YPòKRISIS

Nel continuo misurarsi con la vita, capita di dover giustificare un nostro pensiero od azione, allora può succedere che l’ipocrisia si insinui nel nostro comportamento portandoci ad assumere atteggiamenti compiacenti verso gli altri, o a dire cose che non pensiamo, o a criticare chi vediamo migliore di noi.
Ipocrita: “chi per reo fine d’ingannare altrui, si studia di comparire onesto e religioso, mentre tutti i doveri conculca di onestà e di religione”; da questo deriva ipocritico, colui “che appartiene all’arte del commediante, ed anche dell’oratore”. Infatti ipocrisia deriva dal greco dove indicava la finzione dello spettacolo teatrale.
Occorre distinguere fra ipocrisia e diplomazia, definita quest’ultima “l’arte di trattare pubblici e gravi negozi”, entrambe hanno il fine di guadagnare la fiducia altrui, di convincere ingannando con l’ipocrisia o persuadendo con la diplomazia. La differenza è sostanziale.
Già da bambini impariamo a dire ciò che gli altri si aspettano da noi, evitando possibili effetti “negativi”. Se a scuola descriviamo il nostro compagno di banco, scriviamo che è simpatico, buono, oppure sulla maestra che è brava, perchè il contrario potrebbe essere “pericoloso”.
Per alcune professioni l’ipocrisia sembra un requisito quasi obbligatorio.
La politica è l’arte di governare uno stato, l’amministrazione della cosa pubblica, e politico colui che regola gli affari di uno stato, che si occupa di politica per professione, che sa essere diplomatico, accorto, tatticamente abile. Qui sta la differenza sottile tra l’arte di governare, di occuparsi della cosa pubblica con diplomazia, accortezza e abilità, rispetto all’arte del commediante.
Nonostante una nobile etimologia queste parole, oggi, hanno sicuramente un significato distante, chi, e cosa è un politico?
Signore e signori si apre il sipario … senza offesa per il teatro.
Non so perchè, ma da questa riflessione mi viene in mente la storia del polo logistico agroindustriale di Braccagni, dove abbiamo assistito a tutto ed al contrario di tutto. Dove un gruppo di cittadini, organizzati nel Comitato SOS Braccagni.NET, si sono impegnati, hanno portato avanti le loro idee, studiato, parlato, convinto, scritto pagine di osservazioni. Tutto senza clamore, senza gazzarra.
Un giorno apri il giornale e leggi «niente polo logistico a Braccagni. Il consiglio comunale ha parzialmente accolto l’osservazione 477 presentata da R.G., che chiedeva lo stralcio della previsione della Pilt nell’attuale localizzazione, in quanto il progetto “è in contrasto col Pit e il Ptc e con le norme di pianificazione comunale”.».
Nei giorni successivi altro articolo che traccia un primo bilancio dei lavori per la formazione del Regolamento Urbanistico, fra le varie domande rivolte al politico si legge: «La Regione vi ha fatto togliere la Pilt di Braccagni e altre previsioni … che sarebbero state impattanti …: l’opposizione dice che il merito è suo. E lei? “Non ho difficoltà a dire che le opposizioni, … hanno dato un contributo utile. Non mi piace però dire che c’è chi ha perso e chi ha vinto; …. Mi sembra, francamente, che il merito vada ascritto anche alla maggioranza, che non aveva alcun obbligo ad assecondare nulla. In uno strumento complesso come il Ruc certi cambiamenti sono fisiologici, non certo patologici”»
E’ decisamente singolare leggere queste parole, dopo quello che abbiamo visto dal 2008 ad oggi e non era nulla di fisiologico, a partire dal piano complesso di intervento, per passare alla variante al PRG, poi alla variante al Piano Strutturale e, ultima spiaggia, la previsione nel RU. Tutti atti che avevano il solo scopo di permettere la realizzazione dell’intervento Pilt. Procedimenti “scovati”, controdedotti e ben descritti sulle pagine del blog del Comitato, riproposti anche sul blog “Braccagni in piazza”.
Quando il Comitato faceva richieste di accesso agli atti di procedimenti portati avanti dalla maggioranza, la stessa che oggi si arroga certi meriti, ma l’opposizione dov’era? Maggioranza e opposizione erano insieme ad ascoltare le relazioni del Comitato nelle assemblee pubbliche indette a Braccagni, erano a leggere le osservazioni scritte da semplici cittadini, che hanno trovato piena rispondenza nelle osservazioni della Regione Toscana, presentate mesi dopo, tant’è che qualcuno ha voluto insinuare che le stesse fossero state scritte dal comitato per la Regione. Ma la legge è la legge e noi siamo figli della legge.
Poi leggi su un social network l’abile riciclarsi di chi promuoveva politicamente il progetto Pilt ed oggi si propone quale paladino del territorio e del paesaggio. Il carro dei vincitori è sempre più affollato.
Alla fine ho fatto la figura dell’ipocrita? Allora ha ragione quel giornalista: parzialmente accolta l’osservazione 477 … saluto, inchino e sipario.
Vi confesso un sottile piacere nel ritrovarmi, ora, davanti a questo specchio per togliere il trucco.
Non ho capito i ruoli, e voi?
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7 pensieri riguardo “YPòKRISIS

