7 pensieri riguardo “DEDICATO ALLA GIUNTA REGIONALE DEL LAZIO

  • 26 Settembre 2012 in 06:40
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    articolo tratto da Maremma.news

    Il crollo totale dell’attuale partitocrazia: parla Aureli

    L’architetto grossetano Roberto Aureli interviene con un commento sullo scandalo della Regione Lazio. Ostriche a parte, Aureli fa i conti “in casa”.
    “Il caso “Fiorito” è solo una piccola parte di una casistica continua che stupisce solo per i distingui che i componenti dei vari partiti vorrebbero –in maniera mistificatoria- proporre. E sciocco sarebbe pensare di stare tranquilli perché quei problemi investono sempre “gli altri”.
    Solo per rimanere vicini a casa – scrive Aureli – guardando alla Regione Toscana,…
    segue l’intero articolo, per leggerlo cliccare su:
    http://www.maremmanews.tv/it/index.php?option=com_content&view=article&id=23152%3Ail-crollo-totale-dellattuale-partitocrazia-parla-aureli&catid=37%3Aeconomia-a-lavoro&Itemid=59

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  • 25 Settembre 2012 in 19:48
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    Vedo che l’argomento è stato, giustamente, preso sul serio. Il problema è che la pentola probabilmente sta per essere scoperchiata in molte Regioni, anche se si sente dire che il caso Lombardia è diverso che la Sicilia è un caso a parte e via così passando per la Sardegna e altre Regioni.
    Emerge che probabilmente il sistema è diffuso in molte Regioni e che queste costano molto ai contribuenti … o non erano le Province?
    Inoltre, sentendo dire al TG, sul caso Lazio, che i Consiglieri del PD non hanno rifiutato i soldi ma li hanno spesi meglio degli altri … rimango sulla canzonatura, almeno la presa in giro è reciproca (amara soddisfazione!) http://www.youtube.com/watch?v=rpCkYS5jRU8

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    • 26 Settembre 2012 in 04:41
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      Fabio solo per dare peso alle tue dichiarazioni. Prima di dimettersi (meglio sarebbe dire prima che la obbligassero a dimettersi) in seduta straordinaria del Consiglio Regionale, la Polverini mise al voto proposte che in parte, solo in parte, limitavano le spese e se non fossero pèassate avrebbe compiuto il “grande passo”, quindi tutti a casa: bene furono accettate e votate da tutti, sottolineo tutti, i consiglieri. Come ho scritto nel precedente intervento, con parole evangeliche, “scagli la prima pietra chi non ha peccato”, vedresti che le serpi avrebbero rifugi sicuri.
      Il rimedio? non lo conosco, oggi ci sono tantissimi pensieri, non andare a votare, appoggiare il M5S e chi più nè ha nè metta. La storia ci ha insegnato che il rischio grosso è di cadere dalla padella nella brace, di esempi ne abbiamo avuti, dall’Uomo Qualunque, alla Lega: tutti al momento predicano bene, facile imitare Bartali, ma lui lo diceva per il ciclismo, condurre una Amministrazione (sia pubblica che privata) ci vuole esperienza (che purtroppo è ora per lo più corrotta) e non chiacchiere ad effetto (vedi i governi di destra che si sono succeduti con veline e commercialisti come ministri).
      Forse, dico forse, il rimedio sarebbe di riformare lo lo Stato con interventi radicali come non permettergli di far vita dopo che sono stati trovati (come usa ora Della Valle) con “le mani nella marmellata”, ma in pratica lo dovrebbero fare le stesse persone. Purtroppo siamo in Italia (e non in altri Stati portati ad esempio da loro stessi, ma solo per il lato che gli fa comodo) dove gente come Fiorito, Lisi , Penati e lo stesso Formigoni (solo per i più recenti, potrei citare Cicchitto, Scotti Pomicino per non dimenticare Craxi ora osannato e ieri mandato nella polvere….)non solo difendono il posto conquistato, ma sono così sicuri da permettersi di dichiarare che si ripresenteranno alle prossime elezioni, certi che saranno rieletti, perchè tutti, mi ci metto pure io vah, li reputano dei “ganzi” e li invidiano perchè sono arrivati al focolare e si possono bruciare le mani (cosa che purtroppo è impedita ai più)

