36 pensieri riguardo “Viabilità

  • 3 Settembre 2014 in 18:06
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    ho letto con un certo stupore che ad un mese di distanza circa il famoso “sblocca Italia” renziano ha bloccato la tanto decantata (dai politici) autostrada Tirrenica. Devo dire che non appartengo a nessun comitato anti autostrada, ma da quando Bargone per la SAT ci lusingava con tanti privilegi sono sempre stato contrario ai progetti della SAT (in pratica Bargone, peraltro commissario governativo per la Tirrenica, in barba al conflitto d’interessi). Finalmente certe affermazioni sono state clamorosamente smentite. La SAT ha sempre affermato che l’opera sarebbe stata a costo zero per i cittadini (si fa per dire perché verrebbe utilizzata la Variante da Rosignano a Grosseto Sud, già pagata dai contribuenti); che ci sarebbe stato un traffico quasi eccezionale; il tutto per una concessione di 30 anni (mi sembra) ad un pedaggio (iniziale) di 0,18€/Km. Poi prima è stato richiesto un prolungamento della concessione, poi è stata richiesto un contributo governativo (270 mln) sempre per il detto italico “prima si prende il sì poi si modifica il tutto in corso d’opera”. Che l’autostrada creasse più disagi che utilità era cosa nota , soprattutto perché utilizzando l’Aurelia come sede, venivano meno le complanari, ma che, nonostante tutto, i nostri politici continuassero a dire cose piacevoli su SAT mi lasciava perplesso. Ora, che finalmente il nostro Renzi ha fatto un passo indietro (speriamo che lo mantenga anche il 15 settembre, dovrebbe uscire la legge di stabilità) si scopre che (dai giornali sembra per voce SAT) l’autostrada non è conveniente per ora in quanto il numero dei mezzi che ne usufruirebbero è notevolmente inferiore alle previsioni e che il governo, non solo nega i 270 mln, ma ha limitato l’aumento delle tariffe al 5% anziché al 7,18%. Ora mi domando, al di là delle tariffe, chi aveva fatto le previsioni di traffico? Chi usufruisce la Variante si accorge benissimo che, escluso periodi brevissimi dell’anno, la stessa è più che sufficiente ora e negli anni a venire, credo che qualcuno ha fatto i calcoli male, come quei politicanti favorevoli al PILT che ci contestavano l’affermazione nostra del numero dei mezzi che avrebbero attraversato il paese proprio in vista dell’autostrada e sì che noi in pratica riportavamo i dati della SAT. Da moda italica ora ci sono tanti che dicono: io l’avevo detto, oppure: l’importante è trovare una soluzione autostrada o meno. Io dico invece: vuoi vedere che non si fa l’autostrada e nemmeno si adegua in sicurezza la Variante e soprattutto non verrà fatto nulla per l’Aurelia a sud? Già ora con la furbata di far pagare il pedaggio da Rosignano a Cecina la Variante è stata abbandona (l’acquaplaning è uno sport pericolossisimo, ma sembra che piaccia all’ANAS), a sud l’Aurelia in pratica lo è dal 1970 (un paio di anni dopo alle 4 corsie), quindi speriamo, ma la vedo molto dura. Vuoi vedere che ci saranno i soliti furbetti che adegueranno il tutto come la Grosseto_Fano? Mancano pochi chilometri da adeguare (specie in Toscana) a superstrada, ma già si parla di pedaggio su tutta la tratta.

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  • 22 Ottobre 2012 in 10:44
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    causa assenza, solo stamane ho potuto leggere la cronaca locale del IL TIRRENO di sabato scorso. A pg IX con l’apertura “Curiosità” viene riportata la notizia , con tanto di cartina a colori, di come riportata il percorso “ATLANTE STRADALE 2012-13” della De Agostini. Non so, ma credo che il cronista abbia pensato: si discute localmente di come e dove fare questa benedetta autostrada e quelli che dovrebbero aiutare gli automobilisti se ne escono con un percorso già tracciato. Non credo che lo stesso ci legga, ma se lo fa può guardare la cartina in inizio pagina. Forse gli sembrerà strana ma è tratta da un analogo atlante stradale della stessa casa editrice, solo che è è stato edito una quarantina (forse oltre) di anni fa. Anche lì si vede il tracciato prospettato dalla SAT (ma forse si chiamava SALT, comunque non cambia una virgola una è una costola dell’altra), che reputo sarebbe tuttora il più logico e rispetto al furto che noi cittadini subiamo, solo che quando acquistai l’atlante era già intervenuta la logica della presa in giro: prospetto una cosa, ottengo il sì poi cambio tanto i fessi dei maremmani non tornano indietro. Peccato che avevano fatto i conti senza l’oste, nella figura del sindaco di Grosseto che si oppose al secondo progetto e siamo qui ancora a farci prendere in giro alla stessa maniera. Una cosa il sindaco in oggetto (Finetti) era un gavorranese, guarda caso che l’unico sindaco in prima linea contro il furto della Variante sia stato quello di Gavorrano (ora per vari sporchi giochi politici messo fuori causa).

