Uniamo le forze per essere più forti!

Circa 20 anni fa il Gruppo Tradizioni popolari Galli Silvestro e La Sentinella organizzarono un convegno dal titolo “Ma che paese è questo?”. Ci si interrogava sul futuro di Braccagni che, all’epoca, rischiava di trasformarsi in un quartiere dormitorio. Da allora la nostra frazione ha avuto anni che, comparati a quelli dei primi ’90, sono stati quasi di splendore. Intanto è tornata una sagra, il centro sociale è stato sempre più attivo, la festa del Maggio ha avuto rilievo regionale e nazionale, la nostra squadra di calcio da vivacchiare in Terza categoria è riuscita a salire fino alla Prima e, con i giovani, è stata protagonista in tutta la Toscana, la Croce Rossa è cresciuta nel numero e nei mezzi. In questi ultimi anni stiamo assistendo, così come avviene in altre realtà, ad una diminuzione di iniziative dovute, questo va ammesso, anche alla minor volontà dei nostri compaesani di impegnarsi nella vita pubblica locale. Ma c’è un altro dato che non va sottovalutato. Dal 2011 Braccagni e Montepescali non hanno più una circoscrizione ed il nostro paese non è riuscito ad eleggere un consigliere comunale. Un difetto di rappresentanza nelle istituzioni che non è da sottovalutare. Soprattutto per una realtà che conta poco più di 2mila abitanti, ma che è inserita in un comune da 80mila, dove, di fatto, rappresentiamo la stessa popolazione di qualche strada di uno dei quartieri cittadini. Della serie che se vogliamo farci sentire dobbiamo alzare la voce, ma dobbiamo alzarla tanto. Dimostrazione ne è stata la battaglia sul Polo Logistico in cui il Comitato Sos Braccagni.net è stato, partendo da solo, una diga contro un’ondata di piena che non era certo facile da arginare. In un paese in cui si contano tante associazioni, a volte con le stesse persone che operano nei vari consigli, ma che hanno difficoltà ad agire all’unisono, mi sorge una domanda: non è tempo che Braccagni cambi passo e che si doti di una Pro Loco? Approfitto dello spazio che mi è concesso per lanciare questa proposta che può essere sintetizzata con un gioco di parole: uniamo le forze per essere più forti! Credo che con una struttura unitaria che garantisca al tempo stesso l’indipendenza delle singole associazioni, in cui si potrebbero coinvolgere tanti volontari attivi, ma anche persone che hanno idee e che, magari, agendo l’una separata dall’altra, non le vedono mettere in concreto, si possa compiere quel salto di qualità che oggi più che mai è necessario. Tanto più nell’anno in cui Braccagni viene a perdere quello che per oltre 10 anni era stato un evento che ravvivava la vita del paese: la sagra. Non sarebbe allora opportuno pensare, come avviene in altri paesi, ad una struttura che coinvolga le varie associazioni e che non solo garantisca un evento che ha molto di sociale, ma con il cui ricavato si potrebbero organizzare iniziative, ma anche eventuali piccoli lavori pubblici, di cui Braccagni necessita? O, per esempio, creare quella casa delle associazioni che potrebbe nascere attraverso quel progetto che la vecchia Unione Sportiva aveva fatto realizzare al dottor Niccolai e che è stato autorizzato dal Comune di Grosseto. Oggi, purtroppo, non è più tempo perché lo realizzi un’associazione sola. La nuova Fcd Braccagni sta facendo i salti mortali per garantire un’attività sociale importante, come la pratica sportiva. Ma una struttura unitaria potrebbe dotare Braccagni di quella struttura che oggi non ha. L’ex asilo, per quanto sia bello e funzionale, è di proprietà della Curia che, se tra qualche anno vorrà destinarlo ad altre attività lo potrà fare. Insomma la mia è un’idea, ne possono venire tante altre. Perché unendo le forze si possono organizzare eventi popolari, ma anche culturali che oggi, probabilmente, non riusciamo a mettere in piedi. Così come si potrebbe dare maggior voce al paese di fronte alle istituzioni su temi concreti in cui non ci si debba dividere nelle varie fazioni politiche. L’esperienza del mio lavoro da giornalista mi insegna che i paesi che hanno creato le Pro Loco, o che le stanno creando, riescono a migliorare la qualità della loro vita. Nel comune di Grosseto un esempio è quello di Roselle. Nel Comune di Roccastrada praticamente tutte le frazioni ne hanno una. Credo che sia un’esperienza da proporre anche a Braccagni. Scegliendo tutti insieme le persone giuste e costruttive che possano mettere in campo passione, idee e capacità.

