Assemblea pubblica sulle nuove norme in materia di rischio idraulico
Dalla Strega del padule alla nuova Legge Regionale del 21 maggio 2012, n. 21, “Disposizioni urgenti in materia di difesa dal rischio idraulico e tutela dei corsi d’acqua“.
Assemblea pubblica organizzata a Braccagni dal Partito Democratico, venerdì 1 giugno ore 18:00, nella sala del Centro di Promozione Sociale “Gli Anta”, interverranno:
Vincenzo Ceccarelli, Presidente VI^ Commissione del Consiglio Regionale Lucia Matergi, Consigliere Regionale Emilio Bonifazi, Sindaco di Grosseto Leonardo Marras, Presidente della Provincia di Grosseto Massimo Alessandri, Capo Gruppo di maggioranza in Consiglio Provinciale Edoardo Monaci, Segretario PD di Braccagni Roberto Panfi, Segretario PD Unione Comunale
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il pd che fa leggi che invece che aiutare a combattere la corruzione e il malaffare, creano situazione dove questo puó insinuarsi agevolmente…….. attenzione che questo vuol dire aprire le porte alla mafia…. gliè tutto da rifare… allora, altro che ……
l’idea di fare controlli a campione del 20% è la classica strada per una pubblica amministrazione a rischio corruzione e che può cadere nella tentazione del giocare su questo per minacciare controlli solo a chi gli pare e lasciar stare gli altri… i controlli in casi come questi devono essere sempre obbligatori e chi le fa responsabile come chi sbaglia … altrimenti si continua sulla strada del favorire la corruzione, o la concussione o l’esercizio del potere per fare i propri interessi, siano personali che di casta…
Esatto caro Gufo triste, è proprio questo il dubbio che sorge spontaneo a leggere le carte tant’è che il presidente della VI commissione regionale, alla fine, quando mi ha risposto non è che ha detto il perchè è scongiurato ogni rischio ma che sono state previste una serie sanzioni di vario tipo anche per il Direttore Lavori ed ha chiuso dicendo che di più non sapeva che dire.
Dico allora: e se il Direttore Lavori, che deve certificare l’avvenuta messa in sicurezza, fà una dichiarazione mendace perchè non ha niente da perdere ed è ben remunerato (pensiamo a casi dove opere di messa in sicurezza costano qualche milione di euro, il polo logistico ne prevedeva per 20Milioni…) vale la pena tentare la sorte, magari dando qualcosina anche ad un funzionario compiacente ed il controllo viene evitato… alle brutte siamo in tempo a raccontare che li stiamo facendo in itinere del cantiere se incappiamo nel controllo e nessuno magari ti ferma i lavori per l’avvenuta decadenza del titolo edificatorio.
Insomma il dubbio sul 20% è sicuramente fondato e la mancanza di sanzioni previste per chi non effettua i controlli non ci fanno dormire sonni tranquilli anzi, ci spronano a tenere gli occhi aperti perchè vogliamo una crescita costruttiva e non mere speculazioni come troppo spesso accade.
Purtroppo sono dovuto venire via, penso, ben prima del termine dell’assemblea ho avuto solo il tempo per sentire gli interventi di Catiuscia e Robi e quindi faccio un solo appunto a quanto ben esposto da quest’ultimo. Robi non ha riportato quanto fatto notare nel suo intervento. La legge 21 prevede un accorciamento dei tempi per gli interventi nei terreni a rischio. Non è cambiato molto per quanto concerne le autorizzazioni, ma mentre prima veniva richiesta la certificazione della messa in sicurezza e poi si dava l’autorizzazione alla costruzione, ora i due atti sono contemporanei e, in seguito, i controlli verranno presi a campione sul 20% degli interventi. Vista la multa davvero irrisoria (258 €) giustamente Robi faceva notare che si poteva fare all’italiana, anche perchè con la sanzione era tutto risolto, in quanto dopo basta mettersi in regola e voilà siamo a cavallo.
Solo un appunto su collegamenti a politburò etc. Panfi, se si vuole, si è preso il merito a nome dell’Unione comunale per quanto fatto dal PD grossetano, ma ha fatto notare che il Circolo di Braccagni ha avuto una parte molto attiva sulla vicenda. Del resto il Circolo, come ha detto Edoardo, ha seguito la strada per gradi, mandando il documento all’Unione Comunale e in particolare al suo Segretario, a questo punto se il documento è andato avanti fino alla conoscenza dei componenti la VI commissione è logico che il passaggio sia avvenuto da parte del PD Comunale. Comunque sull’argomento queste sono quisquiglie, due compaesani posero il problema in una pubblica assemblea a Grosseto e destarono molto interesse al tavolo dei relatori; gli stessi hanno avuto l’appoggio dei loro compagni-amici di partito e questo penso sia un punto di merito, in primis per loro due, e poi per i braccagnini
Vekkietto si dice una precisazione, mica era un appunto il tuo 🙂
Effettivamente ho sorvolato il punto da te riportato del mio intervento poichè non volevo indicare subito la via per aggirare la legge che non è bello visto il fatto che alcuni esempi di siffatto operato già ci sono a Grosseto: basti pensare, a proposito del polo logistico, come si sono costruiti la strada per poter poi dire che eravamo stupidi salvo poi adesso, Tei in primis, dire che era un intervento che non stava nè in cielo nè in terra.
