Comunicato stampa dell’ Architetto Valentina Mancini

 

Nei giorni passati ha fatto scalpore la notizia della ‘defenstrazione’ dell’assessore Macini da parte del Sindaco Bonifazi, non si riusciva a capire che cosa nascondesse questa manovra di forza da parte del primo cittadino, anche perchè se, come giustamente molti pensano, Valentina Mancini, la nostra concittadina, era incompatibile, il Sindaco non avrebbe dovuto nemmeno nominarla assessore, poichè dalla data della nomina, niente è cambiato in Valentina e nei suoi incarichi extra amministrativi. Un aiuto a capire meglio che cosa sta accadendo nelle stanze del potere cittadino, ce lo offre proprio Valentina Mancini con questo comunicato stampa che pubblichiamo integralmente invitando il Sindaco, se lo vorrà fare, a rispondere o commentare sempre su questo sito, gli verrà dato lo stesso spazio e la stessa attenzione, di seguito il comunicato dell’Arch. Valentina Mancini ex assessore del comune di Grosseto: 

Come nella favola di Esopo “Il Lupo e l’Agnello”, ho l’impressione netta che qualunque fosse stata la mia posizione, la decisione di escludermi dalla giunta era stata già presa.

 Che da anni svolgessi in questa provincia la professione di architetto, d’altra parte, era cosa perfettamente nota a tutti, e quindi al sindaco, al momento della mia nomina in giunta nel giugno 2011.

Mi piacciono chiarezza e sincerità. Avendo un’idea alta dell’amministrazione pubblica e sentendo la responsabilità della rappresentanza, ho accettato la chiamata del Sindaco e le deleghe affidatemi con l’unico scopo di servire, con i miei limiti, tutti i grossetani. Sapendo bene che non era nelle mie corde vivere di politica.

Purtroppo in questa vicenda ho visto cose che non posso condividere. Compresi i cosiddetti «motivi di opportunità», le priorità che hanno prevalso e la loro natura, i doppi scopi che vi si celano dietro, così come l’urgenza dell’operazione. Qual è il problema: il bisogno immediato di un cambio di mano sulle partecipate? La lesa maestà per qualcuno? Un avvertimento al “sistema”? So solo che sono aliena a questa cultura, antitetica al rispetto che io ho sempre portato a persone e Istituzioni.

Nel 2011 Emilio Bonifazi mi affidò le deleghe a Patrimonio, Società partecipate, Peep e Politiche della casa. Pensando che la scelta fosse ricaduta su di me per la mia esperienza specifica nel settore, mi sono messa al “servizio” della politica consapevole di non avere ambizioni da “politica di professione”.

In questi 16 mesi ho dovuto fare i conti con il cambio delle regole e degli assetti di gestione in materia di Servizi pubblici locali, che il legislatore ha cambiato per ben quattro volte.

Nel frattempo, e per la prima volta, il Consiglio comunale ha approvato il Regolamento per il controllo analogo delle Partecipate del Comune e ci siamo adeguati alle continue modifiche legislative. Tra le altre, era giunta a definizione la Delibera quadro di ricognizione da approvare entro il 12 agosto 2012 (Legge 148/2011), ma il 17 luglio 2012 la Corte ha dichiarato incostituzionale la Legge.

Quindi si è completato lo studio del progetto di fusione delle tre società in house providing del Comune: Investia incorporerà Grosseto Parcheggi e San Lorenzo Servizi, scelta che evidenzia miglioramenti degli asset e servizi e riduce amministratori e management. Progetto tante volte evocato e adesso pronto a vedere la luce.

Sulla vendita delle farmacie ho seguito la linea sempre concordata con il Sindaco e da lui votata in un’assemblea del Pd che chiedeva due valutazioni economiche, per scegliere se vendere la sola gestione o la titolarità. Prova della completa condivisione del percorso, un messaggio del sindaco Bonifazi che si dichiara dispiaciuto della lettura data da un giornalista al suo comunicato stampa, che definiva personali le posizioni sostenute in una riunione con i sindacati di categoria.

Inutile negarlo, da quando ho cominciato a occuparmi di Società Partecipate, mi sono vista ostacolata da frequenti atteggiamenti di ostruzionismo e da interferenze. C’è da credere che siano prevalse dinamiche e “logiche di opportunità” che dovevano favorire altre figure di spicco.

Esclusa l’incompatibilità da parte dello stesso Segretario Generale del Comune di Grosseto, dott. Venanzi, il ritiro delle mie deleghe, parafrasando Esopo, si è trasformata in valutazione di opportunità. Che in quanto tale, avrebbe dovuto richiedere considerazioni sul terreno politico, amministrativo e personale.

E’ stato così introdotto a Grosseto un principio in base al quale un architetto, un ingegnere, un geologo, o qualunque altro libero professionista è inopportuno faccia parte di una Giunta Comunale! Eppure ci sono stati sindaci nella Provincia di Grosseto che facevano gli Architetti! Nel nostro comune ci sono stati esempi in cui l’Amministrazione era gestita da liberi professionisti, sia in giunte di centro destra sia in giunte di centro sinistra.

In fondo, sussistono sempre limiti della funzione pubblica con qualunque libera professione. L’equilibrio allora va trovato nella politica amministrativa e nei comportamenti individuali, del Sindaco che affida le deleghe e degli assessori che le accettano e le esercitano con senso di responsabilità e del dovere.

Era noto a tutti quale fosse la mia professione e di cosa mi occupassi nella vita. Perciò non ho compreso i motivi della mia incompatibilità/inopportunità perché io sono rimasta quella di sempre.

Non ritengo si debba fare politica da posizione privilegiata, le cose anche nel nostro Paese stanno cambiando. Non porto rancore e mi auguro che questa Giunta ritrovi, in concreto e nella chiarezza, un modo di interloquire al proprio interno esclusivamente rivolto alla realizzazione del programma e a risolvere i problemi dei cittadini, portando a termine il suo mandato con coerente determinazione.


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2 pensieri riguardo “Comunicato stampa dell’ Architetto Valentina Mancini

  • 24 Ottobre 2012 in 10:06
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    Caro Giovanni credo che sia difficile parlare di buon modo per fare politica: qui si rottama e non si propone, qui si addita per essere anti qualcosa ma si non fanno esami di coscienza per cercare di capire eventuali errori (anzi, questi si che si nascondono). Insomma pare che non si voglia più guardare avanti ma soltanto imporre scelte spesso scriteriate.
    Purtroppo è così tanto chi paga è il cittadino, sempre e comunque!

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  • 19 Ottobre 2012 in 08:51
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    Comunque mica ha scritto cavolate! E’ grave che si agisca cosí anche perchè si dà voce a coloro che denigrano a priori le istituzioni. Già abbiamo i vassalli della casta che, alla corte di un invisibile Re, pare obbediscano sempre a logiche superiori e poi ci si mettono i valvassini a fare la parte dei giullari… noi della plebe oltre alla carestia sosteniamo anche le cavallette? Cara giunta comunale mi chiedo come può essere compatibile a questo punto un indagato (o rinviato a giudizio?) per il Regolamento Urbanistico che lui stesso ha scritto e che tentate di far giungere a compimento ed al quale ancora oggi lavora (in altri paesi un consulente si defenestra per molto meno) mentre la Mancini prima si salva e poi, quando le acque sono tornate calme, la si butta a mare. Non è un buon modo di fare politica a mio modesto parere.

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