Ecosistema urbano: Grosseto al 36° posto in Italia su 44.
Comunicato Stampa
ECOSISTEMA URBANO 2012
Grosseto al 36esimo posto in Italia
Il capoluogo maremmano soffre ancora sulla differenziazione dei rifiuti e per le perdite idriche. Mantiene la stessa posizione migliorando la percentuale.
Prima a livello nazionale per la depurazione dei reflui
Novità dell’edizione 2012, due approfondimenti futuri: abusivismo edilizio e orti urbani
Il capoluogo maremmano rimane alla stessa posizione dello scorso anno (36esima), migliorando però di 4 punti percentuali (dal 40% al 44% nella classifica nazionale). Sono questi i risultati della XIXesima edizione di Ecosistema Urbano, l’annuale ricerca di Legambiente e Ambiente Italia, realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore. Lo stato di salute del capoluogo maremmano risulta però avere diverse pecche soprattutto per la produzione di rifiuti e per le perdite idriche di rete. Per analizzare le varie città italiane è stata stilata una classifica dei centri urbani in base al loro stato di salute ambientale, determinato analizzando 25 indici tematici basati su una settantina di indicatori primari e oltre 120 parametri. I dati di questa edizione del rapporto fanno quindi prevalentemente riferimento all’anno 2011. Tre grandi categorie: 15 grandi città sopra i 200.000 abitanti, 44 medie città tra 200.000 e 80.000 abitanti, e 45 piccole città sotto gli 80.000 abitanti.
Grosseto, che fa parte delle città medie, si piazza al 36esimo posto (su 44) con un punteggio del 44,48% (quasi 5 punti in più sul totale rispetto allo scorso anno). Tra le ultime posizioni (41esima) per le perdite idriche di rete con il 54%, mentre per la produzione di rifiuti (667,6 kg/abitanti/anno) occupa la trentaduesima posizione, con 51.922 tonnellate di rifiuti urbani prodotti nel 2011 (di cui 16.923 t di raccolta differenziata) con uno smaltimento in discarica di 34.998 t. In positivo invece i consumi idrici di Grosseto (11esima) e soprattutto per la depurazione dei liquidi reflui (100%) che vedono il capoluogo maremmano al primo posto della classifica nazionale visto che nell’intero territorio comunale non esistono scarichi non depurati.
“Ecosistema urbano 2012 evidenzia con forza – afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – luci e ombre del capoluogo maremmano che pur mantenendo la stessa posizione dello scorso anno migliora leggermente rispetto al punteggio totale. Occorre un impegno maggiore e più significativo per garantire la sostenibilità del comparto cittadino soprattutto sul fronte della raccolta differenziata, della perdita idrica, della mobilità (aumento delle ztl, delle zone 30 e delle piste ciclabili) e della qualificazione del verde urbano. Sul fronte degli obiettivi positivi raggiunti si può evidenziare la depurazione dei liquidi reflui, al primo posto nella classifica nazionale, proprio per l’assenza di scarichi non depurati, e la mancanza di una situazione critica dal punto di vista delle emissioni inquinanti in atmosfera”.
La XIXesima edizione di Ecosistema Urbano ha puntato l’attenzione anche sull’abusivismo edilizio e gli orti urbani, inviando ai comuni due questionari in via sperimentale. I risultati raccolti saranno infatti oggetto di una presentazione ad hoc e non si esclude che in Ecosistema Urbano 2013 s’introduca il parametro dell’abusivismo edilizio. Anche il quesito sugli orti urbani, sottoposto volutamente a un universo più ristretto di città, ha avuto un inatteso livello qualitativo di risposte. Legambiente ha perciò deciso di riservare a tal proposito un dossier dedicato al tema degli orti urbani, nel quale sarà approfondita l’indagine compiuta.
