L’evolversi della ‘spaccamaremma’ con il caldo di luglio
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Perchè un collegamento alla pagina facebook invece del solito look? Perchè non ci sono parole per definire ciò che stà accadendo intorno alla tanto discussa Arteria Europea, anzi no: corridoio tirrenico.. anzi ancora no: Autostrada ‘spaccamaremma’ voluta da un gruppo di interessi privato o forse pubblico che non si capisce più se i cittadini con i loro interessi contano ancora qualcosa.
Ma facciamo un passo indietro: ricordate il precedente articolo in cui abbiamo cercato di ricostruire il possibile sulla vicenda e nel quale cercavamo di capire se, con un’analisi costi/benefici/interessi vari, si poteva capire la reale necessità o meno dell’opera? Bene, se la ricordate meglio, altrimenti il link diretto è:
http://culturale.braccagni.net/wordpress/?p=1422
Alla fine del quale avevamo capito che:
– NON la chiede l’Europa, per la quale l’attuale variante Aurelia a quattro corsie E’ il ‘corridoio tirrenico’ già completo e sufficiente;
– la SAT, intorno alla quale gira da subito vorticosamente intorno il nome di Bargone nel gruppo dei dalemiani da sempre, è già stata ‘pagata’ per il fatto di NON poter costruire l’autostrada da Rosignano a Civitavecchia con 172 miliardi di lire (all’epoca un esborso record);
– Chi oggi controlla le opere per la viabilità è lo stesso controllato portatore di interesse privato (Bargone oggi è il presidente della SAT e commissario straordinario per il governo per la realizzazione dell’autostrada tirrenica ed era anche, prima di essere presidente SAT, commissario alla realizzazione della stessa autostrada con l’incarico di vigilare sull’operato della SAT)
– le imprese nel tratto Livorno – Grosseto oggi si possono muovere con costi, diciamo, ‘X’ che vengono ribaltati su prodotti e servizi (come è normale nel libero mercato) domani si troveranno ad avere due possibilità: ‘X’ aumentato del costo del pedaggio per avere la stessa percorrenza odierna o ‘X’ aumentato del maggior tempo se non dovessero percorrere l’autostrada (a maggior tempo di percorrenza corrisponde maggior costo di trasporto/spostamento) e quindi un grande disincentivo per gli eventuali investitori nonchè un incentivo ad abbandonare l’area per chi oggi c’è già, per gli altri prezzi che salgono con il conseguente rischio di trovarsi fuori mercato
– i cittadini, per i motivi di cui al precedente punto, costi di vita aumentati, qualità della vita peggiorata dal maggior traffico (SAT stima anche 12.000 mezzi/giorno nella viabilità secondaria con l’entrata in funzione dell’autostrada) e la perdita di un bene pagato con soldi pubblici (l’attuale variante Aurelia)
– il tratto a sud di Grosseto: in discussione per la stessa SAT visti gli altissimi costi da sostenersi (è infatti l’unico tratto quello tra GR Sud e Civitavecchia dove non ci sono per intero le quattro corsie.
In pratica verrebbe da dire che l’opera è inutile, impattante sia dal punto di vista ambientale che per la vita stessa dei cittadini e che è, quantomeno, discutibile il fatto che chi vuol realizzare è anche il controllore dell’operato di se stesso. Dopo la trasmissione ‘report’ di RAI 3 che ha cercato di capire questo stato di fatti ecco che spunta anche la querela di Bargone e Mattioli:
(fonte il Tirreno Livorno)
e le precisazioni di Bargone sul perchè ci sia tutto questo rumore su un’opera che le istituzioni (?!) chiedono di fare a SAT da lui rappresentata:
http://www.ancegrosseto.it/uploads/media/D.pdf
(fonte ANCE Grosseto)
La domanda è: come cittadini siete favorevoli o contrari e questa realizzazione e con quali motivazioni si è l’uno o l’altro? E le imprese?
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