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  • 7 Luglio 2012 in 20:10
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    Su FB Robi ha riportato un pezzo da Youtube relativo alla percorrenza Malandrone-Cecina N. Quanto detto da Carlo è ben evidenziato, ma si ripete spesso il concetto che io ho più volte evidenziato: sicuramente la SAT avrà le sue colpe, ma la Regione non le è da meno.
    Solo un osservazione sul filmato, la strada che dalla V o VI rotonda incontrata porta nuovamente alla Variante, bella ma, secondo il commentatore, ancora in cantiere, vista la segnaletica orizzontale gialla, Domanda, non è che invece la colorazione delle strisce è quella esatta, visto che dal 15 Nov al successivo 15 Apr c’è l’obbligo delle catebne a bordo? Sapete la zona è soccetta a intense e continue nevicate, per cui, sempre per la sicurezza del traffico, un pò come vengono giustificate le innumerevoli rotonde nei 7 Km presi in considerazione, i “nostri” si sono già attrezzati come in Austria e, credo, nelle nazioni di montagna (non valido però per il nord Italia)? Se non credete a quanto ho detto, chiedete lumi a chi c’ha preso la multe perchè sprovvisto di catene a bordo.

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  • 4 Luglio 2012 in 13:25
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    Pochi giorni fa mi sono recato a Pisa e. come di consueto, per non regalare soldi inutili alla società che gestisce l’autostrada fino a Livorno (tanto in genere ci metto lo stesso tempo) ho potuto constatare il primo danno fatto dall’ingresso autostradale dopo Cecina Nord. Se, infatti, prima l’unico tratto a due corsie era quello del Romito (alla fine solo sei o sette chilometri), prima di entrare nella circonvallazione di Livorno e poi in autostrada, oggi è clamoroso quello che sono riusciti a fare. Una specie di strada dedicata prima di tornare sulla vecchia Collesalvetti con dopo striscia continua e guard-rail ai lati e poi una serie di incroci con rondò che ti fanno perdere minimo 10 minuti…per fortuna io viaggiavo molto vicino all’orario di Italia-Germania e non avevo problemi di traffico, ma mi immagino che cosa possa accadere negli orari clou. Effettivamente capisco le proteste, ma soprattutto voglio capire due cose: 1. che politici possono permettere una cosa del genere e che lungimiranza possono avere!!! Poi si dice che la gente smette di votare…ci credo bene finché ci sono queste teste!!! 2. Ma un ricorso al tribunale visto il chiaro peggioramento della vita non sarebbe possibile? Oggi come oggi la tutela dei consumatori (e chi viaggia lo è…) va anche di moda. 3. Soprattutto non è che quel tratto che si è chiuso e messo a pagamento è stato pagato due volte dai cittadini: prima per farlo, poi se ci vuoi viaggiare? E soprattutto a guadagnarci è un privato!!!
    Insomma al di là di quello che può essere il dibattito quali armi possono avere concretamente i cittadini per farsi dare ragione?

