Proposta emersa dalla assemblea sul cavalcavia

L’assemblea si è aperta con la spiegazione delle ragioni che hanno portato ad una collocazione a sud del paese di Braccagni del cavalcavia: a nord, come prolungamento di via Malenchini furono raccolte 600 firme dei cittadini che si opponevano alla costruzione di un analogo cavalcavia di dimensioni ben maggiori circa 10 anni fà che hanno portato, alla fine dell’iter, ad una sentenza passata in giudicato del Consiglio di Stato.

A seguito di questa scelta RFI ha quindi presentato il progetto illustrato nell’assemblea; tale  elaborato necessita di alcune integrazioni (proposte dal Comitato SOS Braccagni, discusse con gli intervenuti e che hanno portato alla proposta che segue) per poter rivalorizzare il paese stesso e migliorarne la viabilità anche in prospettiva futura.

Come si può vedere viene evidenziata la problematica relativa ai mezzi pesanti che debbano percorrere la strada di San Guglielmo vista sia la scarsa larghezza della stessa che i due incroci presentanti criticità per la svolta di tali mezzi ed individuata una possibile alternativa sotto al cimitero di Braccagni nonchè la richiesta di una bretella di collegamento dalla stazione RFI alla nuova variante in modo da poter creare un senso circolatorio compiuto sia i mezzi che dovessero accedere al Consorzio Agrario per operazioni di carico/scarico che per i mezzi pubblici oggi costretti a compiere una inversione ad U nel piazzale della stazione stessa.

In giallo poi si è evidenziata un’altra possibile via che permetterebbe il naturale proseguo della circolazione da via Anita Garibaldi alleggerendo di fatto l’incrocio tra viale dei Garibaldini e la Strada Aurelia Sud.

La raccolta delle firme da allegare all’osservazione stessa viene effettuata presso gli esercizi pubblici del paese di Braccagni, coloro che intendano sottoscrivere la proposta possono farlo fino a giovedi  14 marzo nel pomeriggio presso gli stessi esercizi. La presentazione in Provincia di Grosseto al competente ufficio avverrà il giorno 15 marzo, ultima data utile per tale atto.

Il Comitato SOS Braccagni NET


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7 pensieri riguardo “<b><font color="red">Proposta emersa dalla assemblea sul cavalcavia</font></b>

  • 20 Marzo 2013 in 05:55
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    Non so se sia il caso o meno, ma, nonostante che lo abbia già ribadito, la mappa presentata in testa all’articolo è solo rappresentativa. Nelle osservazioni presentate a seguito dell’assemblea sono state individuate le necessità di un raccordo fra l’Aurelia e la Stazione, di un collegamento da via Guelfi alla Stazione, di una nuova strada dalla Prov. Bozzone e Strada dei Pupilli e l’allargamento delle rampe d’accesso al sottopasso.
    Per esemplificare è stata postata una piantina di riepilogo.
    Ora, sperando che le attese di buona parte di una buona parte di cittadini siano esaudite, sta ai tecnici individuare le soluzioni, ci sono vincoli da rispettare, ci sono costi da superare etc., per cui niente vieta ad esempio che il collegamento con la Stazione parta ad esempio a fianco di villa Concialini, che era anche una delle due proposte progettuali passate per l’inizio della bretella.
    Diverso è il discorso, non uscito in forma chiara sul blog ma oggetto di discussione fra cittadini, della viabilità interna.
    Su questa entra in gioco solo il Comune, marginalmente la provincia, e con questo bisogna confrontarci.
    Come Comitato abbiamo già delle idee, che, come disse Fabio, se ne poteva parlare al termine della serata lo scorso lunedì.
    Secondo me sarebbe importante su questo punto cominciare anche un dibattito sul blog, è vero che non è “organo” del Comitato, ma è anche vero che è frequentato da membri dello stesso. Per cui io dirrei di porre quella mappa che di sfuggita passò in occasione della proposta di prolungamento di via A. Garibaldi (in particolare fu accennato che esso era collegato anche al prolungamento sulla steaa via di Via Canzio), dove erano mostrate alcune osservazioni sulla viabilità.
    Per iniziare, rimanendo nell’argomento dell’articolo, con la rotatoria sull’Aurelia ci sarà un notevole rallentamento dei veicoli che passeranno per il paese (soprattutto di quelli provenienti da Grosseto). Per me sarebbe una specie di rivalsa, perchè alla primissima riunione della viabilità, a fronte delle rimostranze poste dagli abitanti sulla via Aurelia (in particolare mi ricordo il Parri) della alta velocità dei mezzi e alla bocciatura da parte di Bellettini (allora assessore interessato) sia di dossi artificiali (chissà poi perchè li pongono dappertutto) o bande rumorose ( non vi farebbero dormire), proposi di ripristinare l’ex svincolo per l’ingresso alla Viariante. Bocciatto, per la prima e penso unica volta, è venuto meno il detto italico di “non c’è niente di più definitivo di un provvisorio”.