(sotto la tabella con la classifica nazionale)
CLASSIFICA FINALE ECOSISTEMA URBANO – XIX edizione
Pos. | Città |
|
Pos. | Città |
|
Pos. | Città |
|
Città Grandi |
20 | Ancona |
52,68% |
11 | Nuoro |
55,40% |
||
1 | Venezia |
63,48% |
21 | Bergamo |
52,05% |
12 | Chieti |
54,02% |
2 | Bologna |
59,96% |
22 | Sassari |
51,48% |
13 | Ascoli Piceno |
53,69% |
3 | Genova |
56,96% |
23 | Brescia |
49,61% |
14 | Gorizia |
53,30% |
4 | Padova |
53,47% |
24 | Cagliari |
49,57% |
15 | Oristano |
52,54% |
5 | Firenze |
50,92% |
25 | Vicenza |
47,86% |
16 | Cremona |
51,74% |
6 | Verona |
50,69% |
26 | Salerno |
47,27% |
17 | Rieti |
51,33% |
7 | Milano |
50,05% |
27 | Treviso |
46,47% |
18 | Benevento |
50,71% |
8 | Torino |
49,46% |
28 | Alessandria |
46,24% |
19 | Campobasso |
49,88% |
9 | Trieste |
49,24% |
29 | Foggia |
45,96% |
20 | Teramo |
48,96% |
10 | Roma |
45,70% |
30 | Como |
45,88% |
21 | Siena |
48,80% |
11 | Bari |
44,18% |
31 | Pistoia |
45,70% |
22 | Pavia |
48,48% |
12 | Napoli |
35,96% |
32 | Arezzo |
44,88% |
23 | Caserta |
47,56% |
13 | Catania |
28,58% |
33 | Lecce |
44,76% |
24 | Biella |
46,81% |
14 | Palermo |
23,46% |
34 | Brindisi |
44,54% |
25 | Potenza |
46,08% |
15 | Messina |
16,17% |
35 | Novara |
44,52% |
26 | Avellino |
44,81% |
Città Medie |
|
36 | Grosseto |
44,48% |
27 | Matera |
44,76% |
|
1 | Trento |
68,20% |
37 | Pescara |
42,46% |
28 | Asti |
44,66% |
2 | Bolzano |
66,60% |
38 | Varese |
41,02% |
29 | Ragusa |
44,57% |
3 | La Spezia |
63,57% |
39 | Monza |
37,12% |
30 | Vercelli |
44,35% |
4 | Parma |
61,93% |
40 | Taranto |
35,66% |
31 | Lecco |
44,07% |
5 | Perugia |
61,45% |
41 | Catanzaro |
30,70% |
32 | Cosenza |
42,36% |
6 | Reggio Emilia |
60,48% |
42 | Latina |
28,93% |
33 | Viterbo |
41,40% |
7 | Pisa |
59,59% |
43 | Siracusa |
26,20% |
34 | Rovigo |
36,68% |
8 | Forlì |
59,51% |
44 | Reggio Calabria |
22,20% |
35 | L’Aquila |
36,53% |
9 | Udine |
57,67% |
Città Piccole |
36 | Agrigento |
32,70% |
||
10 | Ferrara |
56,22% |
1 | Verbania |
73,71% |
37 | Caltanissetta |
32,13% |
11 | Pesaro |
56,14% |
2 | Belluno |
69,30% |
38 | Imperia |
31,43% |
12 | Ravenna |
55,69% |
3 | Pordenone |
62,01% |
39 | Isernia |
31,17% |
13 | Rimini |
55,56% |
4 | Mantova |
59,50% |
40 | Massa |
30,68% |
14 | Terni |
54,72% |
5 | Aosta |
59,31% |
41 | Enna |
27,76% |
15 | Lucca |
54,53% |
6 | Cuneo |
58,87% |
42 | Frosinone |
27,32% |
16 | Piacenza |
53,81% |
7 | Macerata |
58,40% |
43 | Trapani |
24,00% |
17 | Livorno |
53,70% |
8 | Sondrio |
58,19% |
44 | Crotone |
23,18% |
18 | Prato |
53,65% |
9 | Lodi |
56,84% |
45 | Vibo Valentia |
20,76% |
19 | Modena |
52,74% |
10 | Savona |
55,60% |
Fonte: Legambiente, Ecosistema Urbano (Comuni, dati 2011). Elaborazione: Ambiente Italia srl
