua verità, in realtà intende che ognuno ha una sua “opinione”, che può essere giusta o sbagliata. La verità, invece, non può che essere una sola, secondo il principio di “non contraddizione” che regge il nostro pensiero e il nostro agire, lo stesso principio che regge la realtà: una cosa è se stessa e non un’altra.

“La ricerca della verità sotto un certo aspetto è difficile, mentre sotto un altro è facile. Una prova di ciò sta nel fatto che è impossibile ad un uomo cogliere in modo adeguato la verità, e che è altrettanto impossibile non coglierla del tutto: infatti, se ciascuno può dire qualcosa intorno alla realtà, e se, singolarmente preso, questo contributo aggiunge poco o nulla alla conoscenza della verità, tuttavia, dall’unione di tutti i singoli contributi deriva un risultato considerevole. Cosicché se, relativamente alla verità, le cose sembrano stare così come si dice nel proverbio: “chi potrebbe sbagliare una porta?”, allora, per questo aspetto, essa sarà facile; invece, il fatto che si possa raggiungere la verità in generale e non nei particolari mostra la difficoltà di essa. E, fors’anche, poiché vi sono due tipi di difficoltà, la causa della difficoltà della ricerca della verità non sta nelle cose, ma in noi. Infatti, come gli occhi delle nottole si comportano nei confronti della luce del giorno, così anche l’intelligenza che è nella nostra anima si comporta nei confronti delle cose che, per natura loro, sono le più evidenti di tutte.” (Aristotele, Metafisica, II)

Non è che all’improvviso mi metto a fare il filosofo o mi sento all’altezza di analizzare i profondi pensieri di questi illustri filosofi, però colgo sicuramente che su alcuni argomenti si raggiunge la verità, mentre su altri si brancola nel buio. Queste sono le uniche opzioni: o si trova la verità o si brancola nel buio.

In generale, senza la verità non si procede … si continua a cercarla o si brancola nel buio; una cosa è certa … non si procede.


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14 pensieri riguardo “Cos’è la verità?

  • 9 Maggio 2012 in 15:27
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    Leggo che Edo Galli in qualità di presidente del GTPGS sarà presente ed interverrà alla presentazione del libro del granocchiaio in Comune a Grosseto. La cosa fa piacere, ma fa anche pensare perchè non ho ancora letto una parola da parte del Galli su questa vicenda. Tutta la caciara che hanno fatto gettando fango sul gtpgs accusato di aver impedito all’autore di essere presente alla prevendita del libro alla festa del primo maggio, allora era tutta una finta? Oppure Edo e il Granocchiaio si sono chiariti e si è appurato che il GTPGS non ha mai fatto un torto a nessuno, men che meno all’autore di un libro? Ma se si sono chiariti perchè il Presidente del GTPGS e il Presidente di Braccagni.info non fanno un intervento chiarificatore sul sito dove il GTPGS è stato attaccato ed accusato di cose che non sono risultate vere? Perchè il presidente del GTPGS non difende la reputazione dell’associazione che presiede o l’autore del libro non chiede scusa al direttivo del GTPGS? Misteri di una Braccagni che non riconosco come la mia Braccagni, e dalla quale io prendo le distanze e mi dissocio.

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    • 10 Maggio 2012 in 08:39
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      Misteri di una bolla di sapone che gonfia gonfia e alla fine non pulisce un bel niente.

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  • 7 Maggio 2012 in 13:45
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    Bene è appurato che il gtpgs non ha nessuna colpa se il granocchiaio non si è presentato al banchetto dove presentavano il suo libro, e questa è la cosa più importante, poi se tra il presidente dell’associazione e l’autore del libro ci sono stati dei fraintendimenti la responsabilità non può essere imputata al gtpgs e se la devono vedere tra di loro.

    Andiamo avanti ed impariamo da certe cose, affinchè in futuro non si ripetano, Braccagni non è fatto da bischeri che credono che i somari volano al comando di qualcuno.