    Su quello che scrive Doppio Rum sono d’accordissimo. Viaggiando da qualche anno per le strade di tutta Italia mi domando: Per collegare Barcellona con Napoli (non voglio andare oltre sennò la Salerno-Reggio Calabria meriterebbe un discorso a parte…) manca solo il tratto a quattro corsie tra La Torba e Pescia Fiorentina (circa 7-8 Km) e Tarquinia-Imbocco autostrada di Civitavecchia (7-8 km). Sono anni che manca questo tratto, dopo l’apertura della Variante Aurelia fino a Rosignano e dell’A12. Quanto sarebbe costato fare a 4 corsie quel tratto, magari rendendo solo più sicura l’Aurelia a Sud di Grosseto? Non sarebbe bastata senza doverla trasformare in autostrada? Al limite avrebbe più senso finire a pagamento quel tratto della Grosseto-Fano che ancora è realizzare. Già la Grosseto-Siena completata (ormai mancano i due lotti, poi pare si vada a finanziamento del penultimo e, probabilmente a breve dell’ultimo) ci riporterebbe dentro al mondo con una doppia rete viaria: una di collegamento Nord-Sud, uno Costa-Firenze o Costa-Perugia. Se si riuscisse a completare la Grosseto-Fano, dunque Tirreno-Adriatico saremmo a cavallo, visto che le uniche alternative sono la Napoli-Canosa e la Roma l’Aquila-Pescara o Teramo e – ma non è il meglio del meglio- la Roma-Cesena-Ravenna) e, parzialmente (visto che per arrivare al mare mancano ancora dei chilometri) la Cisa. Ecco, dico, al limite avrebbe avuto più senso completare con i tratti mancanti a pagamento della parte interna di Grosseto-Fano (una ventina di chilometri da Fano verso l’appennino sono a 4 corsie, più un bel pezzo di Grosseto-Siena, più un pezzo di Arezzo-Sansepolcro), magari facendola arrivare direttamente a Marina di Grosseto!!!!

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  • 4 Luglio 2012 in 12:38
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    Non ero entrato nel particolare perchè avevo già scritto troppo (e se vogliamo sempre poco ) sul generale, ma giustamente sarebbe opportuno guardare il nostro orticello.
    Intanto il primo grosso effetto sarà un aumento spropositato di mezzi sulla via Aurelia. I residenti dovranno stare molto attenti, perchè incombe sempre il rischio della velocità, e chi ci stava fino al 1988 se lo ricorderà(e qualcuno porta sia sul corpo e/o nel ricordo le conseguenze). Non pensiamo che lo strombazzato specchietto per allodole del no pedaggio invogli la gente ad andare sull’autostrada, già oggi, con la Variante gratuita, sono in molti ribollini, roccastradini etc che percorrono la vecchia Aurelia, figurarsi quelli che lo devono pagare (ed in estate sono molti i turisti che optano per la campagna o paesi collinari, anzichè il mare). A questo si aggiunge che sarà impossibile creare uno sfogo a Via Pantaleo, quindi problemi di difficile risoluzione sull’incrocio Aurelia-Malenchini.
    Fabio ha detto che recuperando l’autostrada dalla Variante si incorre in fuori misure (in pratica in molti punti viene meno la corsia d’emergenza, che considerando il dictat EU, che richiede tre corsie più l’emergenza per le nuove autostrade, il problema si esalta, a meno che la stessa variante sia già considerata autostrada a Bruxelles, e allora che si fa a fare una a pagamento?), però non ha detto una cosa importante: il tratto Grosseto est (s.martino) Grosseto Sud è verboten ai mezzi che trasportano prodotti inquinanti. Lì come la mettiamo? si fa come l’arsenico o l’idrazzina nell’acqua? si toglie il divieto e il pericolo inquinamento è scongiurato? Nel caso di obbligo mantenuto, sicuramente Grossseto sarà nuovamente asfissiata dai fumi di scarico degli autotreni che usciranno prima dall’autostrada e attraaverseranno tutta la città. E poi che strada faranno? Attualmente non si può attraversare dai mezzi pesanti, cambierà la viabilità? e cosa si aspetta a dire quale sarà, si faranno lucrare i costruttori per poi dire fra due anni, guardate che la vostra casa non vale un fico secco?
    Ho detto nell’altro intervento che è difficile ponderare i problemi su 250Km, quello che ho appena scritto ne è la dimostrazione, pur non direttamente interessato (forse solom sull’aumento dei mezzi sulla Aurelia) ho posto dei dubbi di non facile risoluzione.
    E nel nord drlla provincia non c’è un comitato che protesti contro l’autostrada: siamo messi bene!!!!!! (e noi braccagnini non siamo esenti da colpe….)

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  • 4 Luglio 2012 in 11:44
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    Lavoriamoci su’ visto di fatto segherebbe in due Braccagni!

