Degrado urbano: il Comune…chi è?

… siamo noi!

Ultimamente, e giustamente aggiungo, leggiamo sempre più spesso delle colpe che la Pubblica Amministrazione ha nei confronti dei suoi stessi cittadini: strade pieni di buchi, cestini mancanti, mura trasandate se non addirittura malandate o abbandonate, palazzi pubblici abbandonati e conseguente spreco di denaro pubblico oltre al messaggio di degrado che trasmettono ai passanti e il sempre più diffuso imperversare della sporcizia in strada.

C’è lo spendig revue che non permette adeguati investimenti, ci sono folli scelte dell’amministrazione pubblica, ci sono interessi di privati che si sovrappongono e spesso schiacciano l’interesse della collettività da un lato mentre le famiglie sono sempre più costrette a correre per cercare di lavorare (quando possibile) e per riuscire ad arrivare a fine mese. In questo scenario sono aumentati a dismisura i sintomi del disagio collettivo, fino ad arrivare all’aumento degli stessi suicidi come forma estrema di ‘soluzione’ ai propri problemi.

Ci lamentiamo che è stato perso il contatto umano e gli individui sono sempre più soli e sempre meno comunicativi, la solidarietà tra le persone, quella di vicinato, quella che in passato riusciva a far sì che l’aiuto reciproco tra nuclei familiari sopperisse a tante mancanze, quella che faceva sorridere di gioia infinita anche solo per una caramella donata con il cuore, oggi manca. Ma ci siamo chiesti perchè?        Davvero?     Allora qualcosa non torna!

A Grosseto e dintorni ci lamentiamo spesso perchè alcuni luoghi sono meno curati di quanto ci aspettassimo e, in alcuni casi, il colpevole viene individuato, o forse additato, nel COSECA che non predispone un adeguato servizio. Valente (COSECA) l’altro giorno ha dichiarato pubblicamente sulla stampa che molto dipende dalla civiltà degli abitanti (non ricordo ora le parole esatte) che non si curano più di fare un minimo di attenzione così come in altra occasione tale tasto era stato toccato dall’assessore Tei… spalancati cielo e apriti terra: cittadini indignati hanno intonato un coro di proteste vibranti per l’offesa ricevuta.

Già, ma fare qualche esempio no? Bene, il mio rientro serale alla prima sera senza scuola (oggi 28  marzo iniziano le vacanze di Pasqua per le scuole) mi ha fatto ricordare cosa vedremo nuovamente quest’estate a Braccagni: la riapertura stagionale degli impianti sportivo-vandalici alla chiesa del paese!

Mi spiego meglio: alle 23,30 (le undici e mezzo di sera si dice tra di noi maremmani) sono arrivato “quatto quatto tomo tomo” ed ho, con mia sorpresa, trovato il solito spettacolo estivo del gruppetto di una decina di ragazzi (diciamo tra i 16 ed i 19 anni circa) che affina le proprie capacità di mira con il pallone provando a centrare il portone della chiesa, le sue finestre (una peraltro già rotta con il medesimo sistema) o rafforzando la propria potenza di tiro con degli spettacolari lanci verso l’alto ed il conseguente “‘ndo co’io co’io” al momento di tornare in terra: dire loro qualcosa significa essere guardati male quanto meno se non essere mandati a quel paese, ma, si sà, rompiscatole si nasce e quindi ho fatto comunque il mio rimbrotto d’ordinanza e la cosa si è attenuata. Però pensavo: ma i loro genitori dove cavolo sono? Eppure sono brave persone, in qualche caso li conosco e non sono sbandati qualunque. Noi eravamo forse più scalmanati ed il nostro giocare era il motocross… ma ci guardavate a vista, genitori, vicini e spesso anche gli sconosciuti ci rimettevano a posto con quattro ‘berci’ ed i nostri genitori completavano l’opera al rientro a casa. Quante volte ci siamo ritrovati a piedi perchè avevamo fatto troppo casino…bei tempi quelli nei quali giravano meno ‘canne’ e meno bottiglie di birra rispetto ad oggi.

