Valentina Mancini e le deleghe revocate dal Sindaco

Nella foto l’Assessore Valentina Mancini con delega al Patrimonio e alle partecipazioni societarie; l’assessore, originaria di Braccagni nei giorni scorsi è stata al centro di polemiche per via delle sue deleghe, la questione pare risolta con intervento del  sindaco che ha emesso un provvedimento di revoca di alcune deleghe a lei attribuite in sede di nomina.

Di seguito il testo dell’articolo sul quotidiano IL TIRRENO come riportato sulla rassegna stampa della Provincia di Grosseto consultabile a questo link

Rassegna Stampa della Provincia di Grosseto

Quelle pratiche dell’assessore Mancini

 GROSSETO «La Nuova Grosseto è solo un committente del mio studio, io non ho nessun incarico». All’indomani della sua nomina nella giunta Bonifazi, che le aveva affidato anche le deleghe alle politiche della casa e alle aree di edilizia economica e popolare, l’assessore comunale al patrimonio e alle partecipate Valentina Mancini aveva risposto così, al Tirreno, che aveva adombrato dubbi su un suo possibile conflitto di interessi, dal momento che la Mancini è architetto ed è collega di studio dell’architetto Antonio Camarri, presidente della cooperativa edificatrice La Nuova Grosseto. Appena quattro giorni dopo quella dichiarazione, il 16 giugno del 2011, in Comune viene registrata una pratica edilizia, la n° 1.098 (protocollo 70.206) per una variante relativa al lotto 17 del Peep Pizzetti, uno di quelli che sta costruendo proprio La Nuova Grosseto, e il progettista, stando al data base delle pratiche edilizie del Comune di Grosseto, è proprio l’architetto Valentina Mancini, in quel momento già assessore al patrimonio, alle politiche della casa e alle aree Peep. Si tratta di una variante a una precedente pratica edilizia del 2008 che vede l’architetto Mancini ancora progettista per La Nuova Grosseto. Ma meno di un mese e mezzo prima di diventare assessore, il 28 aprile del 2011, ancora l’architetto Mancini aveva firmato, per La Nuova Grosseto, un altro progetto di variante, relativo, questa volta, al lotto 13 del Peep del Pizzetti. Quando il 5 giugno scorso il sindaco Emilio Bonifazi aveva dimezzato le deleghe dell’assessore Mancini lasciandole il patrimonio e le società partecipate e affidando politiche della casa e aree Peep all’assessore Luca Ceccarelli, nessuno aveva creduto che la scelta fosse stata dettata davvero dall’esigenza di far concentrare l’assessore Mancini sulla riorganizzazione delle partecipate «tenuto conto – aveva scritto il sindaco nelle motivazioni del provvedimento – della centralità e della complessità di tali materie in questo mandato amministrativo». A influire in modo decisivo era stato, sicuramente, un parere del responsabile dell’ufficio legale del Comune, l’avvocato Susanna Cruciani, richiesto dalla V commissione per fare luce su eventuali casi di ineleggibilità e incompatibilità di consiglieri e assessori comunali, ma probabilmente anche l’attività stessa svolta dall’assessore Mancini nel suo primo anno di mandato come libero professionista aveva convinto il primo cittadino a ritirarle le deleghe più vicine, per materia, alla sua professione di architetto. Se, infatti, l’avvocato Cruciani, alla luce della norma del Tuel, arriva a ritenere in conflitto di interessi, per un assessore, lo svolgimento di attività professionale inerente l’edilizia e l’urbanistica nel territorio amministrato, Bonifazi sembra dare un’interpretazione meno restrittiva della norma, ma più attenta alla prassi, e non deve essergli sfuggito che in un anno l’assessore Mancini ha esercitato la propria attività professionale anche nel Comune di Grosseto visto che nel data base delle pratiche edilizie, oltre a quella già citata, figurano altre quattro pratiche in cui l’architetto Mancini figura, come progettista, per un lotto artigianale per conto del Consorzio maremmano operatori commerciali, che fa capo alla Confesercenti, e per il Consorzio agrario provinciale: si parla dell’allungamento di un cancello carrabile, nella sede di via Orcagna, ma si parla soprattutto di una variante per i lavori di ristrutturazione e della pratica edilizia per la sostituzione di parte della copertura della sede principale del Consorzio, in via Roma, dove, fra l’altro, hanno sede gli uffici dell’agricoltura e dell’ambiente del Comune di Grosseto, affittuario del Consorzio agrario.

 

 


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