Si accende il buio: l’evento

Grosseto, 8 dicembre 2012.

La mostra-percorso focalizza il periodo difficile in cui Grosseto ha affrontato i suoi primi bombardamenti e culminato con il passagio del fronte di liberazione alleato.

I pannelli composti da riproduzioni delle fotografie conservate negli albums di ricordi di quei ragazzi tedeschi che allora componevano la squadra medica di Grosseto abilmente composte dal GTPGS con i documenti rintracciati dell’epoca dagli archivi tedeschi ed americani hanno dato vita ad un percorso in sette tappe che fissano istanti di vita indelebili nel visitatore.

I reperti storici perfettamente conservati che l’amico Paolo Mari ha messo a disposizione hanno inoltre regalato agli stessi discendenti di quei militari prova concreta di quanto la vita fosse dura durante la seconda guerra mondiale e presentato in modo tangibile e concreto ciò che, forse, avevano soltanto sentito raccontare. Ci è mancato molto Franz e lo aspetteremo alla prossima (o non lo mandiamo più sulle sue amate Alpen 🙂 )

La tastimonianza diretta di un neonato (allora) fatto nascere da questi militari, che ha passato tutta la vita a cercare i suoi benefattori rincorrendo un biglietto scritto a mano e raccontato per una vita intera dalla madre hanno portato a momenti di vera commozione culminati con un fragoroso applauso che ha scosso la sala delle statute del nostro Museo Archeologico grossetano.

Per ricordare il percorso della memoria e la presentazione del libro ‘si accende il buio’ ecco quindi alcuni dei momenti caratterizzanti questi due giorni appena trascorsi:


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