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  • 5 Maggio 2012 in 09:14
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    Io che son Calimero
    piccolo brutto e nero
    di tutto questo imbroglio
    il succo veramente voglio
    e mi par di capire allora
    tra mezze frasi messe a dimora
    che in certi rivoletti
    ci son furbi e ci son furbetti
    e tra chi non sa’
    e chi gioca da la
    ecco che un sospetto nasce circospetto
    e poi cresce dentro al petto
    al fin a diventare
    un pubblico cianciare
    ma se la pubblicità avuta
    non era veramente cercata
    perchè qualche topolino
    ha lavorato sotto il nascondino
    per poi veder crollare il pavimento
    e rimetterci pure il mento
    or qui non voglio dire
    che il telefono non si può usare
    ma un chiarire a monte
    magari avrebbe salvato di Edo la fronte
    da una sonora capocciata
    che a malapena vien curata
    e l’illustre unico braccagnino
    di penna così divino
    non sarebbe stato certamente
    amareggiato tristemente
    ma si sarebbe a San Rocchino goduto
    un bel primo maggio con gli altri seduto!

    Or io che son Calimero
    un pulcino brutto e nero
    mi sento meno soletto
    sapendo che altri come me son stati a letto
    invece di giocare
    ed una bella festa organizzare
    qui non mi si voglia capir male
    ma cerco una maniera regale
    per dir che la chiarezza a monte
    avrebbe di certo evitato qualche giano bifronte.

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  • 5 Maggio 2012 in 08:44
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    Già, il problema è che la colpa l’ha presa il gtpgs mentre questo non ha detto al tonini di non andare… quindi non bisogna dire che il gtpgs ha impedito al tonini di andarci ma bisogna chiedere il perchè gli è stato detto a chi glielo ha detto. Il tonini sostiene glielo abbia detto Edo… sia Edo a questo punto a parlare. Mi pare l’abc dell’obiettiva ricerca della verità.. se il linciaggio cui è stato sottoposto il gtpgs fosse il metodo con cui i tribunali ricercano ed emettono sentenze, avremmo milioni di innocenti in carcere e migliaia di furbi in giro, tocca a noi non lasciar passare il messaggio sbagliato e prendere posizione quantomeno a favore del metodo oggettivo di ricerca della verità…

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  • 5 Maggio 2012 in 08:33
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    Comunque qualcuno al Tonini – a nome del Gruppo- gli ha detto di non stare al banchetto…Altrimenti che interesse avrebbe avuto lui a non starci quando avrebbe potuto vendere qualche libro? Che poi sia stato un malinteso o altro la frittata è stata fatta!!! Chissà forse Roberto alla fine ha ottenuto più pubblicità al libro con tutta questa polemica che se fosse stato al Maggio!!! Anche perché come dicono i grandi: “parlatene, pur male, ma parlatene!!!”

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  • 4 Maggio 2012 in 18:01
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    Scusa Carlo, Fabio ha chiaramente detto che il gtpgs ha autorizzato la vendita e non ha detto nessun Niet alla presenza dell’autore alla festa e allo stand dove veniva venduto il libro, perchè tu insisti a dire che invece il gtpgs ha detto no al Tonini? Al limite se il Tonini voleva fare la presentazione, ma ha detto lui stesso di no, a quella avranno detto no, e mi pare giusto (ma ripeto lo ha escluso pure lui); dalle chiare parole di Fabio, tra quelli intervenuti nella discussione, l’ unico che sa cosa è successo nel direttivo perchè ne fa parte, non si evince nessun Niet a quello che voleva fare il Tonini… quindi perchè insistere in questo equivoco? E chiaro che c’è un malinteso, ma non perchè sia stato negato quello che voleva fare il Tonini da parte del gtpgs, ma perchè si è detto che gtpgs gli ha negato la presenza quando a sentire il consigliere non è vero , rimane da sentire Edo, vediamo se si fa sentire o se vuole lasciare il suo amato paese e il gruppo che presiede con questa ombra sul collo, a me basterebbe finalmente sapere da lui quale è la versione dei fatti, poi si chiude, tanto quello che è stato è stato, il mondo continua ugualmente ad andare avanti…..

