Costituzione, è cambiata e non me ne sono accorto?

Da tempo volevo intervenire, ma vuoi per la situazione politica creatasi, vuoi perché in molti ci credono ho sempre evitato.
Stamane leggendo l’articolo sulla MABRO nelle pagine nazionali del Tirreno ho deciso di buttare giù due (alla maremmana) bischerate.
Da tempo il Presidente della Repubblica ci ossessiona con la parola “Costituzione”, la RAI, come un cagnolino, lo ha preso alla lettera riempendo in prima sera settimanalmente il suo palinsesto con Benigni e, nonostante lo scarso audience (parolina inglese che di cui ormai conosciamo il significato) ha tenuto in vita il suo soliloquio sulla nostra. Non mi vergogno dal dire che sono uno scarso conoscitore della materia, so che si divide in due parti, di cui una, in pratica, dovrebbe essere quasi intoccabile, mentre sull’altra si può intervenire, senza esattamente conoscere quali siano gli articoli interessati.
Pat mi criticherà e mi darà insegnamento, ma il grido d’allarme di quella Vestaglia Azzurra (purtroppo non è il solo) è eloquente: il primo articolo cita, più o meno, “L’Italia è una Repubblica basata sul lavoro”. Quale? Quello dei 3,5 milioni di disoccupati (ma che ufficialmente sono molti di più perché le statistiche non tengono conto di quelli che mai hanno potuto lavorare) o delle centinaia di migliaia di lavoratori in Cassa Integrazione? Non mi si venga a sventolare solo la crisi che incombe (che purtroppo c’è ed è uno dei motivi), il lavoro è venuto meno quando i nostri industriali (ma anche quelli di altri paesi) hanno intrapreso la strada della globalizzazione, dove per loro era solo quella di risparmiare, smantellando gli opifici italici e costruendo nei paesi emergenti dove con due lire (ripeto lire e non euro per validare quanto detto sopra) facevano il manufatto e lo rivendevano a prezzo italico nelle nostre piazze. Ora anche loro piangono, ma dove era la politica italiana? La Costituzione non aveva più valore?
No non lo aveva più perché si continuava a smantellarla.
Era iniziato con l’invio d’Esercito in zone di guerra: operazione da sempre indicata come Umanitaria, peccato che ci si vada con autoblindo o cacciabombardieri e ritornando con tanti giovani morti. Ora il nostro esercito che per la Costituzione dovrebbe avere lo scopo difensivo si doterà di F15 per miliardi di euro (aereo che, a me Vekkiaccio, ricorda tanto l’F104, bara volante, stessa storia gli USA che non lo utilizzano per pericolosità e se non erro stessa Fabbrica) dopo aver dotato la Marina di Portaerei (mascherata da incrociatore utilizzando non gli F14 ma gli Harrier inglesi a decollo verticale): tutte macchine d’attacco. E poi però(non potendo essere altrimenti non essendo per natura guerrafondai) non siamo capaci di difendere i due Marò (come gli americani hanno fatto con il Clolonnello implicato nel caso Omar).,Non sono un diplomatico, ma come hanno più volte specificato quelli della Marina Mercantile, in altre occasioni, penso sarebbe stato molto semplice: tutte le nostre navi sono monitorate e quindi bastava impedire il rientro della nave in acque territoriali indiane ed il gioco era fatto.
Ma il bello era da venire. Ormai dal 2006 (ma già prima era iniziato) in Italia si va avanti a Decreti legge (e relativi voti di fiducia) e mi sembra che il Decreto dovrebbe essere un iter legislativo per urgenza, quindi da usare solo in casi estremi. Ma il primo passo per il Presidenzialismo è stato portato (il Presidente avrebbe dovuto respingere molti decreti), ma poi altro passo con il Governo Monti, fino al 15 (? Mi pare) aprile, quando il Presidenzialismo in barba alla Costituzione è divenuto Ufficiale: per tale modifica occorre la maggioranza qualificata in due votazioni a distanza di sei mesi. Ora diamo colpa la colpa a dritta o a manca (sono tutti colpevoli) il Presidenzialismo è avvenuto e io (noi) ci troviamo con un Governo dove nessuno (sia di destra che di centro o di sinistra o movimentista) si riconosce.


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5 pensieri riguardo “Costituzione, è cambiata e non me ne sono accorto?

  • 9 Maggio 2013 in 05:39
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    La Costituzione si può cambiare solo rispettando le regole, se avviene senza rispetto delle regole che questa detta, chiunque è autorizzato a ribellarsi anche con la violenza per farle rispettare. Cambiare una Costituzione senza rispettarla si chiama colpo di stato, anche se fatto pacificamente nell’indifferenza della gente assuefatta ormai alle Berlusconate e ricattata dal modo di gestire il potere dell’attuale PD, o con noi o con berlusconi, o con noi o non lavori piu e via dicendo.

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  • 8 Maggio 2013 in 21:32
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    Ho letto su facebook il link e quindi l’articolo, chiaramente molti saranno concordi con il signor Nello ma io aggiungerei una cosetta: eppure quando tanti anni or sono il popolo italiano ha scelto di chiudere gli occhi doveva immaginare che sarebbe finita così, oggi di che piangete?

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    • 9 Maggio 2013 in 04:39
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      Non so a quale link tu ti riferisca,comunque io non piango. Chi mi conosce sa benissimo che non vado dietro a spunti dell’ultima ora, senza vanto spesso li anticipo (non è il caso in questione) e vengo criticato ancher dagli stessi amici o compagni (chiamali come meglio credi) di partito. Per la prima volta ho affrontato un argomento puramente politico sul blog, come ho premesso, e l’ho fatto solo perchè sono arrivato all’esasperazione.
      Ora come ora non c’è nessun gruppo politico che pensi veramente al bene dell’Italia, chiacchiere tante ma alla resa dei conti costrutto niente. L’unica cosa che sta cambiando è, per me, la Costituzione e questo ho scritto . Come tutte le cose vetuste (ormai la Costituzione ha 65 anni) ritengo che se non cambiate in toto, vanno almeno riviste (nel caso aggiornate), ma vanno fatte secondo le regole e mi sembra che non avvenga. Ho accennato al lavoro, al nuovo imperialismo italico, al presidenzialismo, potrei continuare con i referendum che vengono riconosciuti e poi aggirati (finanziamento pubblico dei partiti, acqua ed anche nucleare, vero che quest’ultimo è scaduto ma come nel 1987 passò soprattutto per l’effetto Cernobyl ora ci siamo salvati per l’effetto Giappone, non so come si scrive la centrale “Fujama?”) e, lo dico tranquillamente, qualche volta mi sono venuti incontro. Ci sono poi altri argomenti che mi sfuggono, ma la sostanza non cambia: per modificare la Costituzione ci sono delle regole e per me queste vanno rispettate.

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