Quindi occhi aperti cari concittadini che qui ci fanno fessi… o provano almeno.
Insomma, tutto bene e tutto bello. Peccato che non ero presente!
Purtroppo sono segnato da uno strano destino: sono presente solo quando c’è da prendere schiaffi. Infatti, anche questa volta dopo essere intervenuto sulla questione del rischio idraulico con un articolo su SOS Braccagni NET e nella, già citata, pubblica assemblea di Grosseto sono stato duramente attaccato e criticato, salvo poi vedere che le mie idee non erano poi così sbagliate … quando mi verrà riconosciuto qualche merito?
se cerchi il riconoscimento in chi ti ha criticato e aveva sbagliato allora non sei pipato per la politica, la legge della polirica è un’altra…. è quella del piú forte nel consenso…
niente tutto bene e tutto bello… un percorso ben spiegato non significa certo questo.
Non a caso i dubbi sono grandi se, poi, vengono sommati al terribile dubbio che la modifica sia stata fatta per permettere il famoso inceneritore… altro che mafia allora.
Una cosa è certa: il PD di Grosseto non parla con il PD di Braccagni o chi coordina non ha dati reali, e allora qualcuno gioca doppio, o chi riporta non sà parlare ma il punto è che la pubblica assemblea è stata fatta per il regio decreto a firma del Duce relativo al rischio idrogeologico e poi si è parlato di altro, è stata fatta per l’art.143 sui rimborsi ai presidenti dei consorzi bonifica e non se n’è parlato, quindi lo stile mi sembra il solito che tira schiaffi a chi è serio ed onesto per mandare avanti solo chi fà comodo.
Bravo Fabio, hai preso la pillola blu, adesso impariamo a giocare con matrix…
E alla fine Calimero ci aveva preso: si parlava di rischio idraulico per gli articoli 141 e 142 della finanziaria regionale e non di vincolo idrogeologico che è un regio decreto del 1923 firmato dal Duce in persona (e si che ci pareva strano ma visto come si comporta ormai il PD grossetano verso il circolo braccagnino…).
A proposito: l’art. 143 citato nel medesimo volantino riguarda i compensi dei presidenti dei consorsi bonifica, niente vincoli o rischio umidicci.
Comunque è stata proprio una bella assemblea dove a qualcuno è venuto il mal di pancia vedendomi arrivare… è già: ancora vivo è il ricordo delle lotte sostenute insieme al Comitato SOS Braccagni N.E.T. per evitare quello scempio di territorio e quello spreco di denaro pubblico legato alla tentata speculazione chiamata polo logistico e che ci ha confermato pubblicamente l’assessore Tei essere stata completamente cancellata del R.U. grossetano che non pochi sono stati sul chi va là tutto il tempo.
Qualche perplessità e qualche dubbio sono emersi, soprattutto sul fatto che si possano fare nelle aree a rischio 4 impianti di biomasse o inceneritori e questi dubbi non sono stati fugati dalla bella esposizione che ha fatto Ceccarelli sul percorso che ha portato la Regione all’attuale modifica ma molto sono stati mitigati dall’assicurazione che la nuova legge 21 è concepita come una legge in itinere, ossia aperta ai cambiamenti.
Un primo piccolo passo in pratica l’abbiamo fatto pur in mezzo ad un certo pressappochismo e a due opposti obbiettivi (almeno finchè non ci verrà veramente ragionato sopra con la popolazione) che risultano lo sviluppo economico da un lato (vedi la modifica al 142 che quindi permette inceneritori ed impianti produttivi di un qualche tipo nelle aree a rischio 4) e la necessità di salvaguardare la salute pubblica con una presa di coscienza della pericolosità che il territorio può manifestare.
Infine un plauso và certamente al nuovo lavoro svolto sulla classificazione delle aree a rischio idraulico, per il R.U. in via di approvazione, dallo Studio grossetano (il cui titolare è, purtroppo scomparso pochi giorni dopo aver presentato il lavoro commissionatogli) che ha riclassificato con il metodo ‘dell’invaso’ in maniera più puntuale recuperando (o riducendo al, non l’ho capito bene) un 30% di territorio ad una ridotta classificazione del rischio rispetto al precedente criterio morfologico fatto seguire a suo tempo dal Comune nella fretta di presentare il primo R.U.
