33 pensieri riguardo “Presentazione letteraria con Roberto Tonini

  • 31 Agosto 2012 in 06:00
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    Chiudevo il mio intervento dicendo: “il tutto con lo scopo di chiarire e schiarire”
    Dove ovviamente chiarire voleva dire spiegare, far capire e schiarire voleva dire rasserenare gli animi.

    E poi è venuto fuori questo poco edificante spettacolino.
    E poi c’è qualcuno che si domanda ancora come mai i popoli si fanno la guerra: ma se nemmeno tra paesani ci si vuol capire (credo sia solo un non volere) che speranza abbiamo a livello più grande.

    Dalla discussione poi scappa fuori che qualche testa pensante che opportunamente cerca di capire, ridimensionare, aggiustare il tiro. E Nello li nel mezzo a prendere ingiusti e ingenerosi scappellotti da chiunque!

    Quando parlammo con qualcuno di fare un nuovo premio con la nostra Associazione (ho aperto la presentazione ricordando quello che già aveva fatto La Sentinella, ma che da anni è ormai in letargo) l’osservazione al volo fu? Ti piace avere nemici? Ne avrai qunati ne vuoi, molti di più di quello che tu possa pensare, Bruno o non Bruno.

    “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, aveva ragione ancora una volta l’onorevole Andreotti!

    Questa volta chiudo dicendo grazie a chi ha volto capire, mentre ha chi non ha voluto capire dico: vivete bene, vivete meglio!

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    • 1 Settembre 2012 in 09:41
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      Granocchiaio, quello che tu chiami spettacolino poco edificante, e rincarando il giudizio negativo in questo distingui teste pensanti da altre evidentemente per te non pensanti (Non capisco se anche qui parli a nome di tutti i braccagnini o a nome della tua associazione oppure a titolo personale) non è altro che l’espressione dell’opinione di persone braccagnine libere di pensare ed esprimere la loro opinione che meritano più rispetto, soprattutto da chi senza titolo alcuno parla a nome di tutti loro in un evento aperto al pubblico alla presenza delle autorità cittadine come hai fatto tu.

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      • 3 Settembre 2012 in 10:14
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        Scusami Gufo triste, è giusto e rispettabile che i braccagnini siano liberi di pensare ed esprimere le loro opinioni, però alla premiazione di Bruno Terzo sono venute liberamente molte persone abitanti ed ex abitanti di Braccagni e nessuno li ha forzati; inoltre le Autorità cittadine hanno pensato di intervenire al massimo livello con Sindaco ed Assessore. Lasciamo da parte tutti gli attestati di stima e ringraziamento che sono andati al Granocchiaio nella sua qualità di Presidente dell’associazione e che sono venuti dopo; l’evento è andato inoltre su tutte le agenzie di informazione online della provincia. Il Granocchiaio ha fatto una premiazione su mandato del consiglio direttivo dell’Associazione, quindi ha fatto un atto legittimo e dovuto da parte sua, parlando a nome dell’Associazione e non di tutta Braccagni come te dici. Quindi è inutile che te fai affermazioni non vere: il Granocchiaio è riuscito nel suo intento, ha mosso braccagnini ed ex braccagnini, ha fatto intervenire le Autorità che sono venute ed hanno parlato, ha organizzato una cena conviviale ed una serata musicale per tutti. Non si capisce questa invidia contro una persona che è riuscito nel suo intento; mi viene da dire, come è stato detto in altro intervento, provaci tu a fare tutto questo e a organizzare una serata come ha fatto il Granocchiaio e poi ne riparliamo.

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        • 3 Settembre 2012 in 13:24
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          Hai ragione panaio, questa serata è stata un successo per il granocchiaio, celebrante celebrato e acclamato, per questo motivo propongo la candidatura del granocchiaio per il premio Braccagni 2013 .

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          • 7 Settembre 2012 in 22:26
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            moraledellafavola forse volevi dirigere proprio te i burattini? o forse volevi essere eletto te e ti hanno sgamato? ( ricorda che proprio loro lo hanno fatto)…… Bando ai discorsi stupiti… ogniuno è libero di fare cio’ che vuole , l’importante è farlo con la testa attaccata al collo. Chiudo qui e buona sera a tutti e spero che le prossime conversazioni siano più costruttive e senza PERSONALISMO.