Carlo Vellutini


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11 pensieri riguardo “Uniamo le forze per essere più forti!

  • 3 Agosto 2014 in 00:54
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    L’idea di creare un contenitore capace di ottenere la coesione dell’intero paese per le necessità di finanziamento delle attività socio-culturali e sportive è ottima, ne abbiamo parlato a fondo anche su FB e ciò che hanno scritto carlo e robi lo condivido in pieno.
    La formula migliore, sicuramente è quella della PRO LOCO in quanto può avere valenza istituzionale, dato che all’interno di gran parte delle pro loco d’italia c’è il sindaco o un consigliere del Comune di pertinenza.
    Infatti i Comuni dovrebbero erogare contributi alle proloco che poi a loro volta dovrebbeero condividere con i programmi dei soggetti no-profit rappresentativi di ogni paese, di ogni attività socio-cultulare, di volontariato o sportiva.
    Si chiamavano comitati di cura le prime Pro Loco nate nel lontano 1881 -e come già avveniva in altri paesi europei, assumevano le denominazioni più diverse: “Comitati di Cura”, “Società per il concorso di forestieri”, “Associazioni per il movimento dei forestieri”, “Società di abbellimento” oppure semplicemente “Pro”.
    Il nome Pro Loco fu in breve tempo esteso a tutte le Associazioni Turistiche Locali e per questo le Pro Loco possono essere considerate le prime associazioni turistiche ricettive italiane.
    Il primo momento legislativo che interessa le Pro Loco risale al 1920 e precisamente alla seduta del 25 giugno.
    L’anno successivo, vale a dire nel 1921, fu pubblicato il primo libro sulla storia delle Pro Loco:” La funzione e l’organizzazione delle Pro Loco”.
    Nel dopoguerra le Pro Loco riprendono la loro attività e, soltanto il 29 giugno 1962, nel corso del convegno delle Pro Loco Trivenete svoltosi a Recoaro, fu proposta la costituzione di un’associazione che avesse funzioni di coordinamento e di rappresentatività a livello nazionale.
    Nel settembre dello stesso anno, nasceva l’UNPLI, Unione Nazionale Pro Loco d’Italia*, che già nel 1965 otteneva l’istituzione dell’albo nazionale delle Pro Loco presso il Ministero del Turismo e dello Spettacolo, Albo che, con il trasferimento delle competenze in materia al turismo alle Regioni, diveniva “Regionale” e, in alcuni casi, “Provinciale”.
    In Italia le Pro Loco sono quasi 6000; 650.000 sono i soci; 20.000 (dati aggiornati al 2006).

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    • 3 Agosto 2014 in 01:17
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      UNA BOZZA DI STATUTO….

      STATUTO PRO LOCO

      COSTITUZIONE E SCOPI

      ARTICOLO 1

      Nel Paese di Braccagni,
      È costituita una Associazione Turistica Pro Loco con sede in…….

      La Pro Loco è sottoposta alla vigilanza dell’Amministrazione Regionale che può esercitarla anche tramite Enti Pubblici appositamente delegati, nonché tramite l’UNPLI che è organismo di secondo grado di coordinamento ed assistenza.

