1 ottobre 2014…15 minuti di pioggia, prove libere d’allagamento?
Qualcuno adesso, sicuramente ben informato su oscuri poteri degli abitanti di Braccagni, dirà che la lettera aperta al sindaco del Comune di Grosseto ed al presidente del Consorzio Bonifica Toscana Sud è stata una ‘gufata’ bella e buona. Magari non potentissima, ma dovrebbe far riflettere.
Sono stati 15 Minuti di pioggia, intensa, fortunatamente localizzata ed a monte la terra ha assorbito abbastanza… per stavolta ma 361 giorni or sono non andò proprio così.
Ma vediamo qualche immagine vicino alla parte bassa del paese dove non serviva cercare le caditoie non perchè fossero piene di foglie o sporcizia…ma semplicemente il carico d’acqua era troppo per le fogne e da metà di viale dei Garibaldini verso la stazione ferroviaria ecco che era già possibile sguazzare bellamente.
Meno male che la corsa a spostare le auto non ha provocato alcun incidente altrimenti si sarebbe iniziato anche peggio, ma vediamo la situazione in paese:
Vle dei Garibaldini – guardando verso la ferrovia
Vle dei Garibaldini – guardando verso il parcheggio alla chiesa
Ma anche in altre strade o vie pare che non sia andata molto meglio, in via Malenchini, grazie anche alla mancanza di energia elettrica per circa 25 minuti, ecco gli indomiti braccagnini ormai attrezzati:
via Malenchini, gentilmente segnalata da Fiammetta su Facebook
via Malenchini, gentilmenta segnalate da Fiammetta su Facebook
E qualche pensiero dev’essere venuto anche all’amico Mario che lo scorso anno ebbe danni ingenti:
Strada del Bozzone, gentilmente segnalata da Donatella su Facebook
Magari vorremmo poter evitare di dire: “l’avevamo già detto alle autorità!”. Ci piacerebbe più sentire il Sindaco dichiarare: “Grazie alla manutenzione ed agli investimenti per la cura del territorio concordati con i cittadini di Braccagni abbiamo ridotto drasticamente il rischio idraulico della frazione” dopo un inverno senza allagamenti.
Carpe diem…
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Stamane da FB ho avuto l’amara conferma dell’ipotesi di Robi: Genova a distanza di due anni ha avuto gli stessi problemi. Forse qualcuno mi accuserà di demagogismo equiparando Braccagni a Genova, ma non è così. Noi abbiamo molto in comune (l’unica differenza, ma molto importante, è che lì, purtroppo, si contano i morti) perché da anni le alluvioni si succedono e da anni, dopo ogni evento, è un susseguirsi di personaggi che promettono promettono, ma poi non fanno nulla, forse per avere un attimo di visibilità (leggi voti) al successivo evento. Anche in Liguria, come del resto qui, è lo scarico delle responsabilità: chi di dovere non ha emesso l’emergenza meteo; che colpa ne ho io se prima di me hanno permesso lo scempio….e chi più ne ha ne metta. Io penso che onestamente (come nel caso nostro dell’anno scorso o di Marina ad agosto, e per quanto riportato dai media, per Genova ieri notte) anche se l’emergenza fosse stata lanciata non si sarebbe potuto far molto al momento (escluso quasi sicuramente il morto odierno), ma qualcosa si può fare per tamponare le falle createsi nel tempo. Nei giorni scorsi parlando con il Caciaio (Silvano Rossi) mi disse che il primo ottobre la strada che collega il piazzale di casa con via Garibaldini era un lago, l’ acqua filtrava sotto il cancello e defluiva, vista la leggera pendenza del cortile, nella fossa lato campi Concialini. Che strano, Silvano non sapeva nulla dell’assemblea di Gennaio u.s., ma non ha fatto altro che confermare quanto dal Comitato aveva suggerito al Consorzio Bonifica: apriamo un piccolo strappo nel parcheggio di via Guelfi e puliamo la fossa, molta acqua defluirebbe verso l’Allacciante. Spesa minima e un più che sufficiente risultato, ma le elezioni dell’Ente sono passate e chi se ne frega. Il bello è che andremo sempre peggio. Il famoso “Sblocca Italia” dà il via a mega inutili opere (vedi ad esempio l’autostrada Roma -Venezia, o nel nostro caso rimandando, con lauta mancia ai padroni del vapore, alla legge di stabilità la Tirrenica) oppure, in un certo senso, ad un ulteriore cementificazione facilitando i permessi (Genova, ma tutta la Liguria, subisce tantissimi danni proprio per questo) e la Marson, che ha presentato il PIT toscano dove pone un freno alla cementificazione e un limite a certe produzioni agricole (non solo vigne) ed estrattive, è attaccata duramente dagli imprenditori (diciamo ci sta) ma purtroppo anche dai politici toscani. Ho letto la prefazione dell’opuscolo esplicativo dove l’assessore dice che tutto è venuto a seguito di incontri con la popolazione e gli amministratori: io ho partecipato a quello di Ribolla aperto, bene di amministratori notai solo l’ex sindaco di Roccastrada (Innocenti); mi hanno detto che qualcuno c’era , toccata e fuga, durante l’incontro tecnico pomeridiano (importante c’erano i media), forse era meglio ci fossero stati la sera ha sentire le lagnanze dei vari comitati e singoli cittadini. Alcuni politici sono gli stessi che hanno criticato la Regione (leggi ancora Marson) che disse no al PILT (e di conseguenza no all’intubazione del Rigo, si sarebbe creato un nuovo contatto con Genova dove i torrenti sono stati intubati per costruire case e altre cose ben più pericolose, serbatoi di combustibile, cosa che forse qualcuno avrebbe voluto a Braccagni).
