Incendio lungo via Anita Garibaldi

A fuoco le sterpaglie: paura tra i residenti

Intorno alle 15,30 di oggi sono andate a fuoco le sterpaglie del tratto di terreno racchiuso dal parco della Chiesa di Braccagni a Sud, via Anita Garibaldi (già via Concialini), la strada per la stazione vecchia e la traformanda area edificabile di proprietà della Curia dove sono presenti, ad oggi, i residui delle serre che per molti anni vi sono state collocate.

Tanta la paura per le auto che di solito sostano lungo il marciapiede, qualcuno ha temuto anche per i tralicci di alta tensione delle FFSS e, forse ben più pericoloso nell’immediato, si è temuto che l’incendio coinvolgesse il terreno adiacente ove sono i residui di nailon delle serre e delle coltivazioni che vi venivano fatte fino a pochi mesi fà per il rischio di emissione di diossina.

Fortunatamente il vento non spingeva verso tale terreno ma piuttosto verso la strada asfaltata (creando comunque un certo pericolo per le abitazioni) ed il pronto intervento dei vigili del fuoco di Grosseto con un’autobotte ha scongiurato il pericolo e domato l’incendio completando poi la bonifica dell’area nel tardo pomeriggio verso le 18,30.

foto Donatella C.


-- Download Incendio lungo via Anita Garibaldi as PDF --


15 pensieri riguardo “Incendio lungo via Anita Garibaldi

  • 13 Luglio 2012 in 09:44
    Permalink

    Effettivamente mi e’ sembrato, passando che sia bruciato l’angolo in cima e mi e’ parso di intravedere diversa plastica bruciacchiata. I plato’ poi sono di polisterolo e bruciano bene, a lungo e con un bel fumo nero. Purtroppo la fretta degli amministratori e della curia e’ di passarlo edificabile mica di assicurarsi che venga pulito e ripristinato. In fin dei conti miei cari si guarda al soldo mica alla salute nella pubblica amministrazione ormai. A proposito: ma l’imu su quel terreno da destinarsi a civile abitazione sara’ stato chiesto? Se risulta vera la previsione che lo vede trasformato non sara’ mica considerabile luogo di culto?

    Rispondi
  • 12 Luglio 2012 in 22:25
    Permalink

    Quando viene bruciato solamente 5 e dico 5 contenitori per piantine ( plato’) quanto fumo nero e denso fanno? Provate e vedrete, quel fumo denso che dice Nello è il fumo che fanno anche i plato’….. Perchè non potrebbe essere quel materiale ad averlo fatto? Non capisco tutto questo accanimento, domanda a chi abita davanti che odore acre c’era, io ero presente. Comunque credo che nessuno dia la colpa a uno o ad un’altro. Non ho letto nulla di questo, ma leggo che c’è tanta rabbia da parte di tutti per l’inefficenza dei preposti.

    Rispondi
  • 12 Luglio 2012 in 11:21
    Permalink

    L’art. 192 del D.Lgs n.152/2006 (Codice dell’Ambiente) vieta “l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo”, chi non rispetta la norma è
    punito con una sanzione amministrativa pecuniaria ed “è tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio a recupero e allo smaltimento dei rifiuti e al ripristino dei luoghi”. Il sindaco “dispone con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie ed il termine entro cui provvedere”. Se il colpevole “non ottempera all’ordinanza, è punito con l’arresto fino a un anno” (art. 255).
    Se il responsabile non viene individuato, il sindaco ordina la rimozione e il ripristino dei luoghi, a spese del Comune.
    Questa è la legge italiana ed i cittadini hanno tutto il diritto di chiedere che venga applicata, perche le conseguenze di comportamenti illeciti ed irresponsabili da parte di ignoti possono mettere a repentaglio la nostra incolumità.

    Rispondi
  • 12 Luglio 2012 in 07:16
    Permalink

    Intanto oltre agli sfasci c’erano anche altri prodotti, non in quantità tale da dare quel fumo denso che riporta la foto (e chi era presente ha visto).
    Non ho parlato di spred (non c’entra niente), ma la crisi c’entra e come. I soldi che arrivano dallo Stato sono sempre meno, il patto di stabilità poi è un blocco insuperabile (non so esattamente la suituazione comunale, ma quella provinciale parla di milioni di euro inutilizzabili, perchè il patto non permette spese); inoltre mi conosci bene e sai che io sono sempre pronto a contestare il comune nei suoi organi di giunta (c’è di tutti l’indirizzo e-mail e, almeno il sindaco, risponde), ma se Grosseto stessa è in uno stato di semiabbandono (vedi interventi giornalistici quasi quotidiani) penso che le proteste servino a poco (guarda quanto fanno a Napoli, Palermo etc e sì che lì intervengono i media nazionali e non solo locali come qui, che potrebbero passare solo per cenerentole, o un Nello qualsiasi che lui sì è v eramentye nessuno…)