      ARTICOLO 2

      L’Associazione ha il compito primario di provvedere al miglioramento ed allo sviluppo turistico della località; in particolare essa deve:

      Riunire tutti coloro (Enti, Albergatori, Esercenti, Operatori Economici ecc.) che hanno interesse allo sviluppo delle località;
      Tutelare e migliorare il patrimonio paesaggistico, ambientale, monumentale ed artistico della località;
      Assumere o promuovere e coordinare le iniziative intese a preservare ed a diffondere le tradizioni culturali e folkloristiche della località;
      Assumere, promuovere e coordinare le iniziative intese a favorire la conoscenza e la valorizzazione delle risorse turistiche locali, a richiamare ospiti ed a favorirne le condizioni di soggiorno;
      Promuovere, attuare e coordinare manifestazioni ed iniziative di interesse turistico
      Assistere i turisti;
      Promuovere la realizzazione ed il miglioramento di impianti ricettivi, pubblici esercizi, ritrovi ed impianti turistico sportivi;
      Svolgere attività intesa a richiamare l’attenzione delle competenti Autorità su specifici problemi locali la cui soluzione apporti, direttamente o indirettamente, un beneficio alle attività turistiche locali;
      Sensibilizzare la popolazione residente nei confronti del fenomeno turistico;
      Compilare e tenere aggiornato un registro dei locali da affittare a scopo di villeggiatura, corredato di tutti i dati necessari, sorvegliare costantemente la osservanza dei prezzi e delle tariffe eventualmente discutendone e facendole correggere dalle competenti Autorità;
      Istituire un apposito ufficio informazioni turistiche che sia in grado di corrispondere ad ogni richiesta verbale o scritta, che riguardi il turismo nella località ed in Sardegna e di favorire ai viaggiatori ed ai turisti tutte quelle notizie di cui possono avere bisogno per la scelta dell’eventuale soggiorno o itinerario, quali indirizzi, tariffe, orari, programmi ecc.;

      ARTICOLO 3

      La Pro Loco svolge la sua opera nel territorio del comune di Grosseto, frazione Braccagni ed eventualmente nelle zone contermini, individuate di intesa con i Paesi interessati.

      ARTICOLO 4

      I proventi con i quali la Pro Loco provvede alla propria amministrazione ed allo svolgimento delle proprie attività sono:

      Le quote degli associati;
      Eventuali contributi del Comune o di altri Enti Pubblici o privati;
      Eventuali donazioni;
      Proventi di gestioni o dei iniziative stabili o occasionali;

      ARTICOLO 5

      Possono essere Soci della Pro Loco tutti i cittadini anche non residenti, che godano del diritto di voto ai sensi dell’art. 48 della Costituzione ed Enti, Ditte e persone giuridiche che siano comunque interessati allo sviluppo dell’Industria Turistica.

      ARTICOLO 6

      I soci effettivi possono essere ordinari, sostenitori, benemeriti ed aggregati.

      Sono Soci ordinari coloro che versano una quota annua il cui importo è stabilito dalla assemblea dei Soci in ragione di Euro

      Sono Soci sostenitori coloro che, oltre alla quota ordinaria, conferiscono contribuzioni straordinarie.

      Sono Soci benemeriti coloro che hanno arrecato particolari benefici morali e materiali all’Associazione.

      Sono Soci aggregati i minori degli anni 18 che sono tenuti al pagamento di una quota annua di importo inferiore a quello stabilito per i Soci ordinari, fissato in Euro

      ARTICOLO 7

      Tutti coloro che intendono far parte dell’Associazione devono dare l’adesione per iscritto.
      Sulle ammissioni di nuovi Soci decide il Consiglio di Amministrazione della Pro Loco.

      Eventuali cause di non ammissione, limitate alla mancanza di requisiti civili e politici, dovranno essere motivate agli interessati entro 60 giorni dalla presentazione della domanda.

      Contro la decisione che respinge la domanda di ammissione, è ammesso ricorso al Collegio dei Probiviri.

      Non possono essere accettati nuovi soci nei 90 giorni precedenti al rinnovo del Consiglio di Amministrazione.

      ARTICOLO 8

      Tutti i Soci hanno diritto di voto fatta eccezione per i Soci aggregati che hanno voto consultivo.

      Per la elezione alla carica del Consigliere di Amministrazione, occorre che la qualità di socio sia posseduta da almeno 1 anno.

      I Soci aggregati non possono essere eletti componenti de Consiglio di Amministrazione.