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  • 4 Luglio 2012 in 09:42
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    Ringrazio Doppio Rum per la stima. Forse nasce dal fatto che ho idee sulla viabilità paesana (e lui forse condivide), ma un conto è parlare di “triangoli, quadrati, strisce per terra” (di caroselliana memoria, ora sarebbe da metteci anche ) per un posto che lo vivi ormai da 63 anni 24 ore al giorno, un conto è parlare di un alteria di circa 250 Km, di cui io ne usufruisco periodicamente e interessa la zona per pochi kilometri. Per affrontare un argomento del genere bisogna essere, oltre che tecnico di infrastrutture, economista a 90°. Io posso esprimere il mio parere, forse allargato a ricordi e per l’uso che faccio (sarebbe meglio precisare che per un periodo ho fatto) della viabilità Roma-Livorno.
    Approvo quello che dice Fabio, però ritorno alla conoscenza economica. Lui dice che non ha senso in tempo di crisi imbarcarsi in opere costose, anche se mascherate come private (la Regione fa parte della SAT), ma è anche vero che investire in infrastrutture potrebbe essere il “la” per la ripresa (Obama ha ricominciato così). Il dubbio è sull’utilità dell’opera: il ponte sullo Stretto è inutile finchè la Sicilia non sarà attrezzata ( la Calabria e la Campania fra qualche altro decennio lo saranno con l’A3 finalmente terminata, ormai sono decenni che è in ristrutturazione), ma è indubbio un intervento in toto o parziale sulla viabilità in oggetto.
    Oggi io sono per il NO all’autostrada (in toto) sull’Aurelia , sono per il SI, ma ex novo, a sud.
    Facciamo un pò di storia. Negli anni di Valletta, quando la FIAT impose le auto fu abbandonato il sistema ferroviario dove l’Italia era al top mondiale (pensate che nel 1926 c’erano locomotori e linee che permettevano percorrenze a 140 km/h per treni da 800t, oppure che nel 1960 c’erano due scambi, ponte sul PO a Ferrara, che potevano essere imboccati a 110 Km/h, contro i 30 o 60 Km/h del resto del mondo), si svilupparono le Autostrade (ricordo che la prima autostrada europea, ma penso mondiale, fu la Milano Laghi degli anni 1920), l’A1 completata nel 1964, l’A12, fino a Livorno, fine anni 60 (più o meno lo stesso periodo anche la tratta Roma-Civitavecchia). Questa è quella che ci interessa. In testa all’argomento c’è una cartina (tratta da un Atlante Stradale d’Italia della De Agostini nano dal 1970-75), non è molto leggibile vista l’età e soprattutto il metodo d’impaginamento dell’epoca, ma si vede chiaramente il tracciato previsto all’epoca. Era un tracciato chiamamolo pedecollinare, in provincia passava più o meno da Valpiana, qui da noi nella vallata fra Montepescali e Santa Maria, proseguiva per valle Rotana (in pratica la strada che io reclamo come seconda via per Montepescali) Roselle e giù giù per Marsigliana dietro Capalbio e poi nel Lazio. Questa autostrada mi andava benissimo, ma poi qualcuno cominciò a fare il furbo (del resto continua tuttora) per cui prima si fa un accordo e poi (per fortuna allora come ora) si fa una variazione prima di dare corso all’opera e siamo sempre qui ad aspettare questa benedetta autostrada.
    Nel frattempo è stata fatta la Variante Aurelia Grosseto Sud- Rosignano, niente a sud se non piccoli aggiustamente alla sicurezza (vedi il pericolosissimo jersey, che se da un lato ha eliminato scontri frontali, dall’altro ha aumentato i ribaltamenti e soprattuto ristretto le carreggiate).
    Per lavoro ho percorso oltre 30 anni fino a giugno 2007, prima quasi giornalmente poi più volte la settimana la tratta Grosseto-Riotorto- Cecina. Fino all’apertura della Variante era un pianto, velocità media di giorno 40/50 Km/h (di notte si poteva tenere i 70/80 con una certa tranquillità), e nonostante tutto una media di quasi un morto alla settimana, file di camion a non finire e chi più nè ha nè metta. Nell’88 aprì la Braccagni-Rosignano (solo nel 91 fu completata la Variante): altro mondo, prima dell’avvento di Ferri in poco più di 40 min si raggiungeva Rosignano, traffico praticamente inesistente, noin perchè fosse dimuinuito solo perchè smaltito meglio, come ora. L’unico periodo diciamo brutto sulla corsia Nord fra le 7.00 e le 9.30 , prima da S.Vincenzo, poi da Venturina con la chiusura della via Principessa ai mezzi pesanti, per la presenza di camion sbarcati dalla Sardegna, ma traffico sempre scorrevole, poi i fine settimana alla barriera di Rosignano file lunghissime, anche perchè non canalizzato a dovere il traffico. Quindi ritengo inutile far passare la Variante ad autostrada (addirittura le file ci sono ugualmente , con la differenza che ora ci sono anche sulle vie complanari, anche un ora per percorrere i 7 Km da cecina per evitare il balzello dei 60 cent per un km e mezzo), basta e avanza con un risparmio del cittadino sia nel borsello attualmente sia nella regalia passata.
    Diverso a Sud: va posto rimedio. Come? per me autostrada, ma con percorso pedecollinare, lasciare la vecchia Aurelia al traffico locale (a proposito sapete che anni fa, alcuni ultimamente sono stati tolti, c’erano circa 200 attraversamenti a raso fra Grosseto e Dogana?).
    L’unica cosa che occorre a Nord è il collegamento da Rosignano (ripeto senza barriera di S.Pietro in Palazzi) e Livorno senza il Romito (nell’accordo autostrada era indicato come lotto “0”) che è pericoloso, ed impercorribile a qualsiasi ora, d’estate.
    Newl frattempo sono nati comitati su comitati, che però mi danno l’impressione di correre a soli, guardando più gli interessi locali che la globalità, schierandosi anche apertamente contro gli enti (pochi per la verità) che sono contro l’autostrada. Il risultato è che l’autostrada è partita, come la voleva la SAT, e penso che sarà difficile, se non impossibile fermarla (specie al Nord che per chi non lo sa o fa finta di non saperlo è la soluzione proposta fine anni 90 dalla Regione Toscana, che come ormai ripeto ogni due righe, è parte attiva della SAT).

