Ferrovia Grosseto-Siena ancora chiusa

I lavori non sono mai iniziati ed il traffico ferroviario è fermo da 3 mesi. Proposta una mobilitazione dal vicesindaco Paolo Borghi

Ieri si è svolto un sopralluogo sulla linea ferroviaria Grosseto-Siena, interrotta da ottobre 2013 a causa dei danni creati dall’alluvione. Ad oggi è stata ripristinata la circolazione ferroviara da Buonconvento a Siena, ma nulla è stato fatto per la tratta Grosseto-Buonconvento che costringe i pendolari grossetani, e ce ne sono anche nella nostra frazione, all’utilizzo degli autobus sostitutivi, con ritardi, orari non conformi e inaccettabili, tre paesi non serviti e tante arrabbiature che comportano il ricorso a mezzi alternativi o al mezzo proprio, con tutte le conseguenze del caso.

Oltre al vicesindaco di Grosseto, Paolo Borghi, erano presenti l’assessore regionale Ceccarelli, l’assessore provinciale Pianigiani, l’assessore Maggi del Comune di Siena ed i sindaci di Murlo, Civitella Paganico e Roccastrada. Sulla pagina facebook di Borghi si legge: “Ad oggi nulla è stato fatto perché i lavori non sono finanziati da RFI. Da domani inizierà una mobilitazione al fine di garantire l’effettuazione dei lavori. Non è possibile che il nostro territorio resti privo della ferrovia. Non ce lo possiamo permettere.”

Non ce lo possiamo permettere per i numerosi lavoratori pendolari, gli studenti e per tutti coloro che hanno necessità dei servizi offerti da Siena (ad esempio l’ospedale). La ferrovia Grosseto-Siena potrebbe svolgere la funzione di “metropolitana extraurbana”, oltre che a servizio dei pendolari anche a servizio dei flussi turistici da e verso Siena. Invece di portare l’Università da Siena a Grosseto non sarebbe più semplice ed economico portare gli studenti a Siena?


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6 pensieri riguardo “Ferrovia Grosseto-Siena ancora chiusa

  • 15 Ottobre 2014 in 06:13
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    Devo cospargermi il capo di cenere e dire: mi sono sbagliato.
    Sui giornali oggi ci sarà quasi sicuramente riportato, con tanto di articolo celebrativo, il comunicato stampa della Regione che, in pompa magna, annuncia quello che molti cittadini (ad es. Fiammetta o Di Prima) aspettano da un anno, cioè la riapertura ufficiale dal 18 p.v. (quella commerciale il giorno dopo)della Montepescali (Grosseto)-Siena. Come potete leggere nei commenti di questo post (ed anche in altri) io ho sempre creduto nella definitiva chiusura della linea, anche se Borghi mi diceva il contrario. Hanno avuto ragione lui, Pianigiani ed altri nostri amministratori (senza dimenticare o il Governatore, e l’assesore aretino omonimo di Luca, che ha dato il là a tutto), di qui il mio contrito mea culpa, ma anch’io non ho sbagliato di molto. Gli oltre tre milioni necessari al ripristino li ha cacciati la Regione e non una delle molteplici aziende spezzatino dell’ex FF.SS. e quindi ancora pantalone ing. Soprani e non l’SpA che lei guida (in questo è stato abilissimo: niente esborsi, anzi qualcosa viene dai servizi, anche essi pagati dalla Regione).
    A questo si aggiunge però la presa in giro ai grossetani. Sempre in pompa magna si annuncia un treno speciale inaugurale con tanto di pezzi grossi sia politici che ferroviari (con lo stesso Soprani). Bell’iniziativa, però perché il treno percorre la tratta Siena-Monte Antico e rit. escludendo Grosseto? In fondo il disagio venutosi a creare era dalla Maremma alla valle dell’alto Ombrone e non in quella che percorrerà il treno evento (la tratta Siena-Buonconvento, per intendersi quella a più alto flusso utenti, e quindi money, fu riaperta in tempi rapidi senza tanti ripensamenti, cosa invece avvenuto per la nostra tratta)? Io una risposta, o meglio due, ce l’ho. La prima quella ormai classica: Grosseto è per la Toscana (visto che ho usato già quella città ad esempio) quello che Trapani è per l’Italia, cioè il profondo Mezzogiorno con tutto quello che comporta (per rimanere in argomento è sparito definitivamente il Memorario). La seconda è che i dirigenti RFI (in questo caso l’ad Soprani) hanno paura ad affrontare i pendolari grossetani (vi immaginate quanti saranno così “co…..” ad andare a proprie spese a prendere il famoso treno) perché non sono colpiti dai tagli Trenitalia solo quelli che vanno a Siena, ma quelli per tutte le direzioni (compresi anche i semplici viaggiatori, anche pochi giorni fa la stampa ha riportato, con sollievo, la conferma di quasi tutti i treni sulla Tirrenica, per ora, ma non illudiamoci giugno, che sembra lontano, è dietro l’angolo); così alleluja facciamo cerimonia, ma con quelli che non sono interessati.
    In tutto questo meritano riconoscimento i nostri amministratori che con tenacia (che maremmani sarebbero, anche se a Paolo viene rimproverata, non so se veritiera, la sua nascita) con cui si sono battuti per il ripristino del servizio (speriamo che visto l’intervento il tempo di percorrenza diminuisca).