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  • 4 Maggio 2012 in 17:50
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    Come ho scritto su Braccagni.info credo che ci siano stati una serie di fraintendimenti come la frase “a cura del GTPGS” che a mio giudizio era riferita al raduno del Maggio e non al libro. Se guardate il volantino mi sembra chiaro. Credo che alla fine uno ha tirato dietro l’altro. Che Edo e Roberto si siano parlati è indubbio. Che Edo in buona fede essendo stato (parole di Roberto) uno di quelli che hanno letto in anteprima il libro gli avesse dato l’ok alla presenza è abbastanza scontato. Che Edo abbia dovuto fare una difficile retromarcia dopo che il consiglio gli ha detto di no mi sembra che sia probabile. Detto questo credo che la presenza di Roberto al banchetto con il libro sarebbe stata un elemento di interesse in più. Giustamente come hai scritto tu Fabio poteva venire in consiglio a chiederlo. Alla fine, però, scusatemi, ma mi sembra che siamo diventati un ministero e che prevalgano i problemi personali più che quelli generali, nel senso che si era rivolto al Presidente e, giustamente, sarebbe stato lui a dovervene parlare come ha poi fatto (magari pensando e sbagliando che tutti sareste stati d’accordo). Non vorrei che tutta questa storia vada a creare fraintendimenti tra persone che hanno sempre remato dalla stessa parte e ciò mi dispiacerebbe. Parere mio: io gli avrei dato l’ok. Parere del Gruppo: non si dà l’ok. Io non sono d’accordo, ma io non faccio parte del gruppo. Il gruppo decide ed ha tutti i titoli per farlo. La decisione è questa e va rispettata. Chi non è d’accordo si iscrive al Gruppo si fa eleggere nel Consiglio e la prossima volta decide diversamente.
    Poi il fatto che la decisione venga condivisa o meno, credo che sia altra cosa…Ed alla fine sono convinto che anche il buon Mezzolitro il prossimo anno voterà a favore per rifare la Festa del Maggio nell’oliveto!!! Perché quella è la decisione giusta da prendere e non quella di dire di no!!!!

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  • 4 Maggio 2012 in 15:50
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    Come dice il mio amico mezzolitro “nei blog ognuno se la canta e se la suona come gli pare”, quest’affermazione è vera per i blog personali o monotematici, come ad esempio SOS Braccagni net.

    Il Granocchiaio risponde a quanto da me esposto, riporto le sue osservazioni e la mia replica:
    1. Io ho scritto: “Provo a rispondere a quanto è stato scritto, ammesso che questo commento venga pubblicato considerato che in altra occasione questo non è avvenuto.”
    Granocchiaio: Tutti i commenti postati su questo blog (ndr braccagni.info) vengono normalmente pubblicati. Non vengono tuttavia pubblicati, oramai da tempo, articoli trasmessi con indirizzi mail falsi o di fantasia e nemmeno quelli con contenuti scurrili. A memoria tutti i tuoi articoli sono stati qui pubblicati, sia quelli a firma tua, sia quelli con il tuo pseudonimo che certamente io qui non riporto. Caso contrario mi fai avere testo e data di questo articolo non pubblicato.
    Rispondo: ho replicato verso la metà di marzo ad un commento di mezzolitro sul rischio idraulico, in quanto ringraziava il sottoscritto (alias biadone) per avergli fornito indicazioni in merito, proponendo un mio articolo postato sul blog SOS braccagni Net. Ho sempre utilizzato lo stesso indirizzo e-mail che sicuramente è di fantasia ma ben conosciuto da tutti e da sempre pubblicato e il post non aveva contenuti scurrili. Questo mi ha amareggiato ma non ho fatto polemica.