      Tutti i Soci hanno diritto alle eventuali pubblicazioni dell’Associazione e frequentare i locali nonché ad usufruire del servizio di assistenza e di ogni altra prestazione gratuita offerta all’Associazione.

      ARTICOLO 9

      La qualità di Socio si perde per dimissioni, morosità ultra biennale ed indegnità.

      Contro il provvedimento di esclusione, è ammesso ricorso al Collegio dei Probiviri.

      ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE

      ARTICOLO 10

      Gli Organi dell’Associazione sono;

      Assemblea generale dei Soci;
      Il Consiglio di Amministrazione;
      Il Presidente;
      Il Collegio dei Revisori dei Conti;
      Il Collegio dei Probiviri

      A) ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI

      ARTICOLO 11

      I Soci sono convocati una volta all’anno dal Presidente in Assemblea Generale ordinaria e tutte le volte che occorre, in forma straordinaria mediante avviso,almeno 8 giorni prima, possibilmente a domicilio e sempre con manifesto affisso all’esterno della sede ed all’Albo del Municipio e con altra forma di pubblicità di uso locale.

      ARTICOLO 12

      L’assemblea Generale dei soci ha tutti i poteri necessari per conseguire gli scopi sociali ed in particolare:

      Elegge il Consiglio di Amministrazione, Il Collegio dei Revisori ed il Collegio dei Probiviri;

      Approva il Bilancio di Previsione ed il Conto Consuntivo;

      Decide sulle direttive dell’attività dell’Associazione;

      Delibera sugli argomenti dei quali, prima della convocazione dell’Assemblea, sia richiesta l’iscrizione nell’ordine del giorno da almeno un quarto dei Soci.

      I Soci possono fare, in assemblea, tutte le proposte che ritengono opportune per il buon andamento dell’Associazione e lo sviluppo delle attività turistiche locali.

      ARTICOLO 13

      I Soci sono riuniti in Assemblea Generale Straordinaria per il rinnovo de Consiglio di Amministrazione quando il Consiglio di amministrazione, a maggioranza semplice, lo ritenga necessario, o quando sia richiesta al convocazione con domanda firmata da almeno un quarto dei Soci.

      ARTICOLO 14

      Copia dell’avviso di convocazione dell’Assemblea Generale viene inviata all’Assessorato Regionale al Turismo ed all’ Organo Regionale rappresentativo delle associazioni Turistiche Pro Loco (UNPLI), che possono far partecipare all’Assemblea un proprio rappresentante senza diritto di voto.

      ARTICOLO 15

      L’Assemblea Generale è regolarmente costituita, in prima convocazione, con la presenza di almeno la metà più uno dei soci ed in seconda convocazione,qualunque sia il numero dei presenti.

      L’Assemblea delibera con la maggioranza dei presenti aventi diritto al voto, tranne che per le variazioni dello Statuto, per le quali è richiesto il voto favorevole della maggioranza degli iscritti alla Associazione.

      Nell’avviso di convocazione dell’Assemblea può essere fissato il giorno della seconda convocazione, che può aver luogo anche nello stesso giorno fissato per la prima,un’ora dopo.

      ARTICOLO 16

      L’Assemblea nomina il proprio Presidente, il Segretario e due scrutatori.

      Godono il diritto di elettorato attivo e passivo Gli sci che abbiano versato la quota associativa per l’anno in corso ed i Soci Benemeriti.

      Il Socio può farsi rappresentare in Assemblea da altro Socio.

      La rappresentanza deve essere conferita per iscritto.

      Ciascun socio non può rappresentare più di un Socio.

      Il Presidente dell’Associazione che termina il proprio mandato,n non può presiedere l’Assemblea convocata per la elezione degli organi dell’Associazione.

      ARTICOLO 17

      Nell’assemblea Generale Ordinaria,il Presidente dell’Associazione, fa la relazione sull’attività svolta e la relazione sul Conto Consultivo e sul Bilancio di previsione e da lettura della relazione del Collegio dei Revisori dei conti.

      I Soci possono fare tutte le proposte che ritengono opportune per il buon andamento dell’associazione e per lo sviluppo delle attività turistiche locali.

