Ci ha lasciato oggi, 1° Marzo 2012, ciao Micio – Ritrovato Il Micio – mitico barbiere del paese

leggiamo da 0564news : http://www.0564news.it/notizia.asp?idn=22558

L’uomo è stato salvato dai Carabinieri di Grosseto, allertati da un familiare.

Dà per morto il parente, trovato riverso nell’orto, ma gli salva la vita. Così un signore di circa 70 anni, residente a Braccagni e di cui era stata denunciata la scomparsa nella giornata di ieri, è stato salvato intorno alle 9 di questa mattina dai Carabinieri di Grosseto, allertati da un familiare dell’anziano.
Il parente del 70enne aveva intravisto l’uomo a terra, nel suo orto, credendo che fosse deceduto a seguito di un malore. Ma giunti sul posto i carabinieri si sono accortati che l’anziano era ancora in vita, così, dopo averlo rianimato insieme al personale del 118, il 70enne è stato trasportato all’ospedale di Grosseto. L’anziano, la cui scomparsa era stata denunciata ieri, si trova ora al Misericordia per accertamenti sanitari, dopo aver trascorso l’intera notte al freddo.

Meno male, perchè il Micio è ancora giovane e soprattutto il paese ha bisogno di persone che come lui ne rappresentano gli aspetti e i personaggi caratteristici, nella sua barberia sono passati un pò tutti i braccagnini e li un altro personaggio mitico di Braccagni dava il meglio di se,  il Garalla; farsi i capelli dal Micio voleva dire ascoltare tutte le ultime novità del paese e ridere a crepapelle per le scenette del Garalla che aveva sempre una battuta per tutti; inoltre le più belle ed esilaranti storie di caccia al cignale io l’ho sentite raccontare nella sua ‘bottega’… Il Micio eredità in tutti i sensi il ruolo di una altro grande personaggio del nostro paese, Guerrino, barbiere di Braccagni alla stazione.


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10 pensieri riguardo “Ci ha lasciato oggi, 1° Marzo 2012, ciao Micio – Ritrovato Il Micio – mitico barbiere del paese

  • 6 Marzo 2012 in 21:33
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    Ho avuto l’onore di farmi i capelli dal micio e non solo, è stato il mio primo barbiere… Riposa in pace.

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  • 1 Marzo 2012 in 23:07
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    Apprendo solo ora, leggendo nel blog, della morte del nostro MICIO non ero a Braccagni. Come ha scritto Pablo se ne è andata un’altro pezzo di storia del nostro paese…….. Riposa in pace accanto alla tua Marisa—

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  • 1 Marzo 2012 in 17:23
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    Saluto il Micio e ringrazio Nello per aver raccontato un breve spaccato di vita di paese.
    Accanto alla tristezza di una brutta storia nel finale, così mi sembra di capire dai primi commenti a questo articolo, ce ne sono sicuramente altre divertenti e simpatiche, è così che dobbiamo ricordarlo. Mi unisco a Pablo nell’aspettare altre storie, per poter ricordare e tramandare la memoria, non solo del Micio ma di un’intera comunità.

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  • 1 Marzo 2012 in 17:07
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    Se n’è andato un pezzo di storia di Braccagni, ed è bello che venga ricordato con tanto affetto. Per chi, come me, non è nato in questo paese è importante, anche se legato ad un triste evento, respirare quest’aria di conoscenza dei vari personaggi, con i loro pregi e i loro difetti. Tanto poi, come diceva Totò, arriva la livella.
    Questo è un Paese! Non un quartiere dormitorio, come qualcuno sostiene o lo vuole far diventare.
    C’è una frase che riassume tutto: finché c’è ricordo non c’è separazione.
    Aspetto qui, in piazza, altri aneddoti e storielle, pensando, divertito, che un domani (spero molto lontano) qualcuno scriverà qualcosa su di me. Credo sia bello andarsene lasciando un sorriso.

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  • 1 Marzo 2012 in 16:14
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    Quante ore abbiamo passato insieme. La sua bottega era il salotto “bono” di Braccagni, quante discussioni sulla caccia , sul calcio con Brencio (cacciatore interista) Ulderigo (cacciatore juventino) , la Pinzacchia, Otello (che stava ad ore per leggere tutti i giornali). Ora si ritroverà con loro e lo sfotteranno sia per la Fiorentina, sia per le sue famose padelle (clamorosi i 5 colpi al fagiano che lo ciulò) che per il suo sì e no con la Pipaia, mentre lei, la sua poi amata Marisa (Micia), lo chiamerà a pranzo redarguendolo: non sta a chiacchierare e vieni a mangiare che si ghiaccia……
    Altro aneddoto, per due anni di seguito, nello stesso periodo, gli rubarono tutti i polli e i conigli. Di fronte alla sua rabbia io, spalleggiato da Ulderigo, cominciai a mettergli una pulce nell’orecchio: guarda che non sono rubagalline di città, ma sono quelli del rione S.Rocco, lo sai che fanno la cena di fine festa e come l’anno scorso ti sono spariti pollio re conigli. Si fu così convincenti che la prese sul serio e quanto si penò dopo a convincerlo del contrario.
    Ciao grande amico, miagola in Paradiso