Poi, con questo pensiero in testa, ci vai a letto e pensi che domani sarà meglio ed impareranno crescendo, come abbiamo fatto tutti, a rispettare sempre di più ciò che appartiene a tutti. Al mattino, ben rilassato dalla notte appena trascorsa, apro la porta di casa e… rimango senza parole vedendo la sporcizia lasciata come segno tangibile del territorio del gruppetto di cui sopra a dispetto di ben tre cestini della spazzatura che, ben fitti, sono posizionati al fronte strada della chiesa. Riporto due foto esplicative della splendida panoramica:

Ecco allora che ritornano in mente quelle frasi dette dal sig.Valente o dall’assessore Tei in risposta alle lamentele dei cittadini qualche tempo fà sulla stampa dove si parlava di maleducazione e degrado proprio in merito ai rifiuti lasciati in strada: avevano ragione. Ma il Comune in realtà chi è? Se siamo noi cittadini come buona democrazia vorrebbe allora siamo noi i primi colpevoli di questo stato di cose: la società che ha portato a perdere alcuni valori fondamentali del quieto vivere vuoi per la mancanza di tempo (ormai si lavora a testa bassa come muli per arrivare a fine mese) vuoi per la mancanza di voglia o per la pigrizia fatto stà che nel susseguirsi delle generazioni siamo, e stiamo temo, andando sempre peggio.

Qualche tempo fà scrissi un articolo sui nostri compaesani che erano venuti a mancare e lo conclusi dicendo che i nostri anziani erano li, ti vedevano anche se tu li ignoravi, ti facevano sentire a casa e pian piano stanno scomparendo, passati ‘a miglior vita’ come si dice di solito. Ebbene uno dei motivi per cui eri a casa con loro era proprio legato al fatto che ci conoscevamo tutti, vecchi e giovani, e loro erano un po’ i nostri genitori o nonni che non facevano mai mancare il rimbrotto se necessario, la presenza tranquillizzante o il contatto se serviva. E a Braccagni siamo fortunati poichè almeno  l’associazione Gli Anta, l’unione sportiva, il Gruppo Tradizioni Popolari e, ultimo in ordine di tempo, il comitato SOS Braccagni NET in qualche modo fanno ancora gruppo e hanno un bel seguito di persone che cercano di vivere meglio e non hanno timore del contatto sociale, perso tra mille videogiochi nelle odierne generazioni, che limita un po’ questo degrado ormai imperversante.

Sveglia cari amici, genitori e voi ragazzi: se non vogliamo bene noi per primi al posto dove viviamo nessuno potrà mai mantenercelo!

Se non ve la sentite neanche di buttare cartacce e bottiglie dentro ai cestini a due passi come pretendete di poter avere un futuro? Come potrete lamentarvi se domani ci sveglieremo con i cassonetti come in altre parti d’Italia invasi dai rifiuti? Il primo passo è necessariamente il buon esempio che noi cittadini dobbiamo dare alle istituzioni, dopo e soltanto dopo potremo lamentarci!


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3 pensieri riguardo “Degrado urbano: il Comune…chi è?

  • 30 Marzo 2013 in 21:09
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    Allora proporrei di fare un semplice esperimento: chiunque veda situazioni di questo tipo ce le segnali che provvederemo a pubblicarle.
    Credo che questo ‘standard’ di convivenza vada modificato o non potremo lamentarci se nessuno si curerà più di noi e della nostra comunità paesana e per fare questo dovremo riprendere la vecchia abitudine di vivere il paese ed i suoi luoghi come già facevano prima di noi coloro le cui fila si vanno sempre più assottigliando per sopraggiunti limiti di età.

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  • 30 Marzo 2013 in 11:10
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    Bravo Robi, hai centrato perfettamente il problema. Anch’io potrei ripetere quanto hai detto in quanto abito davanti al “parchino” dove ci sono le stesse problematiche che descrivi tu (sai quanti palloni ha recuperato mio cognato nel cornicione , grondasia, del tetto).
    Ho assistito ad offese, anche pesanti, nei confronti di anziani che redarguivano, ma ho preso anche io dei “ma che cavolo ti frega” da parte di certi genitori a cui facevo notare che la indifferenziata non va buttata nel cassonetto della carta, oppure di non metterci i cartoni portapizza.
    Diciamo che noi venivamo da un altra epoca, anche , io un pò meno, se da quell’età a cui fai riferimento è passato un secolo, ma solo sul calendario

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  • 30 Marzo 2013 in 08:50
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    Bravo Robi! Sottoscrivo ogni tua parola! Non c’è bisogno di aggiungere altro! Se il luogo in cui viviamo non interesse a noi, perché dovrebbe interessare agli altri? Questa è la domanda da girare chi getta cartacce, lascia l’immondizia fuori da cassonetti, rompe altalene, cesti, lampioni e fa anche cose peggiori! Magari però se entriamo in casa loro la troviamo ordinata e ben tenuta!

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