      B) IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

      ARTICOLO 18

      I Membri del Consiglio di Amministrazione, in numero minimo di sette, sono eletti dall’Assemblea, a scrutinio segreto,fra i Soci che abbiano un anno di anzianità associativa.

      Del Consiglio fanno parte inoltre di diritto, con voto deliberativo, almeno due rappresentanti del Comune di cui uno della minoranza.

      Il Consiglio elegge nel suo seno il Presidente, il Vice Presidente, il Segretario ed il cassiere.

      Tutte le funzioni dei membri del Consiglio, sono gratuite.

      Gli eletti durano in carica quattro anni e possono essere riconfermati.
      Se nel corso del mandato, vengono a mancare uno o più Consiglieri, si provvede alla sostituzione con il primo o con i successivi dei non eletti, quali risultano dallo scrutinio di votazione dell’Assemblea.

      In mancanza, l’Assemblea provvederà alla relativa rielezione.

      Se viene a meno la maggioranza dei Consiglieri, quelli rimasti in carica devono convocare entro 30 giorni l’Assemblea perché provveda alla sostituzione dei mancanti.

      ARTICOLO 19

      Il Consiglio è l’organo di esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea e può deliberarre su tutte le materie non riservate specificatamente alla competenza dell’Assemblea medesima.

      Il Consiglio in particolare:

      Studia i problemi locali;

      Delibera circa l’indirizzo e lo svolgimento dell’attività dell’Associazione;
      Predispone il Bilancio di previsione ed il Conto Consuntivo con le relative relazioni da sottoporre all’Assemblea;

      Autorizza, in caso di necessità, lo storno di fondi da un capitolo all’altro del fondo di riserva;

      Delibera sull’acquisto , la vendita e la locazione dei beni immobili;

      Delibera sulle liti attive o passive;

      Nomina gli eventuali impiegati, determinandone le attribuzioni e gli emolumenti;

      Delibera con decisione motivata ed entro 60 giorni dalla presentazione, sulle eventuali cause di non ammissione di nuovi Soci nell’Associazione.

      In occasione di rinnovo del Consiglio Direttivo tale deliberazione deve essere adottata entro il 90° giorno precedente la data delle elezioni medesime;

      Autorizza i prelevamenti di somme dal fondo di riserva e, in caso di improrogabile necessità, variazioni di bilancio nei limiti di un importo complessivamente non superiore ad un quarto del totale generale del bilancio originariamente approvato dall’Assemblea.
      Le Deliberazioni consiliari relative a detti prelevamenti e variazioni di Bilancio sono sottoposte all’Assemblea Generale nella sua prima seduta utile, rispettivamente per conoscenza e per rettifica.

      ARTICOLO 20

      Il Consiglio si riunisce una volta al mese dietro invito del Presidente o quando almeno un terzo dei componenti ne presenti domanda scritta.

      Gli avvisi di convocazione sono inviati ai Consiglieri con lettera raccomandata almeno 5 giorni prima della riunione.

      Gli avvisi devono contenere l’indicazione degli oggetti da trattarsi e l’ordine dei lavori

      Non potranno essere discusse proposte non iscritte all’ordine del giorno a meno che la maggioranza dei membri non ne dichiari l’urgenza, chiedendo l’immediata trattazione.

      Le riunioni del Consiglio sono valide con la presenza della maggioranza dei componenti.

      Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei voti ed in caso di parità prevale il voto di chi presiede.

      Il voto non può essere dato per rappresentanza.

      Il Consigliere che non partecipa a tre sedute consecutive senza giustificato motivo, viene considerato decaduto ed alla sua sostituzione si provvede ai sensi del precedente art. 18.

      ARTICOLO 21

      Una copia dell’avviso di convocazione di Consiglio viene inviata all’Assessorato Regionale al turismo che può far presenziare alla riunione del Consiglio, un proprio Rappresentante.

      C)DELLA PRESIDENZA

      ARTICOLO 22

      Il Presidente rappresenta l’associazione di fronte a terzi ed in giudizio.

      In caso di assenza o di impedimento è sostituito dal Vice Presidente e, in mancanza di questi da un consigliere da lui designato.