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  • 16 Febbraio 2014 in 14:36
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    Oggi giornataccia: tempo brutto, moglie malaticcia e quindi giù letture su Renzi (a dir la verità superficiali, lui pensa solo alla sua ambizione), su Mazzarri che finalmente ha vinto con l’aiuto arbitrale (cavolo ieri non ha avuto il coraggio di dire grazie), ma poi mi sono soffermato sul Tirreno, con l’intervista all’a.d. di Trenitalia e mi sono detto, ora scrivo un pezzo sul blog, solo che giungendo alle pagine locali ho letto il lamento di un mio paesano (che però non conosco, almeno di nome) e ho ritenuto opportuno intervenire su questo post.
    Parto dall’intervista dell’esimio ing. Soprano. A dir la verità mi sono dato diversi pizzicotti perché credevo di sognare, tante sono le cavolate che sono riportate. Escludendo la topica più grossa, credo o faccio finta di credere ad un refuso, alla domanda perché i treni al mattino sono sovraccarichi, risponde fra le altre che “….Trenitalia è passata da 70 mila a 10 mila carri…”. Ora di norma per i viaggiatori si usano vagoni, i carri sono per il bestiame o peggio ancora erano usati per le deportazioni, forse per l’ad i pendolari sono assimilabili?
    Comunque le gemme sono altre: i servizi igienici sono out perché la gente ci fuma e fa scattare l’antincendio. Domanda non sarebbe più semplice disattivarlo all’interno del wc e rendere i servizi utilizzabili, in fondo la gente ci fuma perché si sa quando si sale sul treno ma non si sa quante ore occorrono per fare 50 Km e si sa che il fumo = dipendenza. La pulizia? chiaro è lei stesso a dare la risposta (riferito al giornalista) se sono pieni, cavolo sono per forza sporchi (peccato che lo siano anche all’origine). Poi la perla. Ora lui rappresenta una società che non è più coperta da pantalone, lui deve creare utili, per cui logica la soppressione dei treni (nel caso toscano sulla Tirrenica in primis): gli AV (le varie frecce Rosse, Argento e Bianche) sono a mercato, quindi se ci sono i passeggeri restano altrimenti…., gli Intercity sono pagati dallo stato e se lui smette…, i regionali sono pagati dalle Regioni che di loro hanno già fatto i tagli, per cui anche lì il piatto piange. Peccato però non dice le cose come stanno: è vero che le ex FF.SS (con le varie diversità societarie) sono Spa, però a 100% dello Stato (quindi di riffa o di raffa paga sempre pantalone); i FB o gli IC deviati su Firenze (o peggio soppressi) per scarsità di passeggeri può essere anche vero, ma provate ad andare a Milano da Grosseto: 59,00€ su Fb o 45,50€ su IC a persona con tempi da 5 ore a 6 abbondanti, in due persone conviene andare in auto si risparmia qualche cosa (in verità non molto max 10-20 €) impieghiamo meno tempo e soprattutto la comodità sia in partenza che in arrivo; ma la ciliegina è quando dichiara che i disservizi dei pendolari dipendono anche dalle regioni che in pratica hanno fatto come le banche: tagliato il budget, però la Toscana non l’ha fatto E allora? qui si passa al mio paesano ing. Di Prima. Lui è un abbonato Trenitalia per raggiungere il posto di lavoro a Siena e si trova nella situazione di molti altri (penso a Fiammetta ad es.), cioè dal 28/10/2013 è un novello Ulisse, con la linea interrotta (io ripeto per sempre) deve fare mille peripezie, addirittura, lui scrive (ma Trenitalia risponde che il disagio esiste, quindi è vero) che (la mattina) una alternativa è usare il locale per Grosseto e qui , dopo una decina di minuti c’è la coincidenza bus per Siena: peccato che anche se ritarda 11 min questa non aspetti; se poi ai la fortuna di un bus sostitutivo (però , se ho capito bene, solo da Buonconvento) in 3 ore ce la fa a fare i 68 km ……E quindi esimio ad ing Soprano in questo caso che risponde? è colpa dei signori Di Prima o Fiammetta o altri imprevidenti che sono andati ad abitare c/o la stazione di Montepescali (sig. Di Prima è bene che usi questo nome perché davvero per l’ing. Soprani, che si è pur sposato a Massa Marittima, lo dice lui, non sa dove sia la stazione Braccagni) non sapendo che la scarsa manutenzione delle linee ferroviarie (ci risiamo nello scaricabarile, lui pensa ai convogli e non alle rotaie, ma noi a Braccagni ci siamo abituati viste lo scaricabarile delle alluvioni di ottobre) avrebbe portato alla soppressione temporanea di tre mesi ….(gli allocchi ci avevano creduto, io dissi allora con forza che non sarebbe più stata riaperta, ora c’è da tirare fuori 3 mil dove esiste?). Però sig. Di Prima di che si lamenta la ghenga Soprani le fa vedere paesaggi fra i più belli d’Italia se si vuole anche gratis perché il treno non passa fra i vigneti del Brunello (la metto sulla battuta, perché in realtà. pensando che siamo nel 2014 sarebbe da piangere, ma non pensando a Benigni e Troisi, che in pratica si trovarono in una situazione quasi simile…).
    Comunque la mettiamo, la costa perde sempre più con l’economia che si sposterà di sicuro su Firenze (sede dell’Av), speriamo che Renzi voglia davvero incrementare l’aeroporto Vespucci, così impedirà almeno l’AV Fiumicino-Firenze, e almeno quello di Pisa rimarrà in auge(ed i turisti almeno continueranno a battere la costa)
    Un pensiero da Repubblica: come si suole in questi periodi, va in auge il toto ministro. Fra gli altri oggi spunta il nome di Moretti, che di Soprani è in pratica il capo (ci sta già alle scorse elezioni il PD pensava di candidarlo, poi i viareggini insorsero e non se ne fece di nulla). Domanda d’obbligo, se davvero prendesse un dicastero: bene per i pendolari e male per gli italiani? Io penso male per tutti……