  • 30 Agosto 2012 in 21:45
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    Credo che sia giunto il momento di chiarire alcune cose, vista la piega che ha preso la discussione.
    Non vorrei che Bruno Terzo, il nostro Popi, diventasse l’inconsapevole vittima di una discussione in cui non si parla di lui, ma di altro.

    Togliamo quindi ogni dubbio a chi legge e non sa che cosa sta accadendo; proviamoci dicendo che:

    – se la comunità (e intendo proprio la comunità in tutta la sua espressione ultraideologica, destrorsi, sinistrorsi, centristi e apolitici) tutta può oggi godere dell’edificio forse più bello, senz’altro uno dei meglio costruiti, che Braccagni abbia, il merito è di Bruno Terzo, il Popi figlio dei nostri mai dimenticati Guerrino e Angiolina, nipote del Tremori che ci chiamava a tutti “mi cittino”… .

    – Ovviamente, Bruno ha preso il premio dedicandolo all’intera associazione, e lo posso ben dire perchè me lo ha detto personalmente; riconscendo a tutti i suoi collaboratori i loro meriti; non si è dimenticato di loro nel momento del suo successo.

    Purtroppo questo giusto riconoscimento, se fosse stato meglio concordato, avrebbe avuto un seguito molto, ma molto più ampio, perchè (altra cosa che anche qui è stata subito detta) oggi come oggi, chiunque volesse dare un premio, non potrebbe prescindere dall’associazione che Bruno presiede, e quindi dal suo presidente e da quello che ha fatto per la comunità.

    Ognuno poi può dire quello che vuole; è bello e giusto pensare diversamente, ma dopo ogni discussione, ricordiamoci che siamo tutti paesani e che se vogliamo che la collettività sia unita, dobbiamo discutere liberamente, pensare diversamente ma rispettarci, comunicare tra di noi, non isolarci, non promuovere cose da soli, o solo per il piacere di alcuni, senza curarsi del rispetto di altri.

    Il leader di una qualsiasi comunità o associazione, deve mettere da parte se stesso e saper valorizzare le capacità di chiunque si metta a disposizione, e anche in questo Bruno ha grandi meriti nell’associazione degli anziani, la sua spumeggiante iniziativa è la benzina che alimenta e aiuta tutti ad aiutarlo, ed i risultati si vedono, l’associazione si accresce, aumenta di numero e riesce ad realizzare tutti gli obiettivi che il poliedrico Popi elabora, propone e condivide con gli altri, trasformando l’esperienza associaztiva in quello che deve essere, e rispettando sempre i ruoli di tutti e senza mai far pesare la sua autorevolezza, che proprio perchè mai autoritaria, mai imposta a forza, diventa rispettabilità e condivisione, diventa collaborazione e partecipazione .

    Il compito di un presidente di una associazione è questo, mi pare: unire, aggregare, valorizzare le diverse capacità, creare partecipazione; non distruggere e allontanare, dividere e pensare solo a se stesso. Non tutti coloro che pensano di saper dirigere una associazione ne sono capaci, e non per polemizzare ma solo per esprimere la mia opinione serenamente, forse Braccagni.info in questo ha molto da imparare da Bruno Terzo e dal centro anziani.

    Chi ha criticato, non Bruno, sia chiaro, ma il metodo dell’associazione braccagni.info, non lo ha fatto per cattiveria, o per sminuire i meriti del Popi, ma perchè si è sentito un po’ come defraudato del piacere di stringere la mano a Bruno trovandolo per il paese, potendogli dire, oltre che “te lo sei meritato”, anche “io ti ho votato”… il piacere e l’orgoglio di sentire il premio che porta il nome del nostro paese, come premio della nostra comunità, nostro, di tutti. Un premio che con la Sentinella nasceva per unire, per condividere, per fortificare lo spirito di una comunità, per sentirsi parte di un qualche cosa che ti faceva partecipare alla sua vita. E questo disagio, è tanto più grande quanto più il premio, oggi, secondo me e quelli con cui ho potuto parlare, Bruno se lo merita veramente, così come tutti gli riconoscono i meriti di aver dato alla comunità la possibilità di riappropriarsi di un bene che già è comune dentro i nostri cuori, per la sua storia, il nostro bell’asilo.