    Rispondi
  • 12 Luglio 2012 in 06:32
    Permalink

    Non credo che quel fumo nero sia sprigionato dalla combustione di sterpaglie e potature, quella è plastica che brucia, diossina pura.
    Da quanto riportato nei vari interventi mi sembra di capire che i problemi siano due: abbandono delle serre e dei vari materiali (come riferito da Donatella) e l’utilizzo dell’area sotto la linea elettrica quale discarica per potature e sfalci.
    In entrambi i casi si tratta di malcostume che andrebbe punito a termini di legge come abbandono di rifiuti. Chi è preposto al controllo non è che deve lavorare meno perchè c’è la crisi, deve semplicemente svolgere il suo ruolo.
    Inoltre i cittadini che vedono queste cose le devono denunciare al Comune che ha l’obbligo di intervenire, cercando di individuare i responsabili, e ripulire le aree.
    Non tiriamo sempre in ballo la crisi o lo spred, come cittadini abbiamo dei doveri e dei diritti, quindi facciamo il nostro dovere ma esercitiamo anche i nostri diritti.

    Rispondi
  • 11 Luglio 2012 in 14:53
    Permalink

    Vero Gioia, non era grano quello che bruciava, ma materiale delle serre che hanno dismesso e accatastate lì per essere smaltite
    (almeno così spero)… Teli, vasi , tappeti antimuffa ecc…. e ancora c’è molto da ripulire……
    Le tue parole BRACCAGNINI SVEGLIATEVI sono giuste, non solo per l’evento ma per tutto quello che c’è a Braccagni. Non so se te abiti qui, ti faccio un piccolo sunto di cosa c’è e non dovrebbero esserci: Erba alta e secca lungo tutti i marciapiedi , siepi pubbliche lasciate come natura vuole, piante non potate e quindi pericolose per chi viaggia sia a piedi che in auto, buche sui marciapiedi , parchi infatescenti, strade sporche…. e poi mi fermo qui sarebbe troppo lungo l’elenco…. Ma come sai , siamo italiani…… se per caso non viene data una partita di calcio, facciamo la rivoluzione… ma per il resto siamo dei …. (non voglio essere volgare). Spero solo che non sorga un’altro incendio da qualche altra parte. Mi farebbe piacere che chi di dovere ci desse delle spiegazioni su quanto elencato sopra…..

    Rispondi
    • 12 Luglio 2012 in 04:41
      Permalink

      Io sono un braccagnino doc e mi sento anche sveglio. Se andate indietro, sull’altro blog paesano, sono almeno tre anni che lamento l’incuria , pericolosa, di certe zone del paese in special modo quella di via Concialini o A. Garibaldi (come meglio volete individuarla). Ora tutti si grida al lupo al lupo, ma diverse risposte che ebbi suonavano in modo contrario, addirittura mi fu dato del demagogo perchè avevo suggerito di fare un posteggio sotto le linee a 130Kv , proprio dove c’è stato l’incendio. Donatella, guarda che la discarica a cielo aperto, proprio lungo via Garibaldi, non è opera della ex coop, ma di cittadini abitanti in quella via (ed uno rispose in malo modo ad una mia osservazione), quindi non facciamo di ogni erba un fascio. Ultima annotazione: in pratica nel 90% dei comuni lo stato di “abbandono” che tu denunci (guarda bene più che giustificato e se si vuole per il nostro paese anche duraturo nel tempo e quindi non riparabile solo dalla mia conclusione) è è all’ordine del giorno, ma è anche frutto dei tempi attuali, leggi crisi e taglio delle risorse, leggi patto di stabilità, modalità degli appalti etc.
      Ripeto con questo non giustifico assolutamente la latitanza del comune, ma me la sento di addossargli tutta la colpa. Aneddoto: sul marciapiede davanti a casa mia , spesso ci sono aghi dei miei cedri del libano spesso li raccolgo io, ma più volte mi è stato fatto notare che legalmente sarei punibile, perchè sarebbe vietato, e , sai benissimo, che osservazioni del genere sono state fatte anche ad altre persone. Quindi vedi che anche la legge pone un freno