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  • 9 Febbraio 2014 in 15:46
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    Questa mattina passaggio a livello in tilt e sbarre chiuse sull’Aurelia… e io che credevo passasse il treno 🙁
    Forte disagio per gli automobilisti, poi dopo diverse ore sono intervenuti gli operai delle ferrovie e hanno riaperto manualmente i passaggi a livello.

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    • 10 Febbraio 2014 in 06:50
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      Vedi come sono previdenti alle ex FF.SS: la ferrovia Montepescali-Siena (questa la giusta dizione) è fuori servizio da mesi (e chissà quanto ci resterà), ma è giusto che la gente non perda le buone abitudini così……esercitazione di alcune ore. Poi con la cosa sono iscritti al gruppo FB “Che braccagnino sei se…” hanno postato “se non hai mai fatto la strada di campagna dietro la Società-Casa Mancini-Poderi Novi-Stazione Vecchia, consigliamo a questo punto di continuare l’esercitazione percorrendo la Strada S.Guglielmo, per screditare i sapientoni del Comitato “SOS Braccagni.net” che dicono che non è idonea al traffico come da noi certificato con il nuovo cavalcaferrovia e poi dai, che esercitazione è se non finisce con mezz’ora abbondante di chiacchere in attesa dell’apertura del passaggio sulla SR del Bozzone”.

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  • 25 Gennaio 2014 in 15:06
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    Trenitalia fa solo quello che il governo gli permette di fare, ovvero, la colpa è dei politici non solo dell’imprenditore che sta usando un servizio pubblico per far soldi e quindi con logiche meramente imprenditoriali, i nostri politi non sono all’altezza delle responsabilità che gli deleghiamo, parlo di quelli nazionali, perchè gli altri hanno ben poche forme di pressione su trenitalia. C’è poco altro da aggiungere, abbiamo quello che con il voto ci siamo meritati, potrei dire ben vi sta ma non lo dico, lo scrivo soltanto.