    Pazienza, speriamo che anche questa esperienza serva a crescere, quindi andiamo avanti e ricuciamo dove altri (chi si muove individualisticamente) strappano il tessuto, la tela preziosa della convivenza e della comunità, che il Popi insieme a tanti altri, che scrivono anche su questo sito, tessono ogni giorno da anni ed anni, decenni, senza chiedere mai niente a nessuno; ritroviamo il piacere di essere braccagnini, litigiosi sì, ma appartenenti ad una comunità che ha valori comuni, storia comune, che ci identificano.

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  • 30 Agosto 2012 in 20:28
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    Boia de’ che casino… e ci ho anche capito poco a dirla tutta, però mi sembra giusto cogliere il buono che il premio esprime: il Popi ha effettivamente fatto molto, anzi moltissimo a partire, come scrive Roberto, dal costituire una squadra forte ed efficace. Gli Anta sono cresciuti e tutti credo che abbiamo solo voglia che si possa continuare: mi faceva una gran tristezza vedere il vecchio asilo sempre chiuso o indisponibile per i braccagnini; adesso lo è e chi ha voglia dia pure una mano che ce n’è sempre necessità. Nello ha giustamente citato altri braccagnini che stanno facendo, in altri settori ed in altri modi, grandi cose che ci aiutano a trovare un’identità di paese compiuto.
    Ci siamo sempre lamentati di non avere una piazza: pare che ne abbiamo almeno due.
    Ci siamo sempre lamentati che a Braccagni non si fanno iniziative: adesso ve ne sono e meglio sarebbe che ci aiutassero a stemperare gli animi che già una crisi pesante rende caldi.
    Riprendo quanto detto da Nello nuovamente per proporre, per il premio sentinella, i braccagnini tutti che alla fine stanno riuscendo a diventare un paese 🙂 .

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  • 30 Agosto 2012 in 19:31
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    Credo che ogniuno abbia voluto leggere quello che gli è parso nelle dichiarazioni altrui, concordo con Nello, chiudiamola qui.
    Ci tengo a precisare che da parte mia non c’è nulla di personale, solo un sano confronto e soprattutto ritengo che Bruno abbia meritato il premio.

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  • 30 Agosto 2012 in 14:44
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    Per Cudera: un po’ di sana invidia non ti manca… e credo non manchi ad altri qui dentro. D’altra parte se qualcuno organizza un evento e ci riesce con successo visto il numero dei partecipanti per quale ragione devi criticare? Ti è dispiaciuto se è stato dato ad un braccagnino un premio per quello di buono che ha fatto? Ti è dispiaciuto se è venuto il Sindaco in persona ed un Assessore? Perchè non lo hai organizzato te un premio? Se gli altri sono organizzati e tu no, che ci si può fare?

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    • 30 Agosto 2012 in 21:03
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      Come ho scritto prima, non sono molto
      ferrato sull’argomento, ma non capisco il perchè tu debba sempre ( e questa volta meno male che non hai offeso nessuno) prendere fischi per fiaschi. Non leggo gelosie o invidie come tu scrivi, ma è stato fatto solo un appunto ben preciso sull’argomento Sentinella. Non leggo alcun appunto sul premio dato a sig. Terzo Bruno, non leggo critiche , per favore siate ogni tanto adulti invece di rimbeccarvi l’uno contro l’altro. Voi fate come ” i ladri di Pisa, il giorno litigano e la sera vanno a rubà insieme”

      Appunto sul RUBA’ è una metafora non un offesa

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    • 8 Settembre 2012 in 13:06
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      Non capisco questo attacco, avevo concluso dicendo “Esprimo il mio modesto pensiero non conoscendo tutte le dinamiche che stanno dietro la questione”. Associare l’invidia alla critica non credo siano compatibili, o l’una o l’altra.
      Ti ringrazio per le precisazioni, non conoscevo questi aspetti della serata.
      Sull’invito ad organizzare un premio, ho già il titolo, lo chiamerò “Typha latifolia” e so già a chi assegnare la prima edizione.