Ben detto Nello, in quest’autunno che lentamente ci porta verso le piogge (sempre più eventi intensi a breve durata…bombe d’acqua) vediamo i corsi e ricorsi degli ultimi anni compresa la pessima gestione del territorio in tutto il Paese.
Già, l’Italia intera, paese di mazzette e incompetenza come pochi sono gli esempi al mondo oggi ha necessità più che mai che almeno il territorio venga manutenuto o non ci sarà certo fine a questo tipo di episodi. Non che sia possibile ridurre il rischio a zero, la natura non è certo controllabile, ma almeno le basi della gestione andrebbero manutenute!
Invece, anche da noi, niente lavori di manutenzione perchè, pare, il Comune di Grosseto non da’ il mandato al Consorzio Bonifica Toscana Sud per farli…
Alla lettera aperta del Comitato SOS niente e nessuno ha risposto…
Ma se ci saranno nuovi danni chi risponderà della completa assenza di manutenzione del sistema idrico di smaltimento delle acque piovane? La Procura della Repubblica non ha modo di intervenire per capire se siamo troppo impensieriti dalle passate alluvioni o se ci sono delle responsabilità visto che niente è stato fatto per prevenire nuovi eventi?
Ma davvero i nostri concittadini se ne infischiano come sembra?
Mah…. mi viene da pensare che forse ha ragione ciro oltre a Nello e ce la meritiamo.
Mi sembra che questo sia il paese del lesso visto che è sempre a mollo, ma fare qualcosa no? O avete pestato o piedi al comune che non vuol fare niente o avete una bella sfiga visto che prima vi vogliono mettere le industrie in casa (a proposito ma quale sano di mente poi le metterebbe in un posto che è sott’acqua me lo dovreste spiegare) o vi vogliono semplicemente male. Ho capito: i braccagnesi non pagano le tasse e quindi vanno abbattuti!
Scherzi a parte possible che la procura non si chieda per niente dove finiscono i soldi del consorzio bonifica o del comune destinati alle manutenzioni? Di chi è la colpa se c’è l’alluvione e nessuno effettua i lavori che servono? Quantomeno del sindaco di certo!
Qui non è il caso di contestare i minuti di pioggia, qui siamo di fronte all’ennesimo esempio di mancanza di manutenzione. A dir la verità giorni addietro (e qui contesto in parte la posizione di alcuni paesani su FB) la macchina pulisci strade è passata e almeno in via Pilo ed anche in via Sgarallino gli aghi dei pini erano spariti. I cavedi erano (almeno in via Pilo) puliti ed hanno assorbito fintanto la strozzature fognaria in via Garibaldini ha retto, poi anche in questa via si poteva andare in barca. Dice bene Robi, questa volta (ma penso solo per la relativa brevità dell’evento) non c’è stata la “marea” dai poggi e quindi le conseguenze sono state minori, ma il fatto principale resta: tolti i primissimi interventi a seguito l’alluvione di 360 gg fa (aggiorno) niente è stato fatto, nonostante le promesse (elettorali?) dello scorso gennaio. E pensare che nei giornali sia in cronaca regionale che locale danno tutti addosso alla Marson e il suo piano paesaggistico che in pratica verte in meno cementificazione e soprattutto nel risparmio boschivo.
Ad aggravare la situazione ieri è stata l’interruzione elettrica che ha impedito per 30′ l’utilizzo delle pompe dei fondi, a meno che (come nel mio caso o quello documentato nelle foto) non fossero presenti gli abitanti e/o, più ancora, non fosse presente una pompa d’emergenza. Anche il servizio elettrico deve far riflettere. E’ vero che era da tempo che non subivamo un’interruzione così lunga (escludendo il back out di una decina di anni fa) direi dal 1991 il famoso periodo del salmastro, ma è anche vero che è possibile alimentare il paese da tre cabine primarie e sembra quasi impensabile che contemporaneamente le tre linee siano andate in tilt. Tutto ci sta, ma io penso che la manutenzione in questo caso abbia lo zampino: il comune vero o di comodo non ha io soldi per farla, ma l’ENEL, come del resto tutte le società quotate in borsa, vuole il dividendo, da qui tagliare quello che non rende, cioè personale e soprattutto manutenzione, per ora si salvano in parte gli investimenti (che molte volte scatenano l’ira dei cittadini, Bagnore 4 docet).
Non erano proprio 15 minuti, facciamo 2 ore con 30 minuti particolarmente intensi. L’assenza di energia elettrica ha fatto il resto.
Appena possibile sono andato a Marina, situazione forse peggiore del 23 agosto.
È finito il tempo delle piogge eccezionali, ormai sono ordinarie e per come è stato gestito il territorio fino ad oggi non possiamo far altro che subire, considerato come lo abbiamo reso fragile.