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  • 24 Gennaio 2014 in 09:33
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    E’ proprio il caso di dire: io l’avevo detto. Invito alla lettura del mio post “Grosseto fa parte dell’Italia?” del 1/11/13 (quindi in tempi non sospetti) dove paventavo la chiusura definitiva della Grosseto-Siena. E’ chiaro che l’esimio dott. Moretti non aspettava altro: lui se ne frega dei pendolari (in barba ai 250 mln di euro che si prende ad es. dalla Regione Toscana), quale meglio occasione dell’alluvione per chiudere una linea, che sì è frequentata, ma di business (specie lato Grosseto) ne fa poco. Di qui la prima promessa di ripristino in 60 gg, praticamente centrata però solo nel tratto Siena-Buonconvento (ma su quella tratta Fabio ha ragione è utilizzata come metropolitana), ora si va a data da destinarsi perché non ci sono i soldi (si parla di 3 mln per il ripristino) e ….. i disgraziati maremmani prendano l’auto per andare a lavoro o a studiare o, purtroppo, all’ospedale (visto che con la logica della Sanità quello di Siena è, come dire, capofila per certi interventi). Va forse meglio per i grossetani di città, lì ci sono corse orarie (Alta Velocità, Intercity e Regionali per adeguarsi a Trenitalia) da parte di Tiemme e in pratica la differenza è minima , forse a tempi è anche migliorativa. Ma per Montepescali (come è conosciuto in Trenitalia) e per il trittico Sticciano Roccastrada Monte Antico (addirittura escluso dai mezzi sostitutivi) come la mettiamo? Auto e vai (da Paganico si possono utilizzare i servizi Tiemme) in barba alla logica che i cittadini hanno tutti gli stessi diritti.
    Fa bene il mio amico Paolo a protestare (malignando, perché non c’era Marras? ah dimenticavo le province sono sparite…) ma purtroppo anche lui fa parte di quel concone che prima fanno scappare i buoi poi chiudono la stalla. Sì perché le lamentele dei grossetani in generale e dei pendolari in particolare non sono mai mancate: come infrastrutture, in barba ai report giornalistici, Grosseto è peggio di Trapani, niente contro la città, ma di caratteristiche simili. Nelle deficienze infrastrutturali la città siciliana ha solo , di nuovo, i servizi Trenitalia che permettono di coprire gli 80-90 km da Palermo in circa due ore e mezzo, ma ha autostrada, porto e soprattutto aeroporto, che è, come il nostro, di importanza militare (difesa del Mediterraneo e base degli attacchi nella campagna libica) e nonostante tutto utilizzato da numerosi turisti con voli soprattutto Raynair provenienti da più parti non solo d’Italia. Trenitalia si permette sì di fare il bello ed il brutto, ma dove stanno i nostri politici? E ci metto tutti perché negli ultimi anni al governo ci sono stati tutti, solo alla Regione c’è stata una sola linea, ma nessuno s’è degnato di prendere una posizione netta (forse solo quelli di Viareggio, che spinti purtroppo dai 32 morti si sono inalberati quando si vociferò per un posto alla Camera dell’a.d. di