      Egli può compiere tutti gli atti occorrenti per il funzionamento dell’Associazione non espressamente riservati alla competenza dell’Assemblea e del Consiglio di Amministrazione e si intende rivestito di tutte le facoltà per il raggiungimento dei fini sociali.

      In particolare convoca il Consiglio e l’Assemblea; redige gli ordini del giorno; dispone per gli atti occorrenti per l’esplicazione delle attività della Associazione; cura l’esecuzione del provvedimento e delle delibere del Consiglio e dell’Assemblea; assume provvedimenti urgenti che ritiene opportuni,sottoponendoli a rettifica del Consiglio.

      D) COLLEGIO DEI REVISORI

      ARTICOLO 23

      Il Collegio dei Revisori dei Conti è costituito da te componenti eletti fra Soci dell’Assemblea.

      I Revisori durano in carica 4 anni.

      Essi esaminano periodicamente ed occasionalmente, in qualsiasi momento, la contabilità sociale, redigendo ogni volta apposito verbale.

      Esaminano in particolare, il Bilancio di Previsione ed il Conto Consuntivo, formulando in proposito, relazione che deve essere letta all’Assemblea dei Soci.

      Se invitati dal Presidente, possono presenziare alle sedute del Consiglio di Amministrazione.

      E)DEL COLLEGIO DEI PROBIVIRI

      ARTICOLO 24

      Il Collegio dei Probiviri è composto di tre Membri effettivi, di cui uno nominato da Comune e due supplenti eletti dall’Assemblea.

      Il Collegio dei Probiviri nomina tra i membri effettivi il proprio Presidente che dura in carica 4 anni.

      Il Collegio dei Probiviri, ha il compito di derimere ogni controversia tra i singoli Soci, tra gli organi sociali, tra gli organi sociali ed i Soci.

      Il Collegio dei Probiviri delibera a maggioranza con voto segreto.

      ARTICOLO 25

      Il Consiglio nomina il Segretario che può essere scelto tra i Consiglieri ed i Soci e, dove occorra, in base ad apposito regolamento da approvarsi dall’Assemblea ed assume impiegati necessari per il funzionamento dell’ufficio.

      ARTICOLO 26

      Il Segretario redige i verbali e le deliberazioni dell’Assemblea, del Consiglio e della Presidenza, ne conserva con cura la trascrizione su apposito registro, provvede agli atti amministrativi ed alla tenuta dei libri sociali e controfirma i documenti contabili sottoscrittola presidente.

      ESERCIZIO FINANZIARIO

      ARTICOLO 27

      L’esercizio finanziario comincia con il primo Gennaio e termina Il 31 Dicembre.

      ARTICOLO 28

      Il Bilancio di Previsione ed il Conto Consuntivo unitamente alla relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, dovranno essere presentati all’Assemblea per l’approvazione, rispettivamente entro il 30.11 ed il 31.1.

      ARTICOLO 29

      Il servizio di cassa dell’Associazione verrà disimpegnato da un istituto Bancario, mediante ordini di incasso e mandati di pagamento, ovvero mediante Conto Corrente Bancario e Postale.

      Ogni operazione dovrà essere annotata su apposito registro.

      MODIFICAZIONI E SCIOGLIMENTO
      DELL’ASSOCIAZIONE

      ARTICOLO 30

      Qualsiasi modificazione dello Statuto dovrà essere approvato dall’Assemblea Generale dei soci con voto favorevole della maggioranza dei Soci iscritti e rettificata dall’Assessorato Regionale al Turismo, quindi trasmessa in copia all’Organo Regionale rappresentativo delle Associazioni Pro Loco della Toscana.

      ARTICOLO 31

      Lo scioglimento della Pro Loco non potrà essere deliberato che dall’Assemblea Generale e dovrà essere votato da almeno tre quarti dei Soci iscritti.

      ARTICOLO 32

      In caso di scioglimento beni dell’Associazione saranno devoluti sulla base delle determinazioni assunte dall’Assessorato Regionale al Turismo.