    2. Io ho scritto: “Non credo che Edo Galli, Presidente del Gruppo Tradizioni Popolari, si sia espresso in quei termini perchè non avrebbe rappresentato la voce del consiglio che lui rappresenta, e se lo ha fatto, lo ha fatto a titolo personale.”
    Granocchiaio: Beh, mi dispiace contraddirti, ma Edo si è espresso proprio nei termini da me riportati. Sarebbe stato sufficiente chiedere all’interessato se corrispondeva a verità prima di rispondere qui, cosa che mi fai intendere tu non hai fatto..
    Allora ti preciso io circostanze per renderti meglio il quadro.
    Saputo che il libro sarebbe stato pronto entro il mese di aprile pensai subito che sarebbe stata una cosa bella poterlo esporre per la festa del 1° Maggio. L’editore Mario Papalini mi confermò che già l’anno scorso aveva avuto la possibilità di mettere un piccolo gazebo e dei banchetti con i propri libri. Per correttezza chiesi subito ad Edo se riconfermava l’autorizzazione anche quest’anno, segnalando che sarebbe stato messo in vendita anche il mio libro e che io sarei stato là per rispondere ad eventuali domande o firmare qualche dedica. Edo mi disse che non c’erano problemi, ma che anzi aveva piacere per le due cose.
    Chiamai dopo qualche giorno Edo per sapere altri dettagli circa il gazebo, ma lui mi disse che “il Consiglio aveva esaminato la cosa e che purtroppo gli altri non erano affatto d’accordo sulla mia presenza nel gazebo: il libro si, ma tu no”. Dissi subito della mia meraviglia, ma mi sarei adeguato al deliberato del Gruppo. Edo mi specificò che lui solo, e poi un altro erano d’accordo per la mia presenza, ma per gli altri (devo pensare la maggioranza) “Sarebbe meglio che tu non ti facessi vedere là”.
    Rimasi allibito, ma dissi subito che mi piegavo al volere di un deliberato, anche se non ero ovviamente d’accordo. Sapere poi che il Presidente non era invece d’accordo ed era rimasto in minoranza, non è che mi fu di molto sollievo. Anzi, forse il Presidente avrebbe potuto prendere anche altre posizioni. In fondo non si era deliberato se mettersi la camicia blu o quella rossa, ma della presenza o meno dell’autore di un libro sul nostro territorio e paese nello stand dove veniva proposta la vendita. Che onestamente mi pare una cosa un po’ più grave.
    A solo titolo di cronaca Edo è stato sempre a conoscenza del mio progetto per il libro. Anzi è uno dei pochissimi ad averlo letto in anteprima in stato di bozza.

    Rispondo: da quanto riferisci confermi che: prima sono state prese decisioni all’insaputa del consiglio, poi è stato agito a titolo personale. Quindi è strumentale infangare il consiglio del GTPGS.

    3. Io ho scritto: “il sottoscritto ha avuto notizia della locandina dell’evento da internet e gli altri componenti del consiglio non ne erano informati.”
    Granocchiaio: Questa mi sembra l’asserzione più grave perché può significare solo che stai dando del bugiardo o a me che mi sono inventato tutto o a Edo che si sarebbe inventato tutto a sua volta. Anche qui devo però segnalare che sarebbe bastata una telefonata prima di scrivere questo per verificare come stavano le cose.
    Rispondo: altra strumentalizzazione di quanto ho scritto, non sto dando del bugiardo a nessuno sto solo dicendo come sono venuto a conoscenza della locandina che pubblicizzava l’evento; quindi in questo caso sei TU che mi dai del bugiardo, io non mi sono permesso. Riguardo alla possibile telefonata, ritengo che sarebbe stato difficile chiedere spiegazioni di una cosa della quale ero completamente all’oscuro.