  • 23 Febbraio 2013 in 20:41
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    Ho riletto con piacere questo articolo … meditate gente, meditate

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  • 28 Gennaio 2013 in 20:27
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    Un paio di scarponi, un giaccone contro il freddo e giù a passeggio per via Malenchini.
    Arrivato davanti al Mauri ho preso verso i campi del Concialini e mi sono fermato in mezzo all’erba ‘medica’… l’ho fatto più volte in questi giorni passati, anche a notte fonda… ho camminato a lungo senza meta fino a quando mi son fermato…. niente canzoni, niente fumo, niente allegria… mi son guardato intorno, ho alzato lo sguardo a Montepescali, ho intravisto la società…. il podere di Modesto, ho seguito il treno di Siena che arrivava , le sbarre chiuse, casa al pino e casa Mancini, Tondicarlo e sempre , sempre e sempre ancora mi sono sentito bene, abbiamo salvato tutto questo, abbiamo salvato un senso di benessere, il paesaggio, la terra, l’erba i fossi… a me basta questo, è il miglior compenso che potessi sperare quando iniziammo tutti insieme, senza primi né ultimi, a difendere questo pezzo di Maremma, per noi e per chi verrà dopo di noi. Un grande e sincero abbraccio a tutti voi amici e conoscenti che avete permesso tutto questo, un’ avventura vera , concreta, seria e indimenticabile!!!

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  • 27 Gennaio 2013 in 19:44
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    Rileggendo tutta la battaglia contro il Polo in zona Spiga credo che non ci sia troppo da discutere sui meriti reali. Avendo seguito la questione sin dall’inizio da giornalista ed avendo avuto il piacere di moderare le riunioni a Braccagni ed a Montepescali credo che sia sotto gli occhi di tutti come, all’inizio, dopo che la questione fu sollevata sull’allora blog della Sentinella da parte di Patrizio e Nello, la battaglia sia realmente iniziata. Una battaglia che qualcuno ha provato a politicizzare ed a cavalcare in maniera diversa da come, invece, in maniera giusta e corretta l’hanno volta affrontare dieci “pazzi sani” che da soli hanno deciso di andare contro tutto e contro tutti! Nessuno avrebbe scommesso un euro sul successo se non fosse che – e questo lo dico da giornalista- non fossero state unite così tante competenze e capacità insieme. Non so se sia successo casualmente, ma è accaduto. Ricordo bene le posizioni del PD locale e ricordo altrettanto bene come chi all’inizio era a favore del Polo abbia cambiato idea…e non tutti per convenienza. Un dirigente del PD locale, ad esempio ha stupito tutti proprio venendo, e probabilmente portando anche altri, sulle posizioni del comitato per scelta. Diciamolo chiaro: quello che è stato più difficile è stato far passare il messaggio, cioè che il Polo non era più quello del Madonnino, ma che sarebbe stato realizzato alle porte del paese. Qualcuno ha pensato che questi dieci “pazzi sani” (dovevano esserlo per aver messo in piedi una cosa del genere) fossero dei bugiardi, fossero contro il progresso, fossero i soliti presi dalla sindrome di Nimby…beh non lo erano e sono stati bravi a farlo capire. Prima alla gente, poi ai politici. Qualcuno li ha voluti snobbare è andato sui giornali a dire che non volevano far sviluppare la Maremma. Intanto però hanno parlato con la gente, forse essendo anche cursori di quello che sta accadendo oggi, cioè la sfiducia nei politici. Non tutti, qualcuno il dialogo lo ha avuto e lo ha portato avanti. Altrimenti alla fine il risultato non sarebbe stato ottenuto. Oggi come è normale che sia tutti sono pronti a salire sul carro…ma da dove la battaglia è iniziata e che cosa è stato detto, anche in pubblico, in molti, se non tutti, lo ricordano!

