Cancellato il Polo Logistico di Braccagni?

La notizia è di quelle che in paese fa rumore, sulla Nazione di questa mattina appare un articolo che titola “Cancellato il Polo logistico di Braccagni”. L’esame, da parte della IV Commissione Consiliare, delle osservazioni di Regione e Comune offre un clamoroso colpo di scena, ecco che dalla relazione del dirigente dell’ufficio Urbanistica, Marco De Bianchi, emerge che viene cancellato il polo logistico di Braccagni, per intendersi il progetto PILT.

Preme ricordare che le osservazioni prodotto dal Comitato SOS Braccagni NET sono antecedenti a quelle di Regione e Provincia e giungono alle stesse conclusioni, perchè fondate sulla legge.

Dopo anni di tribolazioni passati a far capire le nostre ragioni, finalmente, possiamo gioire per una vittoria che viene dai cittadini, dalla loro voglia di capire, di farsi rispettare e di far rispettare la legge e le norme che regolano il governo del territorio.

Viviamo il territorio e vogliamo essere partecipi (a dispetto di quanto affermato da Monti) delle scelte operate dalla Pubblica Amministrazione e, se del caso, dissentire come per il progetto PILT.

Ci sorge un unico dubbio e riguarda la previsione di un insediamento industriale, sempre nella zona nord di Braccagni, di 20.000 metri quadrati da destinare al settore agroalimentare. L’augurio è che l’area individuata per questo insediamento non sia la stessa dove doveva sorgere il polo logistico perchè altrimenti le problematiche rimarrebbero le stesse: realizzazione di un’area industriale attaccata ad un paese, oltre a rischio idraulico, idrogeologico, archeologico, impatto sulla viabilità, ecc., ed al dubbio che un domani possa ripresentarsi lo spettro della logistica ferro/gomma.

In tal caso saremo costretti a rivolgerci alla giustizia amministrativa, con il rischio di bloccare il Regolamento Urbanistico, cosa che più volte abbiamo detto di non voler fare ma se costretti faremo.

Se invece il Comune di Grosseto, seguendo le indicazioni del P.T.C. (Piano Territoriale di Coordinamento) della Provincia, che individua uno dei Grandi Ambiti Industriali Artigianali (GAIA) nella zona Roccastrada/Grosseto (Madonnino), intende collocare l’agroalimentare in quella zona, allora non avremo altro da fare che un plauso a scelte coerenti con la pianificazione sovraordinata, che vengono da scelte politiche condivise da anni, che vanno verso una razionalizzazione del territorio e lo sviluppo di quelle che il PTC definisce “Cittadelle del Lavoro”.

L’augurio è che il nostro lavoro possa finire qui, intanto seguiremo da vicino i lavori della IV Commissione e aggiusteremo il ricorso già scritto alle nuove esigenze, la normativa è sempre quella, cambia solo l’oggetto.


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3 pensieri riguardo “Cancellato il Polo Logistico di Braccagni?

  • 13 Dicembre 2012 in 14:28
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    dalle news del Comune leggiamo:
    REGOLAMENTO URBANISTICO, LA GIUNTA CONCLUDE IL LAVORO E PASSA GLI ATTI
    AL CONSIGLIO
    La Giunta comunale ha esaminato e asseverato all’unanimità la delibera
    riguardante il Regolamento Urbanistico Comunale, trasmettendo tutti gli
    atti al Consiglio Comunale che, secondo la Legge, è l’organo competente
    per l’approvazione definitiva. La prima seduta dell’assemblea è prevista
    è quella del 17 dicembre.

    Vediamo adesso che cosa faranno di Braccagni, noi attendiamo con calma, e con altrettanta calma reagiremo ad eventuali colpi di coda che violino norme e regolamenti a danno del nostro paese e della Maremma, ovviamente mi riferisco al caso polo logistico e polo agroalimentare.

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    • 13 Dicembre 2012 in 21:13
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      Mettiti pure l’anima in pace caro Patrizio, ormai non ascoltano più nessuno ma usano il metodo del ‘non ti curar di loro ma guarda e passa’ che penna ben più forbita della mia ebbe a scrivere.
      Eppure sarebbe così semplice tenere conto del fatto che il Gorelli ha un probabile vizio a monte del procedimento e che troppo è stato concesso ai pochi a scapito dei molti, ma, già, si ha paura anche di essere ripresi dai cittadini, figuriamoci poi se li tuteliamo.
      Che amarezza!

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  • 18 Luglio 2012 in 13:36
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    Ma il De Bianchi dopo aver cercato di farcelo digerire in tutti i modi ‘sto polo di attrazione di interessi (Fara Sabina docet) perche’ non da’ spiegazioni del suo operato a chi gli paga lo stipendio ovvero i cittadini?
    Vorremmo sapere quali sono i criteri usati per fare uno pseudo R.U. che sta’ costando lacrime e sangue (leggi soldi e tempo) a tutti per poi vedere situazioni quantomeno inaccettabili.

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