Quando l’indecisione è tra vandalismo e stupidità…
Ricevo, tra lo sbigottito ed il preoccupato, una lettera aperta di un amico, uno di noi, un ragazzo di Maremma che si ingegna per far superare un’estate terribile agli olivi che cura e che…:
Ciao,
forse non tutti voi mi conoscete. Mi chiamo Valerio, e coltivo un piccolo oliveto degli usi civici nei boschi di Montepescali. L’appezzamento, quello dell’ex carabiniere Germanò, versava in stato di abbandono da alcuni anni, quando io l’ho ripreso e cominciato a coltivarlo.
È un lavoro faticoso, che porto avanti con passione da più di 3 anni e dei cui risultati sono molto felice, anche perché la ritengo un’opera utile a riqualificare il nostro territorio e far conoscere la sua bellezza.
La grande siccità che quest’anno ci ha attanagliati ha fatto soffrire molto i miei olivi, come penso sia accaduto anche ad altre persone. Questo mi ha indotto a costruire un piccolo impianto di irrigazione che si alimenta con la raccolta di acqua piovana.
Purtroppo, all’inizio del mese di settembre, i tubi di questo impianto sono stati danneggiati in più punti da mano umana. Una persona, armata di pennato e probabilmente di coltello, ha colpito e reciso buona parte delle derivazioni dell’impianto, tagliando anche il tubo dorsale connesso ai serbatoi di acqua piovana. Queste immagini documentano l’opera del vandalo.
Rimango senza parole, soprattutto perché il terreno non è facilmente raggiungibile e poco frequentato. Questo atto è deliberato. Non avevo mai visto una cosa del genere in vita mia.
Si tratta di un atto spregevole nei miei confronti, ma soprattutto grave per la nostra comunità. Per questo ho deciso di renderlo pubblico: questi gesti sono inaccettabili, specialmente per una comunità piccola come la nostra, la cui forza può derivare solo dall’unione delle poche persone che ne fanno parte.
Chiedo alla persona responsabile di contattarmi: gli darò modo di spiegare il suo comportamento, riparare il danno che ha fatto e salvare la dignità. Se non dovesse farsi avanti, chiedo aiuto a tutta la comunità di Montepescali e Braccagni per identificarlo. Per me, il responsabile di questo atto deve avere un nome. E, soprattutto, queste cose non devono più succedere.
Siete con me?
Vi ringrazio.
Ci siamo quindi incontrati, mi ha passato le foto e le metto così, senza commenti o considerazioni, vorrei che ognuno di noi guardasse dentro di se e facesse le proprie. Ed aprisse gli occhi perchè il prossimo potrebbe essere il suo…
Ecco, Valerio si è ingegnato per poter portare un po’ di acqua alle sue colture curando una quota avuta dagli Usi Civici come molti di noi hanno. Curandola come molti di noi fanno, tra l’altro in un posto disagiato. Non è per il costo delle riparazioni. Non fallirà certo per questo. Ma è un ragazzo giovane che si impegna per la sua terra di Maremma come facciamo tutti noi…
Che senso ha questo comportamento?
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