Corso Alfabetizzazione Informatica

Imparare le basi dell’informatica pratica con ‘Gli Anta’

In data 26 marzo 2012 ha finalmente avuto inizio il corso di informatica di cui tanto si è parlato negli ultimi mesi a Braccagni: molti i partecipanti sia tra i ‘braccagnini’ di lungo corso che tra i nuovi residenti con l’immensa soddisfazione di tutti coloro che si sono adoperati per organizzare questo evento.

Sulla ‘cattedra’ sono saliti Fabio e Mingo (Striscia ci perdonerà certamente l’uso dell’analogia), al secolo Fabio Bargelli ed il sottoscritto (Robi Giannini, Mingo per l’occasione, anche se parlante) ed immediato è stato il senso di partecipazione che si è potuto respirare: tutti hanno un gran voglia di essere al passo con i tempi, di non sentirsi esclusi dalla comunicazione attuale, di imparare qualcosa di nuovo. E noi saremo ben lieti di fare del nostro meglio per non deludere le aspettative!

Due sono i gruppi organizzati nella serata, suddivisi tra gli impegni dei molti, le amicizie, le conoscenze di base, che si alterneranno nella saletta messa a disposizione dal centro sociale e debitamente attrezzata allo scopo per far si che tutti possano fruire di un corso con pochissima teoria (almeno un po’ ci vuole 😀 ) e tanta pratica. I partecipanti hanno da subito rese note le aspettative: voglia di ripasso di nozione che già si conoscono, voglia di capire il come fare tante operazioni… voglia di accendere il PC (Personal Computer) ed affacciarsi su un mondo del quale tutti parlano ma che, spesso, viene vissuto come ‘troppo avanti per i proprio tempi’.

Ed ora la parte teorica con la quale abbiamo fatto conoscenza da subito:

– via la paura del pc: non morde, non è intelligente, non capisce, è fatto da altri umini e noi non dobbiamo crescerlo come un figlio  ma usarlo per giocare con la nostra mente come un’estensione naturale. Questo ha introdotto il concetto di ‘black box’ (o scatola nera) per dire che noi impareremo a fare richieste a questa scatola da modulare in base all’obbiettivo che vogliamo raggiungere con tali richieste, non ci interessa il ‘come’ la scatola le raggiunge ed i processi che esegue per farlo.

– cosa useremo: software libero (open source) che reperiremo in internet (in ‘rete’, come si dice amichevolmente) poichè è totalmente gratuito, non scade, non ha diritti nè limitazioni se non quella che venga reso disponibile nuovamente così com’è stato disponibile per noi anche agli altri utenti. Molto spesso gestisce le stesse lettere o foto o quant’altro come i più noti software commerciali ma, semplicemente, non è abbastanza conosciuto al grande pubblico affinchè ci si accorga di questo. Faremo eccezione, per ovvi motivi, per windows che, pur essendo il padre di tutti i software commerciali saremo costretti ad usare per la grande diffusione presso il pubblico… e perchè con i pc ormai quasi ce lo regalano per farcelo usare: quindi lo abbiamo, lo useremo, ma parleremo anche di linux (e magari scopriremo qualcosa che non ci aspettavamo, chissà…)

– il mondo informatico che a noi interessa si suddivide in due grandi famiglie: hardware (‘robba che si tocca con mano’) e software (si vede ma non si tocca, come un nudo da calendario in pratica). Queste, a loro volta, hanno varie sottofamiglie e noi abbiamo parlato delle divisioni del software: sistemi operativi (windows, linux, MacOS etc) che sono quei software che gestiscono l’hardware e lo rendono ‘disponibile’ per l’utente (a volte con e a volte senza interfaccia grafica). Programmi: questi sono i veri collettori di comandi dell’utente per tradurli in operazioni da far eseguire al sistema operativo (e quindi all’hardware attraverso questo, se necessario). Dati: questi sono la vera ‘proprietà’ dell’utente: foto, lettere, mail e quant’altro; frutto di elaborazioni più o meno complesse si parte da dati che l’utente immette nel pc (in un modo o nell’altro… ma questo lo vedremo la prossima volta) dove li elabora (trasforma, salva, taglia, compone etc) e dal quale ne ottiene un ‘output’ (si, siamo inglesi in questo, non ci possiamo far niente) ovvero una stampa, un altro dato salvato, un’immagine nel video o anche solo una lucina che si accende e/o  spenge. Abbiamo quindi capito che: i nostri dati vengono trattati con i programmi che ci rendono, attraverso l’hardware, il risultato delle nostre richieste (altro che Fabio e Mingo 😀 ).

Cosa riusciremo a fare alla fine del corso: accenderemo un pc, non ne avremo timore, ci scriveremo una lettera, ci faremo dei conti (che di questi periodi fanno sempre bene), ci navigheremo in internet, comunicheremo con gli altri in molti dei modi nuovi che questo ‘mondo virtuale’ ci mette a disposizione, impareremo alcune delle operazioni di manutenzione più comuni e… giocheremo un sacco.

Alla prossima lezione da… Fabio e Mingo, qui Gli Anta a Braccagni è tutto per ora.


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2 pensieri riguardo “Corso Alfabetizzazione Informatica

  • 27 Marzo 2012 in 18:52
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    Mezzamestola ai manovali serve poco il pc, ancora non ne hanno inventato uno che ti sostituisca, e poi che ci vuoi andare a fare visto che qui scrivi un pò di conoscenza, pochina invero rispetto al Vekkiaccio, ce l’hai.
    Bando alle battute, credo che ancora una volta, il CPS “Gli Anta” ha fatto centro. Ventisette iscritti al corso non sono pochi e ho avuto sentore di altri, non solo di Braccagni, che avrebbero il desiderio di partecipare; inoltre chi come me conosce i suoi polli i soci volontari istruttori (un grazie particolare da noi del Consiglio) Fabio e Mingo hanno fatto “bingo” (ci sta anche in rima, visto Fabio potrebbe metterlo in ottava): c’è stato entusiasmo anche da chi notoriamente è scettico sulle novità. Bravi e coraggio

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  • 27 Marzo 2012 in 09:24
    Permalink

    Mettete le date e gli orari del corso su questo sito, magari un salto a curiosare… e da cosa poi nasce cosa…

    Rispondi

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