Ferrovie, riapre la Siena-Grosseto

Sabato un treno speciale per l’inaugurazione

FIRENZE – Riapre al traffico sabato prossimo 18 ottobre ottobre la tratta Buonconvento-Montepescali della ferrovia Siena-Grosseto, gravemente danneggiata dall’alluvione. A un anno esatto di distanza dall’interruzione che tanti disagi ha causato al territorio, i treni potranno quindi riprendere a percorrere la linea.
Per l’occasione, è stato organizzato un treno speciale, sul quale saliranno, tra gli altri, il presidente della Regione Enrico Rossi, l’ad di Trenitalia Vincenzo Soprano, l’assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, e i sindaci dei Comuni interessati.
ll programma prevede la partenza alle 15.20 dalla stazione di Siena, sosta nella stazione di Murlo e visita al luogo dove è stato realizzato l’intervento di ripristino, arrivo nella stazione Monte Antico, con i saluti delle autorità e una breve presentazione dell’intervento di ripristino a cura di Rfi. Il treno inizierà il percorso di rientro alla stazione di Siena alle 17.40.
L’assessore Ceccarelli ha inoltre annunciato un’iniziativa straordinaria per festeggiare il ripristino della Siena-Grosseto. “La Regione – ha detto Ceccarelli – ha pensato di consentire a chiunque lo desideri di viaggiare gratuitamente sui treni in orario domenica 19 ottobre, per favorire in questo modo le iniziative che le amministrazioni stanno organizzando sul territorio e che saranno annunciate nei giorni a venire”.
In tutto torneranno in servizio 19 treni nei giorni feriali e 14 nei festivi. Viene soppressa un’unica coppia di treni Siena-Buonconvento (11765-6890), come previsto dalla delibera regionale 806 del 2013. Rimangono aperte tutte le stazioni lungo la linea.
Programmata a Siena, con tempi di attesa ridotti, la corrispondenza con i treni da e per Empoli/Firenze. Attuata anche una piccola rivisitazione degli orari nei festivi, con attenzione anche alle potenzialità turistiche del territorio, in linea con il progetto regionale di valorizzazione delle ferrovie minori.
Gli orari sono disponibili sul sito della Regione, su Trenitalia.com e a disposizione dei Comuni.

fonte: Toscana Notizie

E’ TORNATO

dopo un anno torna a transitare il treno sulla linea di Siena, lo abbiamo intercettato questo pomeriggio

(17 novembre)

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3 pensieri riguardo “Ferrovie, riapre la Siena-Grosseto

  • 11 Febbraio 2015 in 08:16
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    Fabio apristi il post con un “Bentornato…” ed io risposi cospargendomi il capo di cenere. Ricordo che questo non è l’unico post sulla bistrattata linea Montepescali-Siena (esatta dizione), ma ci sono altri, nonché lettere ed articoli sulla stampa locale. Io da sempre ero favorevole al trasporto su ferro (ho preso la patente, anche per questo motivo, a 22 anni), poi con il tempo ho abbandonato il servizio ferroviario (treni sudici, ritardi, costi eccessivi e, per noi maremmani, mancanza di facili collegamenti, leggi anche Memorario) per il più “pericoloso” servizio su gomma. Nell’intervento di cui sopra ringrazio la Regione per il soldi che ha investito, ma a distanza di pochi mesi sto a pentirmene. Lo spunto me lo ha dato sia Fiammetta che su FB si lamenta del servizio (ma anche altri sulla stampa hanno le stesse lamentele) che l’inchiesta, quasi mensile, che il Tirreno fa sul servizio offerto da Trenitalia sia sul servizio regionale che nazionale. Bene i ritardi sulla tratta Montepescali-Siena sono ormai sull’ordine dei dieci minuti medi (con punte di 20-30 minuti su un determinato treno), ma quello che più conta è che questi ritardi sono tendenzialmente al rialzo e né la Regione né tantomeno Trenitalia fanno nulla per risolvere il problema. Al limite la regione farà una multa a Trenitalia, multa che il più delle volte non paga realmente, basta sopprimere uno o due treni e i soldi, usciti dalla porta rientrano dalla finestra (se credete che dica una bufala, notate quanti regionali vengono soppressi per motivi il più delle volte ridicoli). Ritornando alla linea in questione i disservizi maggiori sia hanno soprattutto sui treni SI-GR e viceversa, mentre, sempre sulla stessa tratta, sono minimi quelli sulla Siena-Buonconvento. Perché? e qui si ritorna al mio pensiero esposto altre volte. Quest’ultima tratta è assimilabile ad una metropolitana di superficie con utilizzo sicuramente oltre il 70%, mentre la tratta Buonconvento-Grosseto è praticamente a rimessa, basta osservare il passaggio dei treni desolatamente vuoti (in pratica su tale tratta l’uso del servizio si riduce solo a Montepescali e Sticciano, con solo quest’ultima veramente priva di servizi).
    Forse a questa conclusione c’era arrivata Trenitalia (non a caso non voleva intervenire) e la frana le consentiva di sopprimere definitivamente il collegamento per Siena (già anni fa chiuse la Monte Antico-Asciano, che penso avrebbe più senso rispetto all’altra, visto l’utilizzo specie in provincia di Siena, su noi forse 10-15 min. in più di percorrenza, ma solo sulla logica attuale, cioè utilizzo di armamento non idoneo a velocità più elevate). Non so se la Regione sia intervenuta perché voleva offrire un servizio ai pendolari (ma l’effetto è risultato controproducente, visto i ritardi e per molti si è risolto come un boomerang, cioè fare l’abbonamento per il treno e poi prendere l’auto per non perdere lo stipendio e in questo periodo di crisi la cosa si fa sentire) o per ragioni meramente elettorali. Se fosse per questo, bene ora è il momento di intervenire drasticamente su Trenitalia, il rinnovo del consiglio regionale è prossimo…… . Mi sembra strano che gli amanti della “decrescenza felice” (mi sembra si chiami così) che sono in sensibile aumento, si lamentino del tempo perso nel traffico cittadino e non lo facciano per il traffico ferroviario, forse perché loro utilizzano l’Alta velocità a costi folli (Grosseto-Milano a/r con Freccia Bianca, la nostra TAV, € 118,00, il 2/1, con la mia auto sotto casa di mio figlio poco più di 100€) e lì di norma, se la manutenzione assiste, i ritardi sono più che contenuti.