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  • 25 Gennaio 2013 in 18:10
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    Cerco di chiarire la mia posizione iniziale, per chi non lo avesse ancora capito e per chi voglia farsi un’opinione più precisa.
    1) Non sono MAI stato favorevole alla previsione del polo logistico attaccato al paese di Braccagni.
    2) Ero e sono favorevole alla previsione del polo logistico nell’area del Madonnino, così come era previsto nel Piano Strutturale approvato nel 2006.
    http://culturale.braccagni.net/wordpress/?p=1398
    3) Sono venuto a conoscenza del progetto Pilt (spostamento del polo logistico nell’area del podere Spiga) una sera d’estate del 2009, quando Patrizio espose i documenti che aveva rintracciato insieme a Nello (questo il loro grande merito).
    http://culturale.braccagni.net/wordpress/?p=1522
    4) Da subito mi sono adoperato per capire e mettere in evidenza gli impatti del progetto ed i contrasti con le norme dei vari procedimenti messi in atto.
    http://culturale.braccagni.net/wordpress/?p=1432
    http://culturale.braccagni.net/wordpress/?p=1458
    http://culturale.braccagni.net/wordpress/?p=1555
    http://culturale.braccagni.net/wordpress/?p=1623
    5) Da subito sono stato vicino agli amici che hanno dato vita al Comitato ed a fianco del Presidente, Luca Barbacci, nelle pubbliche assemblee.
    6) Ho fatto una scelta che sapevo avrebbe avuto un prezzo e chi mi conosce sa quel prezzo l’ho pagato.

    Dal lato nostro, è verò: non c’è chi ha vinto e chi ha perso, perchè i veri vincitori sono i cittadini!

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  • 25 Gennaio 2013 in 07:43
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    A proposito di carro: se il signor Nello ha fatto tutto da solo (ed ha fatto uno splendido lavoro direi) allora perchè tra i piedi nella mie stanze per il polo in questione ho sempre visto essenzialmente Fabio Robi e Patrizio (salvo errori)? E’ sempre bello che qualcuno lanci un sasso ma per muovere un carro ci vuol ben altro. Mi ripugna invece vedere ció che certi tizi dichiarano in merito alla maggioranza visto che questa ha volutamente e colpevolmente ignorato la popolazione andando per la sua strada finchè non ha rischiato di entrare in conflitto con altri organismi. E tutt’ora, contrariamente a ció che la signora Scoccati sostiene, vi ignora semplicemente perche’ invece di prevedere tutto subito ha preparato la strada per fare la trasformazione o in variante o al prossimo giro… guardate le carte!

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    • 25 Gennaio 2013 in 08:48
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      Caro Giovanni, devi sapere che a volte, non è il mio caso però, molti agiscono nell’ombra. Non ho bisogno della medaglia, ma ribadisco che con Patrizio siamo stati i primi a muoversi “ufficialmente”, mentre due altre persone ci hanno dato un aiuto per iniziare la battaglia (di cui uno non è mai apparso ed in pratica dato solo la sua disponibilità in consigli legati a problemi amministrativi e urbanistici, utilissimi per noi all’inizio ). Un pò meno io, perchè vivendo il paese e potendo ribadire per le rime (conosco di molti gli scheletri nell’armadio), ma Patrizio è stato pesantemente attaccato (ho sempre parlato di ceffoni metaforici). E’ ad esempio scarsa la tua informazione: il Comitato è nato con 11 persone + una (ridotta a 10 per motivi statutari) e di questi te ne nomini tre, addirittura tralasci il vecchio Presidente. Che vuoi insinuare che gli altri non esistono solo perchè, anche per scelta interna, abbiamo preferito che ci fossero solo poche persone, diciamo così, a rappresentarci? Ho scritto che Fabio all’inizio mi contrastava, come Catiuscia e tutto il direttivo locale del PD, ma poi discutendo lui è divenuto il leader del Gruppo, anche forse a sue spese; all’inizio gli stessi, che poi hanno formato il Comitato, mi hanno criticato, e solo l’amicizia che ci legava non ha creato una frattura, perchè , dopo un incontro con il Coordinamento (strano che tu non gli riconosca i meriti che in parte ha) mi rifiutai di collaborare con loro. Quello che scrivo è realtà e tutti, in primis Fabio che ha aperto questa discussione, possono confermare.
      Io, ma penso che della stessa idea sia anche Pat, non ho vinto il 18 quando è terminata l’analisi delle osservazioni al RU (nota che ancora però non è stato approvato, accorrerà minimo ancora un mese e mezzo), no io HO VINTO nel gennaio-febbario 2011 (non ricordo esattamente le date) quando alle pubbliche assemblee indette a Braccagni e la successiva a Montepescali la partecipazione dei cittadini fu una sorpresa non solo per noi ma anche per i politici, anche perchè il buon 80% (forse anche di più) si schierarono con il Comitato “sos braccani.net”. Ecco chi, secondo me, deve salire sul carro dei vincitori: i cittadini della ex Circoscrizione 7