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  • 18 Marzo 2013 in 15:19
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    Ho guardato con attenzione la piantina dell’articolo e volevo chiedere una spiegazione e fare una piccola osservazione.
    In particolare la strada comunale da realizzare disegnata in verde e che pare partire dalla stazione ferroviaria per arrivare al cavalcavia, proprio nel suo punto più alto, cioè quello del superamento della ferrovia, è un tratto indicativo o che cosa? Non capisco infatti a cosa serva un a strada che porta in quel punto senza nessun apparente scopo o allaccio. Forse si voleva far raggiungere la rotonda di partenza, con uno scopo già più definito, ma sarebbe allora stata tracciata in modo completamente errato.

    Se così fosse non sarebbe più logico e pratico partire dalla “seconda strada da realizzare” disegnata in giallo e là dove gira a destra verso l ferrovia, prevedere anche il prolungamento a sinistra verso la vecchia Aurelia o a dritto direttamente alla rotonda del cavalcavia?

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  • 16 Marzo 2013 in 23:20
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    certo che a prevedere l’accesso al cavalcavia per i mezzi, anche pesanti, da via di San Guglielmo (anche se asfaltata) ci vole d’essere tecnici bravi eh!! complimenti per la proposta di modifica al progetto preliminare. per quanto riguarda la ciclabilità del sovrapasso, invece, vista la lunghezza e la direzione, nel senso che non interessa il paese, ritengo che non serva proprio in quanto i cicloamatori che frequentano le strade della zona non useranno mai una pista ciclabile sul cavalcavia (vanno troppo forte e l’operazione di ingresso-uscita dalla ciclabile “costerebbe” solo del tempo in più) mentre riterrei indispensabile fare un sottopasso pedonale e ciclabile, adeguatamente largo e con moderata pendenza, che possa agevolare il transito del ciclista comune, che va a prendere il pane o il giornale (un modello che funziona è quello della stazione di Follonica)