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  • 30 Agosto 2012 in 13:54
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    Non credevo che l’uso, forse improprio, di un verbo scatenasse una ” guerrra” fra le due Associazioni Culturali di Braccagni (onestamente non so se sia ancora giusto qualificarle così). Premetto che sono tuttora socio del GTPGS (da cui la Sentinella) e, pur notando, diciamo così, un certo rilassamento, dò merito al suo Consglio delle manifestazioni (bellissima quella del passaggio del fronte), comunque chiedendo ancora scusa, vorrei fare alcuni appunti.
    Fabio mi fa notare, giustamente, che nessuno ha abolito il premio della Sentinella (come del resto il giornale, cosa che io non avevo detto), solo è stato interrotto per assenza di candidature (più o meno quanto dice Donatella, che va oltre non volendo mischiare i due premi). Scusate ma non sono d’accordo in merito alle candidature: dal 2005 ad oggi ci sono stati braccagnini che si sono distinti nelle discipline sportive, forse minori e/o sconosciute ai più, ma visto che ci facciamo grandi perchè abbiamo vinto l’oro a Londra in buca e pallino, credo che anche Enrico con i suoi piccioni o il Busoni col suo schioppo, per Braccagni possono essere un lusso; c’è stato chi con la sua tesi ha vinto un premio nazionale; ma c’è stato anche Edo che penso si poteva meritare il premio, se non altro per l’impegno che ha profuso per le tradizioni popolari in genere e di Braccagni in particolare. Ecco il “rilassamento” a cui ho fatto riferimento è questo, forse è venuto a mancare lo spirito giusto.
    Riguardo al premio in particolare sia esso di una o di un’altra associazione mi sembra sia interessante continuare, se non altro per rendere viva la vita paesana (anche questa discussione penso serva a qualcosa)
    Vi lascio scatenare, per quindici giorni non andrò sul blog e al mio ritorno sicuramente la cosa sarà dimenticata

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    • 31 Agosto 2012 in 03:53
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      Concordo pienamente con le tue conclusioni, solo su una cosa non mi trovo in linea con te: non c’è nessuna guerra in atto tra associazioni. Come avrai notato sono l’unico del GTP che si è espresso e l’ho fatto a titolo personale, esprimendo un mio pensiero, serenamente, senza voler delegittimare gli altri.
      Proprio quel “rilassamento”, a cui fai riferimento, ha fatto da motore alla mia esternazione e, come vedi, dal confronto aperto e sereno nascono buone idee e nuovi stimoli. Il resto non mi appartiene.

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  • 30 Agosto 2012 in 13:42
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    Manteniamo la calma, non credo ci sia in atto nessuna guerra, perlomeno da parte mia, ma penso anche da parte di chi collabora in questo blog, che è, e rimane, uno strumento libero, di scambio civile di opinioni e di informazione (nel suo piccolo).
    Ho solo fatto presente la realtà di quanto portato avanti dalla Sentinella del Braccagni, periodico di tradizioni e vita di paese edito dal Gruppo Tradizioni Popolari di Braccagni, ossia il premio Sentinella. Nulla di più.
    Non c’era certo bisogno di venire a ricordarci cos’è e a chi è stato consegnato. Trovo sia spiacevole sentirne parlare al passato, perchè il premio Sentinella è stato istituito dall’anno 1994 e non “fu”, perchè ancora esiste. Bastano le parole “con finalità simili a quello che hanno oggi mosso oggi la nostra associazione” per dare l’impressione che sia stato creato un duplicato (un pensierino viene).
    Naturalmente ogni associazione è libera di intraprendere le iniziative che ritiene opportune, se queste servono “AD AVERE UNA MAGGIORE IDENTITA’ E UN SENSO CIVICO E SOCIALE PIU’ ALLARGATO E PARTECIPATO”.
    Quello che mi auguro è che fra un po’ non ci si trovi con un festival di musica popolare organizzato, da una qualche associazione, il 1° di Maggio a Braccagni.

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    • 30 Agosto 2012 in 13:53
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      Ganzo. tutti a organizzare il primo di Maggio, pero’ lo dovranno chiamare con un’altro nome…. forse “il giorno dopo al 30 aprile”.

      però bello il blog, ognuno scrive quello che vuole , sempre nei limiti e nel rispetto altrui senza offendere con parole tipo CIALTRONI a nessuno… mi raccomando… prendiamola a ridere…..

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  • 30 Agosto 2012 in 13:10
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    Mamma mia e che è!!!!!!! la guerra? io nel mio piccolo ho captato questo, ditemi se sbaglio: Granocchiaio tu con qualcun altro ti sei comportato, come si comportano i topi, cioè lavoravate sotto sotto rosicchiando alcune colonne portanti di un pesante pavimento e…… bada caso hai fatto proprio la fine del topo, il pavimento t’è crollato addosso . Ora spiega tu a chi legge cosa ho detto.