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  • 24 Gennaio 2013 in 06:11
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    Da che mondo è mondo tutti vogliono salire sul carro dei vincitori, in un altro intervento sui blog (mi sembra su questo , ma non ricodo bene) esposi questo pensiero.
    Noi, ma scusa Fabio dirrei più di tutti io e anche Pat, siamo stati raggirati da questi politicanti da quattro soldi, specie quelli che si assumono a tale grado qui a Braccagni. Ricordo benissimo quanto ho dovuto sopportare anche dai miei “compagni” di partito nelle varie riunioni in quella che una volta si chiamava “cellula” ed oggi, per essere al pari del grande Burattinaio, si chiama Circolo. Tu lo sai benissimo, perchè come me hai sempre frequentato il Circolo e, anche se in maniera corretta, inizialmente eri contrario alla mia posizione. A differenza di tutti gli altri ne abbiamo parlato e, diciamo così, a fronte delle mie osservazioni, in verità all’epoca molto elementari, hai preso a cuore la cosa e approfondendo hai capito le “mie” ragioni, che se ricordi bene inizialmente si fondavano su due fatti , come detto, elementarissimi: presa in giro sui posti di lavoro e occupazione inutile e distruttiva del terreno (cosa a cui tengo moltissimo, vedi anche lamia avversione anche agli impianti fotovoltatici a terra). Mi sembra su quest’ultima si basi soprattutto (oltre all’aspetto idrogeologico, da me scoperto grazie anche al tuo interessamento, per me c’era solo il rischio esondazione Rigo) il “no” della Regione, mentre ora tutti trascurano il giochetto dei posti di lavoro. Addirittura mi accusavano che ero un menefirghista, perchè io ero un buon pensionato e non tenevo in nessun conto il problema , già grave allora, dell’impiego giovanile, io che in quei primi momenti avevo un figlio disoccupato.
    Quindi con vivo stupore ho letto quello che tu hai riportato, stralciando pezzi dai quotidiani, ma sono rimasto veramente offeso da quanto letto su FB. Credo nella democrazia, so che viene dal greco e non essendo “strutto” come te non conosco bene l’etimologia, ma per me significa rispetto delle idee, quindi accetto tutto ( anche se nel caso specifico ho, abbiamo, subito da alcuni pesanti offese), ma non accetto che si voglia poi sostenere, e al limite prendersi anche i meriti, che se non c’ero io…….
    Ricordo, a fronte dell’accenno dei politici alle assemblee, che uno dell’opposizione ha detto chiaramente che sì accettava la nostra tesi, ma solo perchè prevedeva lo sviluppo del Madonnino, ma ricordo altresì che lo stesso, è vero il momento politico del suo gruppo è particolare, non è salito sul carro dei vincitori, come sfacciatamente hanno fatto quelli della maggioranza.
    Comunque tranquillo, fra un pò, ma chissà quando, andrà in onda una nuova puntata che riguarda il paese: il cavalcaferrovia. Sicuramnete anche in questo caso i vincitori saranno gli stessi, cioè quelli che volevano fortissimamente il sottopasso e bocciavano, senza possibilità di discuterne l’ubicazione cosa che su questa molti avevano dei dubbi, il sovrapasso (con il risultato che sono passati circa dieci anni e ancora il passaggio blocca la circolazione, ne sanno qualcosa anche i VVFF che nei giorni scorsi hanno ritardato il loro intevento, non so quanto grave fosse, per attendere pazientemente l’apertura delle sbarre)

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