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  • 3 Luglio 2012 in 14:42
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    L’Autostrada sembra ormai una necessità della quale i nostri politici non possono fare a meno. Questo anche se siamo in tempi di crisi, perchè apparentemente l’investimento sarebbe di una società privata: la SAT, Società Autostrada Tirrenica p.A., costituita con la finalità della “promozione e la progettazione, nonché la costruzione, l’esercizio di una autostrada da Livorno a Civitavecchia e i relativi collegamenti e diramazioni” (pare fosse il 28/10/1968). Dopo 40 anni di tira e molla ecco il colpo di genio, propone l’adeguamento del tracciato dell’attuale S.S. n. 1 Aurelia, venendo meno al proprio oggetto sociale, perchè si impadronisce di una infrastruttura che è stata promossa, progettata e realizzata dallo Stato Italiano, ossia da tutti noi; quindi si impadronisce di una NOSTRA infrastruttura.
    Inoltre, lo fa senza preoccuparsi troppo di quali impatti avrà sul territorio e i cittadini, senza valutare i flussi di traffico che si andranno a determinare sia sull’Autostrada ma soprattutto sulla viabilità locale e i conseguenti problemi di sicurezza e salute dei cittadini.
    SAT si prende una cosa nostra e non ci da nulla in cambio, anzi pretende che noi, per utilizzare la strada pagata con i nostri soldi, paghiamo il pedaggio.
    Questo il grande paradosso: i cittadini si trovano a pagare due volte la stessa infrastruttura, la prima volta con i soldi pubblici (attraverso le tasse che paghiamo) utilizzati per la costruzione e manutenzione dell’attuale Strada Statale; la seconda volta con il pedaggio imposto da SAT a seguito della trasformazione in Autostrada e non ci facciamo ingannare dallo specchietto per le allodole dell’esenzione per i residenti, la S.S. 1 Aurelia l’ha pagata tutto il popolo italiano o per lo meno quelli che pagano le tasse!
    SAT si pone nella condizione di riscuotere immediatamente la tariffa nel tratto a Nord di Grosseto, sfruttando il vantaggio di un’infrastruttura già esistente e limitando al minimo il proprio impegno economico, basta cambiare i cartelli.
    Ma un tracciato autostradale deve consentire, attraverso le sue caratteristiche dimensionali e strutturali, di poter mantenere lungo tutto il tracciato una velocità massima pari a 130 km/ora, mentre il progetto di adeguamento proposto da SAT presenta una piattaforma stradale di soli 24 mt. (anziché 25 mt.) che subisce riduzioni in corrispondenza di viadotti, cavalcavia e altre situazioni dove l’ampliamento non è possibile, per cui non sarà garantita, su tutto il tracciato, la percorrenza con velocità massima pari a 130 km/ora, con conseguente aumento dei tempi di percorrenza, diversamente da quanto avviene per tutte le altre autostrade italiane.
    Dove sta il vantaggio nel trasformare l’attuale S.S. 1 Aurelia, percorribile a 110 km/ora gratuitamente, in autostrada percorribile a singhiozzo a 130 km/ora a pagamento??