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  • 30 Agosto 2012 in 13:08
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    Scusate ma da quello che leggo, mi sfugge il perchè si sia dato vita ad un nuovo premio e non si sia utilizzato quello già presente da anni in paese, peraltro, con le stesse regole e motivazioni che hanno ispirato il premio Sentinella. Braccagni non mi sembra che sia questa grande metropoli, dove magari certe iniziative si possono non conoscere o comunque duplicare.
    Parlate di personalismo ma sembrerebbe che anche questo gli somigli molto.
    Esprimo il mio modesto pensiero non conoscendo tutte le dinamiche che stanno dietro la questione.

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  • 30 Agosto 2012 in 12:53
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    Caro Granocchiaio , l’appunto fatto non riguarda la persona alla quale hai dato il TUO primo premio. Forse oggi è giustamente quello che più lo meritava. L’appunto è stato fatto alle parole che ha scritto Nello:

    (“…..ripristinando la vecchia tradizione introdotta dalla Sentinella con la premiazione di un nostro concittadino che si era distinto, consegnerà il Premio a Bruno Terzo, vulcanico Presidente del locale Centro di Promozione Sociale…..” ).

    Visto che a te piace ricordare sempre i vecchi abitanti bi Braccagni, ti scrivo un aneddoto di uno di loro “QUANDO SI VUOL ELIMINARE UN RAMO DA UN ALBERO CHE CI DA FASTIDIO, NON BISOGNA METTERCI SEDUTI SULLA PUNTA E SEGARLO A VALLE, ALTRIMENTI SI CASCA “

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  • 30 Agosto 2012 in 10:57
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    un po di personalismo non guasta mai granocchiaio, e tu ce la metti tutta quando puoi, da presidente di una associazione nata in otto e dopo un anno sotto la tua presidenza, ridotta a metá, solo a quattro soci per le dimissioni degli altri, di cui uno solo residente a braccagni e solo in due braccagnini, ti sbilanci a parlare a nome di tutta braccagni… un bel coraggio, complimenti. Se tu fossi stato eletto sindaco di Grosseto che faresti, distribuiresti premi a nome del popolo italiano?

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  • 30 Agosto 2012 in 10:04
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    Dedicato a “gufo triste”, a gufo triste”, a “Fabio”, a “Donatella” e a “cicciottello”
    http://www.braccagni.info/2012/08/21/premio-braccagni-2012/#comment-13526
    in alternativa servizio a domicilio il discorso pronunciato in occasione della premiazione:

    Cerimonia di consegna del Premio Braccagni 2012

    Prima di tutto due parole sul premio
    Qualche anno fa, dal 1994 al 2005, fu istituito il premio sentinella con finalità simili a quello che hanno oggi mosso oggi la nostra associazione

    PER LA CRONACA POSSO RICORDARE I PREMIATI:
    1994 ADRIANO MEACCI – CALCIATORE
    1995 LIVALLIA – CORALE
    1996 MENOTTI BENATI – SCRITTORE
    1997 ANTONIO CONCILALINI – IMPRENDITORE AGRICOLO
    1998 U.S. BRACCAGNI – ASS.NE SPORTIVA
    1999 GRUPPO GALLI SILVESTRO – GRUPPO RURALE
    2000 CENTRO NOI INSIEME – VOLONTARIATO
    2001 ANDREA GIANNINI – ATLETA
    2005 ENRICO RUSTICI – POETA ESTEMPORANEO

    CREDIAMO CHE AVERE UN PREMIO DI QUESTO GENERE IN UN PAESE SERVA AD AVERE UNA MAGGIORE IDENTITA’ E UN SENSO CIVICO E SOCIALE PIU’ ALLARGATO E PARTECIPATO

    Oggi, l’Associazione Culturale braccagni.info, nell’intento di esaltare i valori culturali, economici e sociali nel nostro paese di Braccagni, ha deciso di istituire un premio da assegnare quale riconoscimento a persone, enti e associazioni, che ne abbiamo acquisito merito.

    IL PREMIO SI CHIAMERA’ PREMIO BRACCAGNI CON L’ANNO DI ASSEGNAZIONE

    Essendo questa la prima edizione, l’assegnazione è stata decisa dal Consiglio, mentre per gli anni a venire sarà stilato apposito Regolamento.