Questo a dimostrazione che, come già sostenuto alla prima assemblea a Braccagni con l’allora assessore Canuti, non serve andare a pescare fuori i professionisti, che li abbiamo anche in casa nostra ben capaci e competenti e magari in grado di non combinare lo scempio fatto dalla prima versione del R.U. anche in termini di ‘ingessamento’ dei fabbricati o delle aree ritenute storiche da chi ha dimostrato di non aver neppure idea di cosa stava scrivendo per Grosseto, polo logistico compreso. Immenso è il danno arretao infatti alla popolazione ed a tutto l’indotto dei piccoli imprenditori vista la moltitudine di edifici che hanno avuto una classificazione ‘3’ (ovvero di interesse storico) o di intere aree che hanno subito la stessa sorte senza congnizione alcuna, a volte anche a macchia di leopardo con situazioni paradossali.
Bene quindi anche all’Unione Comunale di Grosseto che, anche se ha completamente scavalcato in perfetto stile politburò di altri tempi il circolo di Braccagni (o non erano tutti equipaggio della stessa barca?), darebbe l’idea di volersi far carico dei reali problemi del territorio e non più giocare solo ‘all’assegna la poltrona più bella al tizio più potente’ e che, magari, vorrà cominciare a chiedere e rendere conto dei reali costi di questo R.U. e dei suoi professionisti interni e, soprattutto, esterni all’area grossetana.
Ma, forse, questa è un’altra storia, in fin dei conti il Vincolo Idrogeologico che poi risulta Rischio Idraulico e un 143 che poi risulta un 141 rispetta lo stile usato anche per il R.U., tanto a pagare siamo sempre e solo noi cittadini che alla fine ci lamentiamo anche il giusto.
Non per farvi i fatti vostri nel Comitato Sos Braccagni, ma se il Polo lo stralciano, carissimi amici o cittadini attivi, una bella festicciola con tutto il paese e quelli che vorranno venire, compresi i politici che ci hanno aiutato, ma se vogliono anche quelli che hanno riconosciuto i loro sbagli, va fatta… sarà la più grande festa che Braccagni abbia visto… ci vuole pure musica, fisarmonica, magari qualche gruppo a cantare, poeti, insomma è la vittoria della gente comune….
Io dico che bisogna invitare anche gli amici attivi che lottano per evitare altrettanti scempi in altre zone d’Italia, e durante la festa raccogliere fondi per aiutare i terremotati dell’emilia, o per aiutare alcune opere solidali che ne hanno bisogno del Grossetano .
Calimero, come l’hai fatta lunga … c’ho anche capito poco.
Comunque anche chi ha scritto quest’articolo mi sembra che abbia fatto uguale, scrive nel titolo che si parla di rischio idraulico e nel volantino c’è scritto vincolo idrogeologico; ma so’ la solita cosa? Boh!
Poi che vengano tutti sti politici è anche ‘na bella cosa, almeno c’è chi l’ha tirati fori a parla’ co’ la gente, bravi!
Io che son Calimero e ormai vi seguo dall’apertura
a legger tali sfondoni mi viene un po’ paura
di capir se al governo di questi luoghi
ci sono grandi politicanti o piccoli maghi
il volantino riporta leggere inesattezze
legate più che altro alle solite stranezze
che qui da anni si vanno vedendo
ma che ancora non comprendo
Si parla di vincolo idrogeologico
ma sembra un tantino illogico
che la carrellata di bei nomi
non abbia notato degli gnomi
che lesti dalla tipografia
il testo vero hanno portato via
altrimenti non avrebbero parlato
del rimborso al presidente accordato
143 è un numeretto magico
che di soldi parla in modo tragico
per tutti coloro che da dicembre
avranno rimborsi se documentati e non come sempre
ma ancora non capisco
se il volantino è uscito fresco
se lettura alcuna per la gran premura
di sonar campane tra le mura
la vittoria si sà è cosa ambita
ed a trovarla si fatica con le dita
per arrampicarsi sopra specchi
ci cascano in parecchi
infatti il circolo PD locale
deve esser stato chiuso lo scorso carnevale
dagli amici grossetani
che hanno preso tutti per buffoni
a Braccagni si spera che verranno
a parlare senza inganno
almeno questa volta certi
di poter cantare lieti
quando bravi siano stati
senza troppo essere aiutati
da un bel documento sulla strega
che ogni tanto per il padule vaga
dove questa posa la marachella
si trasforma bella
in principessa adulatrice
piuttosto che in rana tentatrice
prima il polo ha preoccupato
e solo la regione ci ha salvato
ma adesso il nuovo inceneritore
si sono accorti che rischiava di morire
la morale è sempre originale
far quadrare i conti non è male
quindi ecco che si modificano
gli articoli di mano in mano
affinchè la nuova norma
diventi pure mamma
e partorisca presto la scappatoia
per quelli a cui non importa chi tira le cuoia
si rischia ormai di vedere
che al denaro soltanto si piega il potere
eppure questo del popolo dovrebbe risultare
espressione di democratico volere
orsù che venga presto venerdi
che si mettano gli standardi
dell’armata grossetana
in visita pastorale non lontana
per ribardire sempre che al paesello
di Braccagni neanche il circolo è più tanto bello