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  • 3 Luglio 2012 in 07:41
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    Nello riesci a fare un sunto evidenziando in punti chiari, uno per uno, i pro e i contra del progetto SAT? Aiuterebbe i lettori a farsi una idea precisa sulla vicenda.
    Io dico la mia:
    – livorno civitavecchia ha bisogno di una autostrada da sempre
    – attualmente l’aurelia da grosseto a livorno va bene così come è e ci vorrebbe un altro tracciato per una vera autostrda a tre corsie più quella di emergenza, che passi all’interno e non sulla costa
    – il tratto grosseto civitaveccia dell’aurelia va portato tutto nello stato in cui si trova il tratto a nord di grosseto, eliminando i tratti a due corsie e velocità limitata, che servono solo ai politici soprattutto di sinistra che si sono fatti le ville a capalbio
    – il consumo di territorio per l’autostrata all’interno è necessario perchè le zone servite sono produttrici di derrate alimentari e prodotti tipici che hanno bisogno di una viabilità adeguata, se vogliamo farle sviluppare e progredire, se invece vogliamo che queste zone rimangano selvagge per il benessere dei pochi e facoltosi soggetti che ci vengono a passare le vacanze o a vivere la pensione dopo aver fatto soldi altrove, allora bisogna prevedere degli sbocchi anche per chi ci vive, ad esempio impostando uno sviluppo basato sul’informatica ( ma occorre allora creare servizi ad alta tecnologia, autostrate adsl e punti dove le aziende ITEC abbiano isole di mercato libere da balzelli e tasse, così come il Granduca fece con gli ebrei scacciati dalla Spagna perchè i cattolici li perseguitavano, dando loro porto franco a Livorno).
    – se l’aurelia attuale viene potenziata e viene costruita una nuova autostrada, la viabilità locale non ne risente, se si sceglia di trasformare l’aurelia in autostrada, prima occorre potenziare la viabilità locale
    – le lotte contro l’autostrada non si fanno solo andando in piazza con le bandiere, ma mettendosi al tavolino e studiando le carte non solo dal punto di vista tecnico o ambientalistico, ma da quello giuridico, è l’unico modo per bloccare violazioni di leggi e abusi di potere, l’esempio del comitato SOS Braccagni dovrebbe aver insegnato qualche cosa, ma vedo troppi stregoni del nulla e pochi professionisti disposti a sacrificarsi per un obiettivo realmente raggiungibile.