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  • 1 Marzo 2012 in 10:53
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    Purtroppo Robi mi ha appena avvisato, mi unisco alle condoglianze.
    Non sentiremo più il suo borbottare con voce roca dalle sigarette, il tempo passa e questo decesso apre un altra ferita nei nostri animi, ciao Micio stavolta ti sei veramente arrampicato per trovare Marisa, riposate insieme.

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  • 1 Marzo 2012 in 08:47
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    Troppo tardi per aiutarlo, apprendo da amici che il nostro Micio, non ce l’ha fatta e ci ha lasciato, lo ricordo con tanto affetto; riposa in pace caro amico dei giorni più belli.

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  • 26 Febbraio 2012 in 18:46
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    Eh si, meno male che il nostro Micio si è ripreso, lo aspettiamo a Braccagni, possibile che non si possa aiutare? Gli ci vorrebbe una badante a tempo pieno che lo aiuti.

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    • 29 Febbraio 2012 in 12:54
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      Aiutare il Micio, difficile ma non impossibile. Certo la soluzione badante sarebbe la più facile ed immediata, ma inizialmente scartata dal Micio stesso dopo la morte della moglie e le prime avvisaglie del male. Visto lo stato psico-fisico attuale forse ora, non rendendosene lui conto, può essere presa in considerazione. Il problema penso sia chi possa seguire le varie operazioni burocratiche necessarie (contratto, stipendio etc). Stesso problema, come mi ha confermato la Dott.sa Mazzanti, si presenta per il ricovero in struttura specializzata, occorrerebbe la firma della persona interessata o di chi ne fa le veci. Una soluzione, ma solo parziale, potrebbe essere quella di portarlo ai centri diurni (rimarrebbe il problema della notte), ma bisogna accompagnarlo e poi andare a riprendere. Il lato economico potrebbe essere coperto dalla pensione di accompagnamento (ha in corso le pratiche), ma siamo sempre lì chi lo porta? Come vedete le possibilità sono minime e di difficile attuazione, certo è che nelle sue condizioni non può stare a casa, specie da solo. L’ho detto alla Dott.sa che mi ha garantito che avrebbe ripreso la pratica (che era già stata aperta e i servizi sociali erano intervenuti, salvo poi sospendere in quanto un parente aveva garantito il controllo e un’aiuto in casa, cosa che in parte è avvenuta, al solito non voleva estranei in casa) e cerato una soluzione con estrema ratio di rivolgersi alla Procura.
      Secondo me, forse quest’ultima dolorosa soluzione sarebbe la meglio.
      Con la cosa la Dott.sa Mazzanti sta a Braccagni (è la cognata di Severo) l’ho salutata dicendole: Dott.sa è paesana e quindi la vediamo sempre…..
      Penso davvero che più di starLe dietro non ci sia altro aiuto, da parte nostra, per il Micio

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      • 29 Febbraio 2012 in 20:27
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        In casi come quello che descrivi, Nello, se un’assistente sociale ha già in mano la sua pratica, o comunque conosce il caso, deve, se necessario, far intervenire un magistrato e questo nominerà un tutore, che, se non c’è nessuno che se ne incarichi, potrà essere l’assistente sociale stesso, e questo dovrà curare le pratiche e se meno costosa, la soluzione badante… non so in che condizioni sia il nostro micio, ma anche il suo medico curante ha la responsabilità di intervenire, perchè se poi succede qualche cosa, finisce male per chi se ne è lavato le mani conoscendo la gravità della situazione, che tale sembra da quello che mi dici e da quello che è successo. Non è possibile che oggi non ci sia assistenza per casi del genere, facciamo intervenire il Tribunale dei diritti del malato, presso l’ospedale c’è una sede ed un responsabile, questi i riferimenti Tribunale per i diritti del malato di Grosseto
        Coordinatore: Dott. Roberto Desideri
        c/o Ospedale della Misericordia
        Via Senese, 58100 Grosseto
        Tel. e fax 0564-485271
        Apertura:
        lunedi e venerdi 9.30-12.30
        martedi e giovedi 16.00 -18.00

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