      Rispondi
      • 4 Agosto 2014 in 08:23
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        Sergio, siamo sempre qui a parlicchiare di un eventuale associazione di associazioni (che io chiamo ProLoco, tutto attaccato con “L” maiuscola, per evidenziare solo un’entità) e tu proponi già una bozza di statuto? Io per esempio sono contrario all’attuazione di molti articoli, sono per una entità che racchiuda tutte le associazioni e non che lei sia un’associazione a se stante, sono per un consiglio formato esclusivamente da braccagni e montepescalini (perché io sono per l’unione dei due paesi) etc. etc. . Sai quanti la pensano diversamente a te o me, quindi ritengo inutile parlare di statuti etc, ritengo invece utile mettere il capo al pensatoio e vedere se ci sono le finalità per fare un simile passo (es. anni fa una proposta simile fu cestinata prima ancora di approfondire), poi confrontarci con le altre associazioni analoghe nei dintorni (a Sticciano e Roselle sembra che per ora funzionino bene) poi confronto con la popolazioni con le idee già predefinite, e solo allora, con l’Ok dei paesani si può pensare a fare lo statuto, lavorando sulla bozza che tu proponi e quelli degli altri. Ricordo poi che la proposta di Carlo ha un fine: farsi riconoscere dai vari Enti come “suggeritori” per interventi di pubblica utilità (cioè una parte dei compiti che avevano le Circoscrizioni, o meglio il compito che aveva, mi sembra si chiamasse così, il Consiglio di paese, precursore delle circoscrizioni stesse, primi anni 70) e quindi necessita di un riconoscimento anche da parte loro (comune, consorzio bonifica i principali con cui già ora abbiamo dei sospesi).

        Rispondi
        • 4 Agosto 2014 in 09:47
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          Concordo in pieno con quanto espresso da carlo e condivido la tua precisazione. Saluti

          Rispondi
  • 27 Luglio 2014 in 07:23
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    L’idea di Carlo è molto valida. L’ultima Pro Loco che è nata nel nostro comune è quella di Batignano. Quindi a Grosseto Città, a Marina ,ad Alberese, a Roselle e a Batignano sono attive Pro Loco che riescono ad unire persone con opinioni diverse ma con l’obiettivo condiviso di valorizzare il territorio. Il comune collabora con tutte. Quelle delle frazioni hanno creato anche un coordinamento. Le funzioni non sto a ripeterle: le ha già dette Carlo. Siamo disponibili a darvi una mano. Oggi più che mai c’è bisogno di lavorare insieme . Grazie. Emilio Bonifazi

    Rispondi
    • 28 Luglio 2014 in 00:40
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      Beh, questo intervento sicuramente si può definire autorevole in merito e direi anche che potrebbe essere preso come il giusto sprone per iniziare a ragionarne.
      Lancio una proposta: visto che il Comitato SOS si è dedicato fin qui proprio a sopperire a quella funzione una volta svolta dalle circoscrizioni, perchè non farlo evolvere, con il supporto di tutti i cittadini, proprio verso la funzione di Pro-Loco nel senso più pieno del termine facendovi confluire anche i rappresentanti delle associazioni di scopo che stanno svolgendo funzioni più di settore attualmente?
      Avremmo così mantenuto le singole associazioni che perseguono i vari scopi sociali ed una specie di coordinamento che recepisce ed aiuta le stesse ma che continua a occuparsi dell’area Braccagni-Montepescali come ha fatto fin qui.