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    • 17 Marzo 2013 in 07:37
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      Credo che solo io e Robi, fra gli assidui del blog, conosciamo bene Angelo, alcuni forse possono collegare il suo nome ad articoli apparsi sulla stampa locale, però quale responsabile provinciale della FIAB i suoi suggerimenti vanno presi in considerazione per il prossimo incontro (le osservazioni sono state già consegnate). Da un esperto cicloamatore come lui sentire dire che la ciclabile sul cavalcavia è superflua per i motivi che espone (ed a dir la verità potevo arrivarci anch’io che d’estate critico sempre gli pseudo Contador etc. che anzichè utilizzare la ciclabile per Castiglione sfrecciavano sulla via delle Collacchie) lui che critica il comune per i ritardi e la scarsezza di ciclabili, è importante perchè potrebbe essere domani una specie di merce di scambi.
      Due note su gli altri argomenti.
      Progetto. Purtroppo questi progetti di società nazionali vengono fatti al tavolino e, forse con al massimo un sopralluogo, quindi cose cervellotiche possono nascere (e sì che anche sul lavoro quante critiche abbiamo fatto? esempio CalaTelegrafo costruita sulla loppa). Però dobbiamo darne atto, anche a noi che ci abitiamo e io, come altri, utiliziamo la strada per passeggiate (Patrizio ad esempio ha un piccolo appezzamento col fratello, che ci abita) avevamo dubbi per la larghezza, ma non abbiamo assolutamente pensato al suo effettivo utilizzo viario, solo due persone sollevarono il problema.
      Sottopasso. Io, ma penso anche te, ho vissuto l’eliminazione del passaggio a livello di Chiusi Scalo e nel 2001 portai ad esempio per qui, inutilmente perchè sembrava che fossi sceso da Marte, la sua sostituzione con il sottopasso. Non conosco quello di Follonica, ma quello di Chiusi è a due livelli, uno per pedoni (da cui si può accedere direttamente ai binari anche se la stazione dista circa cento metri) e l’altro , più basso, dove possono transitare sia cicli che ciclomotori di una larghezza tale da evitare pericolosi incroci. Purtroppo nel frattempo le allora FFSS hanno fatto il sottopasso attuale, per il solo loro uso (e se voleva il Comune già allora poteva intervenire per l’uso ciclopedonabile, perchè le attese al passaggio a livello erano anche per pedoni e cicli vista la vicinanza del cimiotero), quindi ora è difficile apportare sostanziali modifiche, se non l’allargamento delle rampe d’accesso (ancora solo sulla carta).

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  • 14 Marzo 2013 in 16:19
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    Mi sembra che il punto di collegamento tra la via del cavalcaferrovia e quella proveniente dalla stazione, sia troppo a ridosso dei binari in una posizione dove non possono stare incroci, perchè siamo già sull’argine del cavalcaferrovia, bisognerebbe modificare e spostare il punto di allaccio più vicino all’Aurelia dove la strada è in piano.

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    • 14 Marzo 2013 in 19:00
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      Patrizio, in effetti quanto mostrato in assemblea era un pò diverso, in pratica rispondeva alle tue osservazioni, come del resto avevo riportato nel mio intervento.
      Ritengo però che noi possiamo dare dei suggerimenti ed in questa ottica penso vada accettato quanto suggerito.
      Inoltre bisogna tener conto di una cosa molto importante, anche il progetto stesso di RFI non è ancora quello esecutivo, quindi può subire esso stesso delle variazioni (non a caso entro domani vanno consegnate le osservazioni)