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  • 2 Luglio 2012 in 09:19
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    Sabato 30 giugno a Cecina, a cura dei vari comitati contro la SAT, c’è stata la manifestazione di protesta contro l’autostrada Tirrenica. A parte che per motivi di sicurezza è stata fatta a piedi in Cecina e non con colonne d’auto a 50 Km/h come prevedevano gli organizzatori (forse perchè già la barriera crea un caos tremendo e file di sabato e di domenica), ma due cartelli ricordati nella stampa (non so la locale, ma quella regionale non è che si sia sbilanciata troppo) e cioè: 1) no al pagamento pedaggio; 2) no all’Aurelia di 30 anni fa, mi portano a fare due riflessioni
    Nel primo caso mi trovano perfettamente d’accordo, in fondo oggi per avere una viabilità di pochissimo inferiore all’autostrada non si paga niente. Ma mentre per loro fin da subito possono sfruttare il benefit della gratuità, noi grossetani lo potremmo fare solo quando questa benedetta autostrada giungerà a Grosseto (l’accordo prevede la gratuità considerando il luogo di residenza), quindi nella migliore delle ipotesi non prima del 2017 (così dice SAT, Grosseto è in pratica il punto centrale fra Rosignano e Civitavecchia). Altro motivo che il pedaggio non sia tolto è che , volente o nolente, la Regione ed altri Enti locali fanno parte della SAT e l’autostrada è una gallina dalle uova d’oro. Anche tenendo conto di un abbassamento del costo kilometrico a 0,1 € e, ritenendo esatto quello che disse un tecnico SAT in occasione del via al pagamento di S.Pietro, cioè di 10000 veicoli giorno, si hanno 1000€ al Km giorno, tanta roba se si considera che solo in area Toscana l’autostrada copre olte 150 Km.
    Nel secondo caso devo fare un appunto agli amici contro la SAT: non è vero che si torna a 30 anni fa, forse tale affermazione potrebbe andare bene per loro, anche se ho i miei grossissimi dubbi. Infatti 30 anni fa da Grosseto si raggiungeva Livorno percorrendo la vecchia Aurelia ininterrottamente, ora tanti punti (specie negli attraversamenti cittadini) non esite più tale continuità (a Cecina, e mi sembra anche a Venturina, una parte è zona pedonale) e le alternative sono molto intrigate. Non parliamo poi a sud di Grosseto, dove dal capoluogo alla Torba esitono le quattro corsie dal 1964-65, andando avanti l’autostrada si torna ai livelli pre bellici. Però bisogna dare atto alla Giunta Antiche che aveva previsto tutto, infatti aveva acquistato il pontone per ripirstinare il collegamento Gorsseto -Sud come quando non esiteva il ponte sull’Ombrone, che non ha caso è conosciuto da tutti come “Ponte Mussolini”

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  • 20 Giugno 2012 in 08:52
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    Robi se il problema esiste ora figurati dopo. Intanto l’uscita di Montepescali non ci sarà più e non ci saranno dicerie popolari che tengano, poi credo che verranno, forse, utilizzate le vecchie cave per recupero di materiale necessario all’opera e/o depositare di resulta, quindi giù camion a non finire. Ma dai basta l’elicottero per risovere tutti i problemi (come dicono i più).

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    • 20 Giugno 2012 in 20:30
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      Gia’, di solito di dico vekkiaccio caro amico mio ma stavolta, di fronte a questo furto plateale di un bene comune e della pubblica salute non posso fare altro che essere spaventosamente daccordo.
      Ma la gente spero capira’ di che si parla o lo chiedera’ perche’ allora saranno dolori per questi personaggi.

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  • 18 Giugno 2012 in 16:54
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    Oggi intervengo a difesa di Montepescali e i suoi abitanti. Su questo blog, pur essendo intervenuto spesso sull’argomento viabilità, mi sembra di non aver mai parlato del grosso problema viario montepescalino, non mi riferisco alla viabilità interna , quanto per le difficoltà per raggiungerlo. Nelle sedi opportune e anche in altri siti ho sempre evidenziato il problema, e , come quando iniziai la battaglia per il polo, anche su questo mi sono preso dei bei rimbrotti, più o meno pesanti. Bene ho sempre sostenuto con i castellani che l’attuale strada comunale è pericolosa e soprattutto è la sola cui si può attribuire tale nome. Non c’è un’altra strada di collegamento a meno di non usare alcuni buoni fuoristrada (per capirsi non i SUV tanto alla moda) oppure tornare ai tempi dell’uno e ripristinare il sempre valido ciuco, in caso di fuori uso della strada comunale , e guardate le cause possono essere tante (frane, ce ne sono state alcune parziali anche di recente , oppure incendi, oppure grossi incidenti), il paese resta completamente isolato e in caso di emergenza sanitaria sono guai grossi. Come ho detto mi sono preeso dei bei rimbrotti, ma stamane ho avuto la mia rivincita: una persona è caduta da un albero rompendosi il femore (pare), è intervenuto Pegaso, ma ha solo potuto far scendere con il verricello il medico (o paramedico?), ma poi, in attesa degli eventi, è mdovuto atterrare nel campo sportivo di Braccagni. Fortuna ha voluto che vista la gravità, ma soprattutto la viabilità libera, è potuta intervenire l’autoambulanza e tutto s’è risolto. Ma cosa sarebbe successo se la strada fosse stata interrotta e le conseguenze dell’incidente, pur gravi, non avessero permesso un spostamento del genere? Staremmo qui a disperarci perchè non s’è potuto fare niente, eppure sarebbe anche abbastanza semplice, basterebbe rendenre percorribile la strada per Valle Rotana (in fondo veramente messo male è il tratto dal vecchio campo sportivo alla Capanna dei cacciatori), oppure, in attesa di tempi migliori, ripristinare il vecchio campo sportivo per permettere all’elicottero del 118 atterraggi di emergenza: ma forse è chiedere troppo……