      Rispondi
      • 28 Luglio 2014 in 06:45
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        Quello che dice Robi mi consente di scrivere qui quanto ho ricordato discutendo con amici sull’argomento. Robi mi dà, da anni, del “vekkiaccio” e ora posso atteggiarmi con questo (simpatico visto il contesto per cui me lo affibbiò) epiteto, anche considerando che ormai siamo rimasti in pochi braccagnini doc (in riferimento a quando il paese era diviso nettamente fra Braccagni e Montepescali Scalo). Bene la proposta di Carlo non è una novità assoluta, negli ambienti associativi da anni si parlava di fare un fronte comune, ma sempre, e mi dispiace a dirlo, c’è stato un iniziale favorevole intento, ma poi alla fine prevalevano gli interessi personali (per carità niente di nuovo, basta guardare più in là: tutti vogliono, vogliamo, le riforme, ma alla fine non se ne fa di nulla). Bene oggi più di ieri un associazione rappresentativa del paese (direi paesi considerando anche Montepescali) è necessaria: non ci sono più le Circoscrizioni; vuoi per diatribe interne vuoi per la diversa realtà residenziale, non abbiamo un rappresentante in Consiglio Comunale (lo stesso Marchetti, basta guardare i voti, è più espressione cittadina che locale), quindi in teoria rimane solo lo sparuto (al di là del risultato elettorale) zoccolo duro del partito di maggioranza che ha una debolissima voce in capitolo nei confronti dell’amministrazione. Robi, giustamente, fa riferimento al Comitato SOS quale punto di riferimento ad un eventuale inizio della costruenda Pro Loco. Reputo cosa giusta, non solo perché ne faccio parte dall’inizio, quanto perché, oltre al successo della lotta per cui nacque, è riuscito a fare assemblee pubbliche ben partecipate (anche da persone di paesi limitrofi per prendere spunti a loro utili, vedi quella con Bellacchi)
        su argomenti inerenti al paese e, anche se per ora poco o niente è stato fatto, abbiamo preso il plauso dei rappresentanti dei vari Enti interessati e le varie documentazione presentate domani saranno considerate. Ecco ora torna il vekkiaccio di cui sopra. Alla fine degli anni sessanta, primi settanta, quando le Circoscrizioni avevano da venire, fu fatto un passo analogo alla proposta di Carlo: fu creato una specie di consiglio di quartiere con il solo compito consultivo per le problematiche. Allora la politica non era come adesso, chi la faceva, specie a livello locale, la faceva solo per passione, ma certi numeri contavano e come. Nei nostri due paeselli (addirittura al tempo, Montepescali aveva ancora più importanza della piana) c’era un PCI (guidato da Urio) con circa il 70% di preferenze, con una DC (qui imperversava da sempre Telemaco) ben rappresentata (gli altri partiti pur presenti non avevano una rappresentanza organizzata). Bene a capo di questo consiglio fu messo un repubblicano (Giulio Bernini) e fu supportato da tutti, ma soprattutto dal PCI, perché in lui vedevano la persona che da sempre aveva messo il paese al primo posto. Ecco perché accetto la proposta di Robi: il Comitato può fare da capofila nella fase iniziale, certe attività durante la lotta al Polo possono essere tuttora utili, ma da solo non può fare molto (la scarsa considerazione esecutiva alle richieste fatte nelle varie assemblee lo dimostra), è quindi necessaria la presenza massiccia delle varie associazioni dei paesi, alcune molto note anche fuori dai confini comunali (mi riferisco ad esempio a quelle Culturale di Montepescali, premio Bavona e al ns. GTPGS considerato anche da importanti Università Europee), e come dice Robi, ognuna, nella propria indipendenza, può trovare un Giulio che le possa rappresentare tutte degnamente

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        • 29 Luglio 2014 in 16:59
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          Secondo me è difficile trovare chi rappresenti tutti e agisca per il bene del paese. Chi mai potrà essere? Vedo solo figure che agiscono per i propri interessi o comunque tendono a portarli nelle varie situazioni, senza curarsi del bene comune, quindi il Presidente della Proloco avrà i suoi bei problemi e se non verrà supportato da un gruppo solidale la Proloco sarà un altro buco nell’acqua

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  • 26 Luglio 2014 in 15:21
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    Sarebbe veramente un bene, l’unico dubbio che mi sorge è: non sarà poi viziata di ulteriori scontri come per gli usi civici?

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  • 25 Luglio 2014 in 20:56
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    Riuscire ad arrivare ad una Pro Loco unica di Braccagni e Montepescali sarebbe l’ideale!!! Intanto l’importante è partire poi l’unione delle forze,anche tra i due paesi,potrebbe venire naturale!

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  • 25 Luglio 2014 in 08:54
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    Carlo bella Idea!!
    Sarebbe bello coinvolgere sia Braccagni che Montepescali !! Credo sia una cosa fattibile .

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