    Per il corrente anno è stato deliberato di assegnare il Premio Braccagni 2012 a Bruno Terzo.

    discorso di presentazione del premio “Braccagni 2012”

    Abusando delle frasi fatte si potrebbe dire: se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Ma inventarlo così com’è fatto lui, non sarebbe affatto facile.
    Io lo ricordo da ragazzino accompagnato spesso da mamma Angiolina fino al treno. O magari raggiungerlo proprio mentre stava salendo per mettergli in cartella la colazione che si era scordato di prendere. Portava con se una montagna di libri: ho sospettato più di una volta che portasse a scuola anche qualche libro in più. Probabilmente il dizionario o il vocabolario sempre.
    Comunque il ragazzo studiava e riusciva bene.
    Per il resto vita di paese come tutti gli altri ragazzi all’epoca: spesso in parrocchia, sia in chiesa come chierichetto e sempre in prima fila nelle litigate su chi faceva il campanello e chi il messale, sia a giocare nella stanza dei giochi. Il calcio balilla e il tavolo da ping pong era un passaggio obbligato per tutti.

    Ci ritrovammo dopo tragitti scolastici assai diversi, e per i casi strani della vita, nello stesso istituto per ragioneria, ma non nella stessa classe. L’unico ricordo della scuola è la condivisione del professore di ragioneria che aveva inventato un tormentone dicendogli: “caro Terzo, lei può studiare quanto vuole, ma tanto più che terzo non potrà mai arrivare!”. Ci rideva soprattutto lui, ma ci rideva di gusto.
    Mi diplomai un paio di anni prima di lui e quando partii militare venne a sostituirmi come ragioniere nell’appena nata Braima.
    E lì manifestò subito la propensione per interessi molteplici. Infatti si appassionò di meccanica fino a conoscere talmente bene gli attrezzi agricoli della Braima, che fu in grado anche di andare a fare consegne e collaudi dei macchinari.

    Poi entrò al Monte dei Paschi. Non conosco i minimi dettagli della sua carriera, ma so per certo che ha girato mezza Italia. Nella prime trasferte marinare – nell’arcipelago toscano – c’ha trovato pure moglie. Poi Grosseto. Frosinone, Viterbo, Verona e diverse funzioni della Direzione Generale in quel di Siena. Tutto questo per fare una carriera prestigiosa fino a livelli decisamente alti della banca e, come spesso ama dire lui, anche troppa per il figlio di un barbiere di campagna.
    Ormai la vita in paese non lo vedeva più. Per molti anni.
    Poi come Dio ha voluto è andato in pensione ed è rientrato in paese.
    Per lui pensione non ha voluto dire incrociare le braccia o mettersi a riposo. Quasi subito si è impegnato nel Centro Sociale Anziani e lì ha creato una formidabile squadra di donne e di uomini da fare invidia a qualsiasi esercito.
    Da quel momento, e sempre di più, si è scatenato in una serie di iniziative soprattutto per gli anziani. Ma non solo. Il Circolo comunque gli è servito per riprendere contatto diretto con il paese ed i suoi abitanti. E con loro tutti i problemi connessi.
    Il centro si è via via attrezzato e migliorato nella vecchia sede di via Aurelia per favorire lo stare insieme. Televisione, tavoli da gioco, l’angolo bar fatto con i mobili di recupero del Monte dei Paschi quando è cambiata la sede dell’agenzia e rinfreschi e pranzi andando a riscoprire antiche ricette . E poi gite ed escursioni in pullman a spasso per l’Italia tutta
    Ma il suo capolavoro è venuto riportando al paese quello che doveva essere per il paese, e cioè l’ex asilo parrocchiale. È li che ha messo in moto tutte le sue eccezionali doti di diplomatico mettendo ben disposti al tavolo gli attori principali: il Vescovo, il Parroco ed il Sindaco di Grosseto che nelle loro rispettive competenze hanno trovato la soluzione al problema.
    Lo splendido edificio è tornato quindi nella disponibilità del paese con lo spostamento della nuova sede del Centro Anziani che , nel frattempo, a seguito di una legge regionale era divenuto Centro di Promozione Sociale cui era stato dato il nome “gli Anta”.