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  • 17 Ottobre 2014 in 17:58
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    E’ tornato …. le foto sono inequivocabili 🙂

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  • 15 Ottobre 2014 in 20:10
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    Devo cospargermi il capo di cenere e dire: mi sono sbagliato.
    Sui giornali oggi ci sarà quasi sicuramente riportato, con tanto di articolo celebrativo, il comunicato stampa della Regione che, in pompa magna, annuncia quello che molti cittadini (ad es. Fiammetta o Di Prima) aspettano da un anno, cioè la riapertura ufficiale dal 18 p.v. (quella commerciale il giorno dopo)della Montepescali (Grosseto)-Siena. Come potete leggere nei commenti di questo post (ed anche in altri) io ho sempre creduto nella definitiva chiusura della linea, anche se Borghi mi diceva il contrario. Hanno avuto ragione lui, Pianigiani ed altri nostri amministratori (senza dimenticare o il Governatore, e l’assesore aretino omonimo di Luca, che ha dato il là a tutto), di qui il mio contrito mea culpa, ma anch’io non ho sbagliato di molto. Gli oltre tre milioni necessari al ripristino li ha cacciati la Regione e non una delle molteplici aziende spezzatino dell’ex FF.SS. e quindi ancora pantalone ing. Soprani e non l’SpA che lei guida (in questo è stato abilissimo: niente esborsi, anzi qualcosa viene dai servizi, anche essi pagati dalla Regione).
    A questo si aggiunge però la presa in giro ai grossetani. Sempre in pompa magna si annuncia un treno speciale inaugurale con tanto di pezzi grossi sia politici che ferroviari (con lo stesso Soprani). Bell’iniziativa, però perché il treno percorre la tratta Siena-Monte Antico e rit. escludendo Grosseto? In fondo il disagio venutosi a creare era dalla Maremma alla valle dell’alto Ombrone e non in quella che percorrerà il treno evento (la tratta Siena-Buonconvento, per intendersi quella a più alto flusso utenti, e quindi money, fu riaperta in tempi rapidi senza tanti ripensamenti, cosa invece avvenuto per la nostra tratta)? Io una risposta, o meglio due, ce l’ho. La prima quella ormai classica: Grosseto è per la Toscana (visto che ho usato già quella città ad esempio) quello che Trapani è per l’Italia, cioè il profondo Mezzogiorno con tutto quello che comporta (per rimanere in argomento è sparito definitivamente il Memorario). La seconda è che i dirigenti RFI (in questo caso l’ad Soprani) hanno paura ad affrontare i pendolari grossetani (vi immaginate quanti saranno così “co…..” ad andare a proprie spese a prendere il famoso treno) perché non sono colpiti dai tagli Trenitalia solo quelli che vanno a Siena, ma quelli per tutte le direzioni (compresi anche i semplici viaggiatori, anche pochi giorni fa la stampa ha riportato, con sollievo, la conferma di quasi tutti i treni sulla Tirrenica, per ora, ma non illudiamoci giugno, che sembra lontano, è dietro l’angolo); così alleluja facciamo cerimonia, ma con quelli che non sono interessati.
    In tutto questo meritano riconoscimento i nostri amministratori che con tenacia (che maremmani sarebbero, anche se a Paolo viene rimproverata, non so se veritiera, la sua nascita) con cui si sono battuti per il ripristino del servizio (speriamo che visto l’intervento il tempo di percorrenza diminuisca).

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