      Rispondi
      • 12 Luglio 2012 in 22:12
        Permalink

        Nello se leggi bene quello che ho scritto, non ho detto che la discarica a cielo aperto è colpa delle ex coop, ho solo scritto ” , non era grano quello che bruciava, ma materiale delle serre che hanno dismesso e accatastate lì per essere smaltite
        (almeno così spero)… Teli, vasi , tappeti antimuffa ecc…. e ancora c’è molto da ripulire……”Perchè è logico quando c’è un’incendio oltre le sterpaglie bruciano anche il suddetto materiale. Te scrivi ” Ultima annotazione: in pratica nel 90% dei comuni lo stato di “abbandono” che tu denunci (guarda bene più che giustificato e se si vuole per il nostro paese anche duraturo nel tempo e quindi non riparabile solo dalla mia conclusione) è è all’ordine del giorno, ma è anche frutto dei tempi attuali, leggi crisi e taglio delle risorse, leggi patto di stabilità, modalità degli appalti etc. ” Vieni a vedere all’inizio di via sgarallino e poi cammina la sera oppure a testa alta … ti spezzi una gamba, se prima non ti sei accecato con le fronde degli alberi……Scusami ma non ci sono giusticazioni…. e come giustamente scrive Cudera, ” Chi è preposto al controllo non è che deve lavorare meno perchè c’è la crisi, deve semplicemente svolgere il suo ruolo.” Io nella mia via non ho mai visto pulire la strada nè potare un’albero…. quindi vedi bene Nello non conta la crisi, secondo me la colpa è solo nostra e non a caso ho scritto “Ma come sai , siamo italiani…… se per caso non viene data una partita di calcio, facciamo la rivoluzione…” Sta a te trarre le conclusioni…..

        Rispondi
  • 10 Luglio 2012 in 11:00
    Permalink

    A giudicare dal colore del fumo, non è grano quello che brucia ma materiale pericoloso per la salute. Chi ce lo ha messo e tenuto li? Chi indaga se quell’area poteva essere tenuta così oppure no? Qualcuno risponderò dell’attentato alla salute pubblica? Oppure prima aspettiamo che ci scappi il ricoverato all’ospedale o il morto e poi se ne riparla? Braccagnini svegliatevi dal sonno della ragione che vi fa prigionieri, fatelo prima che succeda qualche tragedia.

    Rispondi
  • 10 Luglio 2012 in 09:52
    Permalink

    A giudicare dalla foto deve essere stato un bello spavento per gli abitanti.

    Rispondi
  • 6 Luglio 2012 in 19:56
    Permalink

    Quella zona ha sempre destato la mia curiosità, da quando ho notato che veniva usata per lo scarico di sfalci e potature di giardini. Non sono a conoscenza che l’incendio sia collegato a questa cattiva abitudine di ignoti o se tali cumuli siano stati interessati dall’incendio (in questi giorni sono a Marina), comunque il problema resta e nessuno ad oggi ha detto o fatto nulla.
    Siamo noi stessi vittime del nostro cattivo costume.
    A titolo di esempio vi riporto quanto mi è accaduto questa mattina:
    aspettavo il fornitore di una rete e un materasso nuovo che mi ritirava l’usato, nell’attesa ho portato in strada la vecchia rete e il materasso, nel giro di 10 minuti si erano magicamente moltiplicati. Che popolo siamo?

    Rispondi
    • 6 Luglio 2012 in 21:25
      Permalink

      Purtroppo hai veramente ragione Fabio, la tua considerazione è pari a quella che ci troviamo a fare spesso con Catia durante le passeggiate.
      E che prima o poi finiva in quel modo con gli sfalci ed i calcinacci e tutto il resto ce lo immaginavamo in molti.
      Fortuna che stavolta è andata bene.

      Rispondi
  • 6 Luglio 2012 in 13:14
    Permalink

    Vista l’ora, io facevo il messicano, mi hanno svegliato le sirene, ma mi sono girato dall’altra parte con il sombrero sugli occhi. Scherzi a parte, non so come sia andata, ma prendendo per vero quello che dice Schettino, appena tolti i domiciliari: una mano divina s’è posata sulla mia testa facendomi virare d’istinto ed evitando un’ecatombe. Bene una mano divina ha fatto, parzialmente pulizia di quella discarica a cielo aperto, che più volte avevo denunciato, che si era creata sotto le linee AT lungo via Garibaldi. Ora speriamo che non occorra nuovamente una mano divina (questa volta con vento di maestrale e non scirocco) per fare una pulizia anche nell’area ex betania: ieri per ore nelle case (con le finestre aperte per sfruttare un pò di aerazione) è rimasto l’acre odore dell’incendio, se avessero bruciato tutti i resti della cooperativa oltre all’odore sarebbe entrata anche un pò di diossina (Seveso, per i vekkiacci come me, docet).

    Rispondi
  • 6 Luglio 2012 in 10:07
    Permalink

    Si sa se è stato doloso oppure colposo? Come può essere accaduta una cosa del genere?… Cicche, vetro, scintille dalla ferrovia…. o che altro? Che dice la voce del paese?

    Rispondi

Rispondi a Cudera Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per la sicurezza antispam: * Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Che tempo fà?


Meteo Grosseto