    Dire che stata un’operazione titanica non è un’esagerazione, un capolavoro di diplomazia. Ma anche un gesto di amore e di immensa utilità per il paese tutto.
    Nessuno aveva mai osato tentare o solo sperare tanto, tantomeno amministratori o politici locali.
    Da quel momento si è mosso facendo come ama dire lui la “suor Angela” della situazione. Mettendosi cioè alla ricerca di tutti quei beni che necessitavano al centro dotandolo di una cucina professionale, di un ufficio, di una sala per le conferenze, degli arredi e perfino di un biliardo: una struttura che tutti i centri ci invidiano. (Per i più giovani che non hanno mai sentito parlare di Suor Angela vi dico che era una suora che con una consorella Suor Giacinta, un cavallo ed un calesse giravano in lungo e in largo la Maremma per farsi dare grano, olio e quanto altro riuscivano a trovare per un istituto di orfanelle di Pisa).

    E Bruno apprese ben quell’arte andando a cercare per il bene del Centro Sociale, magari rimediando qualcosa agratisse. Ma anche cercando le cose necessarie a prezzi vantaggiosi o di occasione come la cucina professionale, tegami, piatti di coccio, frigo bar: roba trovata presso un ristorante che stava chiudendo.
    E qui è venuto fuori anche l’oculatezza di una buona amministrazione economica e finanziaria, sebbene la nuova struttura presupponga spese di gestione davvero notevoli, considerato anche che le stesse sono ad esclusivo carico del Centro.
    Da quel momento comunque nel Centro si sono moltiplicate occasioni per incontri con i più disparati scopi. Spesso con personaggi di primissimo piano. Naturalmente sfruttando la formidabile cucina e l’ancor più formidabile squadra di donne ed uomini che vi lavorano, squadra divenuta ormai sotto la sua regia una vera e propria macchina da guerra.
    E non si ferma. È un continuo di iniziative e migliorie senza fine.
    Elencare tutte le lodevoli feste e ricorrenze che ha messo in campo è cosa ardua e sicuramente nel fare l’elenco ne lascerei troppe per strada.
    Dirò allora quelle che più mi hanno colpito: riportare in paese ed in particolare per i bambini la Festa degli Alberi, la festa di Sant’Anna, i vari convegni riguardanti aspetti concernenti la salute. Senza dimenticare il classico cenone di fine anno e i ritrovi conviviali nei quali vengono preparati piatti particolari o appartenenti alle vecchie tradizioni della nostra zona.

    Piccoli e grandi progetti sono tuttora in essere. Il più impegnativo, che condivido con lui, è il progetto per la costruzione del monumento a Santi Quadalti ed al Buttero maremmano. È un tragitto lungo e difficile, ma che stiamo faticosamente percorrendo.

    Questo è un mio piccolo personale ricordo di Bruno, a Braccagni per gli amici “il Popi”, figlio di tanta mamma Angiolina, di cotanto babbo Aristide, in arte Guerrino, ma anche di cotanta nonna Conforta e di cotanto mitico nonno Ottavio Tremori.

    Quanto detto oggi mi serve come cappello alla presentazione del premio “Braccagni 2012” che l’Associazione Culturale braccagni.info ha deciso di conferirgli.

    Questo primo premio, per questa prima volta, viene assegnato direttamente dalla nostra Associazione, ma per i prossimi anni verrà messo a punto e quindi pubblicato un regolamento dove desideriamo coinvolgere il paese tutto per indicare la preferenza a cui assegnare il premio.
    Come al solito sono piccoli passi per la comunità del nostro paese, ma anche per farne un milione bisogna partire con i primi.

    Noi scegliamo Bruno per l’assegnazione di questo primo premio, il Braccagni 2012, e siamo certi di darlo a chi si è distinto in maniera molto impegnativa, generosa ed utile a beneficio del paese tutto.

    Non è nei nostri poteri e non esiste la carica, ma ci fosse non esiterei a proporlo come Governatore di Braccagni.

    A nome di tutto il paese dico:

    grazie Bruno

    Roberto Tonini
    Presidente Associazione Culturale
    braccagni.info
    (il tutto con lo scopo di chiarire e schiarire)

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  • 29 Agosto 2012 in 22:36
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    Io non sono molto afferrato dell’argomento, ma una domanda mi sorge spontanea: leggo tra le righe del sig. Granocchiaio( alla risposta del Gufo triste )una certa cattiveria nel rispondere, ma tanto tanto mica ha la coda di paglia?