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  • 25 Settembre 2012 in 19:28
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    Molti anni fa c’è stato un tale che ha detto che la democrazia, ossia il governo del popolo, è un’illusione, perchè il popolo, con il suo voto, manda al governo degli uomini ai quali lascia il potere, senza controllo e questi fanno quello che vogliono. Chi vota esprime la propria volontà solo al momento del voto, poi il gioco è fatto.
    Quest’uomo ha definito la democrazia di oggi come un’oligarchia nominata dal popolo.
    Ritengo che avesse visto giusto, considerato quello che sta avvenendo nella politica italiana, frutto di un degrado morale che non si è concluso con la cosiddetta prima repubblica; anzi, probabilmente ha fatto scuola.

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  • 25 Settembre 2012 in 04:51
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    Prendiamola a ridere, ma la cosa è seria. Non tanto per gli ultimi avvenimenti (Lazio), ma anche i precedenti. Il bello è che tutti, dico tutti, sono compromessi e mi fanno ridere i pseudo-moralisti, tipo Casini, che imperterrito davanti al Papa predica bene, ma se ne guarda da prendere decisioni, politicamente corrette al momento, non facendo dimettere i suoi consiglieri regionali a Roma o a Milano. Ecco ci dimentichiamo Milano, dove Formigoni, imperterrito di fronte ormai a prove ineluttabili, continua a stare al comando, ma è giusto così, il 50% del Consiglio regionale è compromesso (compreso il PD con il suo ex leader locale) e chi ha il coraggio di scagliare la prima pietra?
    Ecco ridiamoci sopra, pensando soprattutto agli anni 90, lì fu distrutto un metodo (Tangentopoli) che pur a fronte di ladrocini permetteva il lavoro in pratica a tutti (il giochino era “questo oggi a me, quest’altro a te, domani vedremo…”), oggi con il nuovo metodo, i politici si arricchiscono più di allora e il lavoro invece diminuisce o, per essere più esatti, c’è solo per i pochi eletti, per la Lombardia i vari Daccò, Gavio etc (c’era anche Ligresti, ma le manie di grandezza delle figlie lo ha portato all’inferno, ma non alla fame come migliaia di italiani) e il gioco continua: Considerando che la Sicilia è ormai fuori gioco, domani a chi tocca? Ad oggi sembra la Campania, ma siamo sicuri?

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    • 25 Settembre 2012 in 16:26
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      Il fatto è che è tutto il sistema che è costruito su questa moralità deviata, e solo chi si comporta e la pensa in quel modo, nei partiti a destra e a sinistra va avanti. Come si fa ad uscirne, intanto chi si comporta così andrebbe politcamente ma anche socialmente emarginato e additato come cattivo esempio di empietà e peccato, nelle piazze, alla tv , nelle riunioni paesane di partito, in tutte le associazioni, e nelle chiese e nelle sinagoghe e moschee; poi bisognerà pur imparare a dare il voto a persone diverse, senza guardar al colore politico o alle simpatie e alle amicizie, ne va della vita di tutti noi e dei nostri figli se non cominciamo il cambiamento dal di dentro di ognuno di noi. Ogni volta che scegliamo il nostro candidato perchè poi pensiamo di ricavarne anche solo un piccolo utile, un favorino, o anche solo per vantarsi di una stretta di mano con lui, diventiamo complici di questo sistema? Bisogna guardare il politico che ci chiede il voto con molto sospetto, rivoltarlo come un calzino, essere esigentissimi, inflessibili con lui, ci chiede di amministrare la nostra casa, i nostri soldi, il futuro dei nostri figli. Daremmo mai ad uno di questi ceffi anche per un solo giorno,uno dei nostri figli in affidamento… ?

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