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  • 14 Marzo 2013 in 13:53
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    Mi sembra che lunedì il Comitato abbia superato ad ampi voti l’esame con i cittadini per il nuovo fine che s’è prefisso. Ricordo che il Comitato nacque contro il Polo Logistico e per statuto avrebbe dovuto decadere al momento del raggiungimento dello scopo. Avendo raggiunto almeno la cancellazione del progetto PILT, abbiamo ritenuto di rimanere attivi con lo scopo di vagliare le problematiche dei paesi di Braccagni e Montepescali.
    L’occasione per presentarci è stata quella di discutere le eventuali osservazioni da presentare agli Enti competenti in merito al cavalcaferrovia. E’ chiaro che già come consiglio avevamo fatto le nostre osservazioni, ma ritenevamo giusto che quelle ufficiali fossero vagliate dalla popolazione.
    Devo dire che, nonostante il maltempo (fino a poco prima si erano succeduti diversi temporali), l’affluenza è stata soddisfacente, circa una cinquantina di braccagnini erano presenti e hanno partecipato alla discussione che è seguita all’introduzione del Presidente. Come Comitato sono state illustrati i limiti del progetto e come avremmo suggerito le possibili modifiche. La necessità di allargare le rampe di accesso al sottopasso ciclopedonabile e quella di creare una ciclabile sulla bretella SP Aurelia-Bozzone viste le caratteristiche (salvo ordinanze la nuova strada permette i 90Km/h) e la frequenza di cicloamatori è stata accettata senza discussione, troppo evidente.
    Per il comitato però le più evidenti erano sulla viabilità interna, non prevista nel progetto e dubbi sulla strada S. Guglielmo.
    I dubbi sulla viabilità interna al paese erano nati perchè una volta chiuso il passaggio a livello, via Garibaldini sarebbe stata una via chiusa con possibile danno (anche notevole) per gli esercizi commerciali presenti, nonchè un ulteriore rischio sicurezza visto le scelte, per me scellerate, fatte anni fa sulla sua viabilità (nei 4 anni abbondanti di quella che doveva essere speriomentale per i canonici 6 mesi su questa via ci sono stati una quindicina di incidenti). La pericolosità aumenterebbe perchè domani tutti mezzi pesanti che andrebbero al Consorzio gioco forza dovrebbero transitare per questa via. Noi abbiamo posto due alternative entrambe con inizio (più o meno) dalla rotatoria sulla Aurelia. La prima fiancheggia la bretella fino all’ex piazzale merci per poi raggiungere la Stazione (via Lapini) e ricollegarsi a via Garibaldini; la seconda poteva essere il collegamento dalla rotatoria a via A. Garibaldi. Dall’assemblea è invece abbiamo ricevuto una soluzione che tiene conto delle due nostre proposte: sì al collegamento Aurelia -Stazione, ma raccordo da questa a Via A. Garibaldi (in pratica passando dietro l’ex caseificio). Ciò permette un collegamento rapido per il Consorzio da ogni parte senza passare per via Garibaldini (e almeno per molti anni tagliando eventuali abitazioni), avvicinamento dei cittadini abitanti in via Ponte a Rigone al paese, nonche un itinerario logico ai Bus di Linea (senza grandi manovre alla Stazione e possibilità per tutte le linee fare fermata alla Stazione).
    Per quanto riguarda strada S. Gugliemo i nostri dubbi nascevano dalla difficoltà d’incrocio di mezzi vista la scarsa larghezza (anche in presenza delle due piazzole di scambio previste). Qui l’assemblea c’ha superato infatti hanno fatto notare che per strada dei Pupilli il transito di fatto non è solo di auto, ma soprattutto di mezzi pesanti (camion, trattori, mietitrebbia etc.) e sarebbe stata problematica la manovrabilità specie su via Ponte a Rigone e ha suggerito una strada ex novo fra la rotatoria SP Bozzone e strada Pupilli (per ridurre i disagi dei proprietari si potrebbe prendere come riferimeto l’attuale starda rurale esistente). In questo caso potrebbe essere superfluo armare al traffico pesante la strada S. Guglielmo.
    Da quanto rilevato saranno presentate le osservazione con la firma di molti cittadini (già al termine dell’assemblea erano in molti ad aver firmato).
    Come ci aspettavamo all’inizio ci sono state polemiche (dovute anche al fatto che molti non erano a conoscenza della sentenza del Consiglio di statto), io ne faccio un paio alla fine.
    Prima: finalmente una volta in essere il progetto, via Ponte a Rigone, almeno fino al cimiterò sarò a tutti gli effetti una viua comunale e decadrà così lo scaricabaribe che ad ogni pioggia o in estate nasce fra Provincia e Comune per sapere di chi sia la competenza per l’eliminazione dei miasmi e rifiuti (neri) .
    Secondo: spero che ora il Sindaco faccia seguito alla promessa di fine novembre di fare una pubblica assemblea sulla viabilità. Visto che questa attuale, a detta giustamente dell’Amministrazione, è stata applicata dopo alcuni incontri pubblici in Circoscrizione, con l’approvazione dei presenti, anche a fronte di forti dubbi dico io, sappia che questa volta saremo in diversi a partecipare e no come le volte precedenti dove eravamo veramente 4 gatti. Niente paura siamo gli stessi che abbiamo avuto anche il suo plauso per come abbiamo portato avanti la protesta “NO POLO”, solo che oggi ci siamo svegliati e non cadremmo nel tranello che ci fu tirato in occasione del Forum della Partecipazione.

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