6 pensieri riguardo “INIZIA LA SAGRA DI BRACCAGNI

  • 5 Luglio 2012 in 09:31
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    leggo che alla sagra di Rispescia
    Per i CELIACI:
    alla Sagra potete trovare:
    – secondi piatti: cinghiale, salsiccia e fagioli
    – carne alla brace: bistecca di manzo, bistecca di maiale, rostinciana, salsiccia
    – contorni: prosciutto e melone, fagioli in bianco o all’uccelletta (con pomodoro), insalata, formaggio pecorino o caciotta, patate fritte (che potete mangiare, perchè friggiamo solo patate in quell’olio, non si friggono pastelle di nessun tipo)
    – melone e cocomero

    sarebbe bello che questo avvenisse anche alla nostra sagra di Braccagni, suggeriamo quindi agli organizzatori di introdurre un menù per celiaci e di pubblicizzare la cosa.

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    • 6 Luglio 2012 in 19:43
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      L’argomento celiachia è delicato e spinoso già per un ristorante figuriamoci per la cucina di una sagra.
      Certo leggendo il menù sembra cosa semplice ma non lo è a causa delle contaminazioni incrociate e delle regole che una cucina deve seguire per garantire un vero menù per celiaci, la sagra che propone questo menù compie uno sforzo enorme e lodevole.
      A dimostrazione voglio ricordare alcune regole (reperite da manuali ASL) per preparare un pasto senza glutine:
      – Verificare gli ingredienti utilizzati in termini di purezza ed assenza di glutine, prediligendo i prodotti freschi a quelli conservati.
      – Stoccare i prodotti privi di glutine in confezioni chiuse ermeticamente, dedicandovi un’area del magazzino chiaramente identificata da appositi cartelli.
      – Lavare accuratamente le mani prima di venire in contatto con utensili o alimenti necessari alla preparazione dei pasti per celiaci e sanificare sempre superfici ed utensili già usati per la preparazione di altre pietanze contenenti glutine (es. pasta). E’ comunque fortemente raccomandato utilizzare piani di lavoro, pentole, contenitori ed attrezzature (soprattutto se contenenti fori come scolapasta o colini) da destinare esclusivamente alla preparazione degli alimenti senza glutine.
      – Pianificare il lavoro, programmando una separazione fisica e temporale delle lavorazioni che preveda ad inizio giornata la produzione dei prodotti senza glutine.
      – Utilizzare solo asciugamani in carta monouso.
      – Utilizzare un grembiule pulito e riposto in armadio chiuso o, preferibilmente, grembiuli monouso.
      – Usare fogli o teglie d’alluminio su piastre e superfici (es. base del forno) che possono essere contaminate.
      – Cucinare la pasta dietetica con acqua non utilizzata per altre cotture, facendo attenzione a non mescolarla con lo stesso cucchiaio che si sta adoperando per la pasta normale ed utilizzando uno scolapasta esclusivo.
      – Lavare le stoviglie separatamente, utilizzando guanti e spugne ad uso esclusivo.
      – Riporre le stoviglie e gli utensili riservati ai pasti senza glutine in contenitori ed armadi chiusi, separati e chiaramente identificati.

      Per evitare qualsiasi contaminazione degli alimenti, occorre avere le seguenti attenzioni:
      – Non infarinare i cibi (carne, verdure, formaggi ecc.), se non con farine consentite.
      – Non addensare salse e/o sughi con farina o amido di frumento.
      – Non maneggiare cibo con mani infarinate ed evitarne il contatto con utensili non lavati (pentole, scolapasta, mestoli, posate ecc.) già utilizzati per cibi non permessi al celiaco.
      – Evitare la lavorazione del cibo in ambienti ad elevato rischio di contaminazione, come quelli in cui si utilizza la farina, con la possibilità di dispersione nell’aria e di ricaduta sugli alimenti o sui piani sui quali essi poggiano.
      – Non poggiare il cibo direttamente su superfici contaminate, quali il piano di lavoro, teglie infarinate, la base del forno dove viene cotta la pizza o riscaldato il pane, piastre e griglie su cui sono stati cucinati
      alimenti infarinati o gratinati con pane grattugiato o su cui sono state preparate bruschette o simili.
      – Non utilizzare l’olio di frittura già usato per friggere altri cibi infarinati o impanati; usare olio di un solo seme (arachide o girasole, ad esempio) e non olio di semi vari.
      – Non utilizzare l’acqua di cottura già usata per la pasta, né cuocere il riso nei cestelli per cotture multiple o in una stessa pentola in cui sia presente pasta o vi sia stata.
      – Evitare l’uso dei prodotti di cui non si conosce l’esatta composizione (ad esempio: salsicce artigianali) e che siano privi di etichettatura.

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  • 2 Luglio 2012 in 17:38
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    Direi che sarebbe il caso di fare una bella cena, chi ci stà?

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      • 3 Luglio 2012 in 14:44
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        Credo che hai bisogno di un passaggio … io ti porto e te paghi 😉

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