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Debbo essere sincero, anche io vorrei capire bene come vengano calcolati i parametri. Credo che, se come indica Gentili nel comunicato, ad esempio pesano le ztl, le zone 30 e le piste ciclabili, qui va fatta anche una riflessione. Grosseto in questo senso prende pochi punti, visto che il centro storico è piccolo e che la gran parte della città si è sviluppata in periodi in cui già esistevano le auto (da qui anche la mancanza di zone 30). se ricotrdate quando qualche anno fa si parlava di alzare in alcuni tratti cittadini la velocità fino a 70 km/h a Grosseto erano diverse le strade che già potevano essere a norma con tale limite…Sulle piste ciclabili il Comune sta lavorando, ma anche io credo che si possa fare molto di più. L’assessore regionale Ceccobao e l’assessore Comunale Carosi proprio una settimana fa annunciarono che si sarebbe investito su questo fronte. Sull’acquedotto colabrodo lo aveva già fatto capire in un’intervista su TV9 il presidente di quello del Fiora Ceroni che aveva detto come la media nazionale fosse – mi scuso se mi sbaglio- di circa il 30 (o 40)%. A livello di educazione “idrica” fa piacere vedere che i grossetani, con l’acqua, sono parsimoniosi, mentre anche io saluto positivamente il 100% dei reflui depurati!!! Per il resto, ripeto, vedo città che ci precedono che, visitandole, non mi sembrano tanto migliori di Grosseto. E allora ecco di nuovo che il parametro può far cambiare una classifica!!! Di sicuro, comunque, una cosa c’è: si può e si deve migliorare tanto!!!!
Tutte le statistiche lasciano il tempo che trovano, ma secondo me Giovanni ha interpretato questa secondo il suo tornaconto. Che c’entra la politica o quant’altro: i rifiuti sono quelli che sono (forse nella statistica 2013 ne avremmo meno, come è già successo dove la crisi s’è sentita prima), la differenziata leggera di Grosseto (sia quella porta a porta che quella dei cassonetti) non è masticata bene dai grossetani, quindi potrebbe sembrare buono il risultato del 44% raggiunto. Però , come ho detto, le statistiche sono ambigue, cosa si intende veramente con quel 44%? io penso che sotto ci sia un bluff, cioè quello adottato da sempre dalle giunte grossetane, si potano gli alberi e si incrementa la differenziata (e quando il Terzo era del comune, si abbattevano e si ripopolava con gli alberelli del vivaio, così con una fava si prendevano due piccioni).
Secondo me il dato importante di tutto è il 100% della depurazione delle acque, dove qui veramente la politica c’entra, in quanto le giunte succedutesi hanno prima promesso e poi lavorato, con calma ma lo hanno fatto, per raggiungere questo scopo. Per le perdite niente di nuovo sul fronte nazionale, il 99% degli acquedotti sono colabrodi e quello del Fiora non è indenne.
Solo per annotazione, alle Strillaie vengono trattati, da una ditta essenzialmente privata (minima la partecipazione pubblica), i rifiuti, attualmente, dei due terzi dei comuni della provincia, quindi si può dirne male o bene, ma non si può inserire in alcun modo, nella statistica in oggetto.
Poi se si vuole addossare tutto a tutti liberissimi di farlo, ma non accetto lo sparo a vanvera mischiando cose vere con cose false
Ottima notizia! Poi nel 2012 sono arrivate le strillaie e poi presto la zona industriale fuori tempo di Braccagni e balzeremo subito in cima alle graduatorie cinesi sulla vivibilità.
Complimentoni agli amministratori che sono stati proprio lungimiranti: adesso vedrete che la Maremma ce la lasceranno visto lo schifo e buonanotte suonatori.
Hanno ragione quelli dell’antipolitica e d’ora in poi basta con questi imbroglioni che si mangiano solo le nostre tasse.