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    • 19 Giugno 2012 in 22:58
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      Non solo caro Nello: pensa a come diventera’ con l’autostrada e tutto il traffico che SAT e la Regione riverseranno dentro a Braccagni peggiorando non solo le condizioni di vita qui ma anche a Montepescali!

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  • 9 Giugno 2012 in 14:54
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    Robi su FB ci inonda di messaggi di protesta di molti cittadini e dei vari comitati contro la SAT-Tirrenica. Io non appartengo a nessuno di questi comitati, ma credo che sarebbe l’ora come Comitato “sos braccagni.net” di aderirci. In fondo il cambio di denominazione avvenuto lo scorso anno (prima era “NO POLO A BRACCAGNI”) indica che siamo per la difesa del nostro paese quindi anche contro le nefandezze che l’autostrada ci porta. Come per il polo, anche per l’autostrada sono per il no, e guardate lo sono dalle prese in giro che SAT (anche se non vorrei sbagliarmi allora si chiamava SALT) fin dagli anni 70 ci propina. Non reputavo allora come ora la necessità di un autostrada, ma se proprio questa doveva essere fatta, l’avrei accettato solo ex novo ( e chiaramente con il minimo effdetto impattante possibile).
    Ieri è stato aperto il primo tratto a pagamento e l’effetto è stato completamente opposto alle prerogative di un autostrada: i pendolari livornesi che si dovevano recare a sud hanno perso oltre mezz’ora perchè tutto è andato in tilt.
    La barzelleta è riportata dal Tirreno odierno in III pg. Viene riportata una non meglio identificata voce SAT che dice “La porzione di barriera dove si sono verificati i disagi è sfruttata dai pendolari, che con il tempo si abitueranno al sistema di pedaggio e conosceranno la viabilità alternativa”. Ora non ho capito bene come avviene il pagamento, non viene spiegato, ma credo che sia come sulle altre barriere (metti i soldi e vai), quindi mi sembra di capire che i pendolari sono imbranati, ma la battuta più bella è “quando conosceranno la viabilità alternativa”. Quale? se SAT non l’ha fatta e non la farà per tutta la tratta fino a Civitavecchia (almeno sicuramente fino a Dogana)? Sempre nella stessa pagina c’è una indicazione per l’alternativa, ma il bello sta nel titolo dell’articolo “Un salto indietro di 27 anni”, peccato se leggiamo tutto, si viene informati che oggi si impiega più tempo di allora (addirittura i 7km alternativi vengono percorsi alla folle media di 40 Km/h circa). Sarà banale, ma è il proprio il caso di dire “io l’avevo detto”, quando nell’intervento di ieri avevo evidenziato che gioco forza se vuoi mettere un tempo decente per arrivare a Livorno si dovrà prendere l’autostrada, come , sicuramente saremo danneggiati noi braccagnini (come gli amici del Grilli e Gavorrano) perchè apparte qualche rotonda di troppo, da Grosseto Nord a Follonica Nord, la vecchia Aurelia è sempre valida e a fronte di pedaggi elevati, specie i camionisti la percorreranno. Speriamo di no, ma non credo, non vorrei ritornare ai tempi andati (diciamo dal 69-70 all’88) quando con l’apertura della A12-CISA, molti mezzi pesanti che dal sud andavano a Milano, da Roma fino a Livorno presero a percorrere l’ allora Aurelia, con la conseguenza (senza contare l’inquinamento) di una sequela d’incidenti che ci portarono ad essere la provincia con l’assicurazione RCA fra le più alte d’Italia.

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