    Granocchiaio: Una curiosità: ma te avresti avuto piacere se io fossi stato là dentro il gazebo a testimoniare il mio libro?
    Rispondo: io avrei avuto piacere se tu ti fossi presentato ad una riunione del consiglio del GTPGS e avessi esposto la tua richiesta, nel rispetto reciproco sia personale che nei ruoli di ciascuno; sono convinto che le cose sarebbero andate diversamente, sicuramente si sarebbe potuta evitare questa inutile polemica. Come vedi quello che avrebbe dovuto fare una telefonata non ero io.

    Non mi rimane altro che chiudere, constatando che si è voluto subito alimentare la polemica riportando una realtà che però non rappresenta la verità o, quanto meno, non la rappresenta completamente. Sicuramente il lettore attento saprà cogliere la verità, incrociando le due realtà rappresentate. Ti saluto.

    Rispondi
  • 4 Maggio 2012 in 10:10
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    Leggendo in qua e la, mi sono fatto questa idea. Mi correggerete se sbaglio. Pare che Edo (presidente del gtpgs) abbia fatto tutto da solo senza dire niente al suo direttivo, mentre dovrebbe fare quello che il direttivo decide e condividere le sue decisioni con gli altri. Il Granocchiaio prima di scrivere quelle cose gravissime sul gtpgs doveva quantomeno usare la stessa sensibilita che pretende da Fabio, incolpevole di tutto e colpevole solo di lavorate gratuitamente per tutti nel gtpgs e il suo direttivo, ovvero chiamare il direttivo e chiedere ragione delle parole a suo dire dette da Edo… (che a questo punto o se le è inventate o si è espresso male o il Granocchiaio ha capito male o qualcuno qui fa il furbetto e cerca di prenderci tutti in giro perchè i conti non tornano). Personalmente trovo strano che di fronte a simili parole non si senta la necessitá di chiedere spiegazioni (soprattutto a persone che il granocchiaio conosce bene da sempre e sa che non sono certo come li ha descritti) e poi si senta l’esigenza di gettare fango su una associazione come il gtpgs che ha credito in mezza Italia e che scopriamo oggi, era all’oscuro di tutto. Una associazione alla quale si deve l’unica vera attività di divulgazione in materia, quindi lei si che ha crediti verso i Braccagnini e non i singoli. Quindi tirando le somme per me tocca a Edo adesso dire la sua. Ma rimangono offese senza motivo verso una associazione, che non se le merita, e che richiedono scuse pubbliche, secondo me… perchè a quanto riferito da un consigliere (Fabio) nessuno ha impedito la vendita del libro nè soprattutto la presenza del suo autore…, mentre qui di questo si è accusato il gtpgs. Rimane un’altra curiosità … ma il manifesto pubblicato dal Granocchiaio dove risula che il libro è a cura del gtpgs… anche quello era stato autorizzato da Edo senza sentire il proprio direttivo o è una iniziativa personale del Granocchiaio o dell’associazione Braccagni.info che gestisce il sito su cui è stato pubblicato? mi piacerebbe ricevere risposte chiare e semplici.. da cittadino braccagnino fondatore del gtpgs. Grazie,

    Rispondi
  • 3 Maggio 2012 in 21:07
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    Da parte mia nessun problema a chiarire la questione, ripropongo la risposta pubblicata su altro blog:

    Leggo solo adesso la polemica che è stata ben architettata …, dato che la preparazione della festa del 1° Maggio mi ha impegnato molto. Provo a rispondere a quanto è stato scritto, ….
    Per prima cosa vorrei rispondere a Nello che, alludendo al doppio ruolo che rivesto, mette ulteriormente in cattiva luce il mio operato come consigliere sia del Gruppo Tradizioni Popolari che dell’Amministrazione degli Usi Civici. Sono in grado di distinguere i ruoli e nei rispettivi consigli non partecipo a discussioni che coinvolgono l’altro, questo per un evidente conflitto di interessi, sostanzialmente uno: la festa del 1° Maggio. Quindi, per il prossimo anno, saranno gli altri 3 consiglieri che decideranno se concedere o meno i terreni al G.T.P..
    Inoltre, è piuttosto evidente che se il Gruppo Tradizioni Popolari è composto da “cialtroni”, allora ce n’è uno anche negli Usi Civici e questo va a scapito del suo Presidente, Roberto Spadi alias mezzolitro.
    Non credo che Edo Galli, Presidente del Gruppo Tradizioni Popolari, si sia espresso in quei termini perchè non avrebbe rappresentato la voce del consiglio che lui rappresenta, e se lo ha fatto, lo ha fatto a titolo personale.
    La vicenda ha dei retroscena piuttosto articolati; ad esempio: il sottoscritto ha avuto notizia della locandina dell’evento pubblicata su internet e gli altri componenti del consiglio non ne erano informati.
    Comunque, per chiudere: l’editore era ben accetto purchè portasse anche i libri del Gruppo Tradizioni Popolari (ero talmente preoccupato della cosa che non ho neanche verificato cosa è stato esposto), nessuno poteva impedire all’autore di presentarsi a San Rocchino, la festa è aperta al pubblico e l’area è un demanio civico.
    Prima di sputare facili sentenze, oltretutto offensive, bisognerebbe accertarsi della verità o almeno cercare di trovarla ma da quello che scrivete questa appartiene solo ai veri braccagnini e non ad ingrati usurpatori di diritti altrui, come il sottoscritto.
    Sono certo che il Gruppo Tradizioni Popolari farà un reseconto della festa e chiarirà l’accaduto dalle pagine del sito: http://culturale.braccagni.net/wordpress/?page_id=260
    Fabio Bargelli

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    • 4 Maggio 2012 in 04:47
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      Fabio ho troppa stima di te per dubitare della tua onestà.
      Io ho criticato entrambi i Presidenti, uno in merito dubitativo, ma penso che non avendo avuto difese, se non la tua qui anch’essa però con lo stesso mio metodo ( non ho letto ancora l’altro blog), l’altro in modo netto perchè lui l’ha scritto. L’allusione del tuo doppio ruolo era proprio per ricalcare il fatto che lui non è il proprietario degli Usi (si incazzerà perchè legge, lo assimilavo la Berlusca che si sentiva propritario della RAI e di tutto il resto) come del resto ha sottinteso con quel 1 su 5, che ritengo molti (i più) non hanno capito.
      Ribadisco comunque il concetto: alle ripicche (per non affondare il coltello sulla piaga) fra associazioni braccagnine se n’è aggiunta un’altra …. e la cosa mi spoiace moltissimo, perchè mi sento colpito profondamente.

      Rispondi
      • 4 Maggio 2012 in 15:39
        Permalink

        Nello, la stima è reciproca.
        Mi scuso con te, ho temuto che certe parole potessero essere fraintese, il condizionale sarebbe stato d’obbligo. Come vedi la giusta dialettica e l’assunzione di responsabilità rimettono le cose a posto.

        Rispondi
  • 3 Maggio 2012 in 20:35
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    Credo che sarebbe meglio spiegare per filo e per segno, con poche ma chiare parole , senza doppi sensi o significati reconditi, quello che è successo alla festa del primo maggio e dire che il direttivo del GTPGS non c’entra niente con le gravi accuse che gli sono state mosse nel blog braccagni.info e che è stato tutto un equivoco. Chi ha sbagliato poi dovrà prenderne atto e come minimo chiedere scusa, non è che si può far gettar fango in modo gratuito su una gloriosa ed importante associazione come il GTPGS di cui mi onoro aver nei primi anni fatto parte (l’ho fondato) e di cui sono attualmente un sostenitore. Quindi per cortesia fate chiarezza e togliete ogni ombra su questa vicenda.

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