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  • 29 Agosto 2012 in 22:29
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    Come giustamente scrive Fabio…… non confondiamo le idee…….. con tutto il rispetto per il ° premio dato a Terzo Bruno quale Presidente del CENTRO ANZIANI BRACCAGNI ” Gli Anta”. Non ha niente a che vedere con la Sentinella del Braccagni

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  • 29 Agosto 2012 in 20:09
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    Trovo l’argomento molto interessante e mi porta ad una riflessione:
    si è accennato al fatto che sia stata ripristinata la vecchia tradizione della Sentinella con la premiazione di un nostro concittadino. Non mi risulta che il Premio Sentinella, come del resto la Sentinella del Braccagni, sia stato abolito.
    Il premio è stato consegnato l’ultima volta nel 2005 poi, per carenza di candidature si è interrotto. in attesa che qualcuno lo meritasse o, come prevede il regolamento, che i cittadini di Braccagni segnalassero un benemerito.

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    • 30 Agosto 2012 in 04:23
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      Dando a Cesare quel che è di Cesare, non ho detto che il Premio della Sentinella è stato abolito, ho solo evidenziato il fatto che si riprende una tradizione. In fondo Fabio dire che dopo sette anni di silenzio un altro gruppo fa una cosa simile, non credo sia diminuire ciò che la Sentinella ha fatto per una decina di anni. Inoltre ho solo precisato le motivazioni dell’evento, che era stato indicato come presentazione del libro di Roberto Tonini, che io ho reputato invece cosa secondaria, come lo stesso blog dell’Associazione ha riportato

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  • 29 Agosto 2012 in 12:43
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    Nello hai detto bene, quello è il motivo del termine ‘personalismo’, ma che ci voi fà, chi ha la coda di paglia appena vede una luce pensa che giela voglino brucià, e finisce per prendere lucciole per lanterne.

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  • 29 Agosto 2012 in 11:11
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    Ma Bruno chi è? Mi pare che se ha contribuito a fare qualcosa di buono per il paese sia anche giusto che gli venga riconosciuto. Complimenti comunque per l’iniziativa.
    Finalmente qualcuno costruisce fatti e non parole.

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  • 29 Agosto 2012 in 06:01
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    bravo Bruno che ci ha dato QUESTO centro anziani e il ritorno alla disponibilità del paese dell’ex asilo.
    Questione di punti di vista: il “centro anziani tutto” c’è perché Bruno ha operato per realizzarlo, e non viceversa.
    Non mi pare che riconoscere il merito a chi ha fato qualcosa sia “personalismo”, caso mai il contestarlo mi pare sia “populismo”.

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    • 29 Agosto 2012 in 12:31
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      Io non starei qui a parlare di “personalismo” o “populismo” bensì a qualcosa di veramente buono che è stato fatto. Ripristinare un premio nel paese è stata una cosa ottima, in fondo come il Granocchiaio scrive nel blog dell’Associazione se non altro è stato il “la” per riavvicinare braccagnini sparsi nel mondo (che se non sbaglio era anche un’altra pensata, che spero vada in fondo come il premio, dell’Associazione).
      In merito al premio, non so l’esatta motivazione. Certo è che il Centro di Promozione Sociale (con altro nome ) esiste da molti anni e Bruno, presidente sia con il vecchio nome che con il nuovo, ha dato la spinta giusta, ma senza l’aiuto dei suoi collaboratori, mi riferisco in particolar modo ai consiglieri di vecchia data Orazio – Osvaldo – Laura – Bruno M. ed Albina (che poi sono le colonne portanti del Centro), penso che non sarebbe riuscito a fare del Centro un punto di riferimento importante del Paese e, una volta ottenuta dal Comune la gestione, portare a nuovi fasti l’ex asilo.
      Ecco io penso che Gufo triste si riferisse a questo quando dice che per lui era forse meglio darlo al Centro e non al suo Presidente, che sono quasi sicuro metterà almeno una delle targhe, se non entrambe, nella bacheca della sede.

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  • 28 Agosto 2012 in 05:50
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    bravo bruno, e bravi tutti quelli che con lui collaborano al buon funzionamento del centro anziani. forse il premio era opportuno darlo al centro anziani tutto, ma ognuno ha la sua visione del mondo, in questo caso mi sembra prevalga il personalismo.

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  • 27 Agosto 2012 in 11:28
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    Oltre alla presentazione del libro di Roberto nel luogo dove si svolgono gli avvenimenti, stasera l’Associazione culturale Braccagni.info, ripristinando la vecchia tradizione introdotta dalla Sentinella con la premiazione di un nostro concittadino che si era distinto, consegnerà il Premio a Bruno Terzo, vulcanico Presidente del locale Centro di Promozione Sociale.

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