Trenitalia); sì qualche lettera di protesta è stata fatta, ma io la ritengo solo di facciata. Ora sembra che ci sia una sommossa da parte di tutti i Governatori contro Trenitalia per il servizio regionale (la sola regione non servita in toto da Trenitalia è la Lombardia, ma Trenord è da essa partecipata e onestamente il servizio è allo stesso livello nostro, se non peggio). Lo stesso Rossi è in prima linea, ma visto che sicuramente non ha voce in capitolo (o per lo meno può solo protestare) sul fatto dell’aeroporto o dei treni a mercato (per chiarire a tutti quelli a totale carico di Trenitalia), ha sicuramente parte attiva per quanto riguarda il pendolarismo, gli chiedo (e mi rivolgo anche a Borghi e C.): perché su Grosseto non esiste il Memorario? Per anni lo hanno rimandato da cambio orario a cambio orario, da un po’ non ne parlano più così hanno da non mantenere promesse (elettorali), ma noi siamo limitati. Ho fatto esempi del disagio nel post sopramenzionato e su altri post, fatto sta che lo hanno fatto con copertura quasi totale con Tiemme per Firenze (mi sembra che in entrambe le direzioni, veloci o lente, dirette o con cambio a Siena la copertura vada almeno dalle 6.00 alle 19.00). I grossetani però lavorano o studiano (o viaggiano con aerei) anche verso Pisa e per tale località Tiemme non ha servizi.
    No mi ripeto noi per le infrastrutture siamo cittadini di serie B, come in un certo senso sono considerati i meridionali, ma che si vuole noi siamo il sud della Toscana e da essa trattati come i nostri connazionali meridionali
    Non so se Borghi legge, ma se lo fa gli do un suggerimento. Visto che è impossibile a noi “protestanti” invadere la linea Alta Velocità, unica cosa che farebbe effetto su Moretti, perché per noi è reato di interruzione pubblico servizio mentre per lui ed il Governo ( visto che, anche se Spa, è il proprietario al 100% di tutto quello che è nato dal dissolversi di FF.SS) non c’è interruzione a togliere i servizi (se però entro in questo ginepraio non si finisce più visto ad esempio le Poste o peggio ancora le Forze di Sicurezza), perché non imporre la riapertura della Monte Antico- Asciano (fuori servizio da anni), ma tuttora efficiente visto che periodicamente viene utilizzata per il Treno Natura? Forse ci sarà da fare qualche intervento (non a costi pari al ripristino dell’altra), forse la velocità di esercizio sarà leggermente inferiore, ma per lo meno si mette RFI con le spalle al muro.

    PS1- la mattina verso le 8.00 vedo spesso a Grosseto un bus di BuSITAlia (è proprio scritto così, perché SITA è stata inglobata da Trenitalia, come altre compagnie di autotrasporto come l’ATAF di Firenze) che sicuramente viene da Sud (Civitavecchia, Orbetello?) con un bel cartello “corsa sostitutiva Trenitalia”: rischio altri tagli?
    PS2- Ci interessa poco come utenti, ma è un allarme come cittadini: la Porrettana farà la stessa fine della Grosseto -Siena ?
    Meditate gente…..

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