Cavalcaferrovia a Braccagni: intervista all’Assessore Fernardo Pianigiani

GROSSETO. E’ stato approvato all’unanimità lo studio di fattibilità presentato dalle ferrovie alla Provincia di Grosseto per il cavalcaferrovia a sud di Braccagni. Abbiamo contattato l’assessore alle infrastrutture Frenando Pianigiani che ci ha spiegato nel dettaglio l’opera.

Assessore, partiamo dal tracciato. Ce lo può spiegare?

Le ferrovie ci hanno proposto il cavalcaferrovia a sud della stazione di Montepescali con una strada a dimensione provinciale, dunque di 9,5 metri che partirà dalla vecchia Aurelia a si ricollegherà all’attuale strada 72 del Bozzone subito al di là del cimitero. In aggiunta verrà anche realizzata una strada al di là dell’attuale passaggio a livello che collegherà la strada del Bozzone con la strada dei Pupilli e che le Ferrovie passeranno al Comune di Grosseto (nel comunicato della provincia si dice che collegherà via dei Garibaldini a via Malenchini in quanto così indicano le ferrovie ndr). Questa permetterà a chi utlizza l’attuale strada vicinale verso la campagna al di là del passaggio a livello di poter raggiungere le proprie abitazioni”.

Per i pedoni che debbono raggiungere il cimitero che cosa è previsto?

Verrà effettuato il sottopasso per pedoni e bicicletta con tanto di discesa per i disabili. Questo diventa utile per chi volesse raggiungere il cimitero senza utilizzare l’auto”.

Assessore quanto costerà l’opera alla Provincia?

Nulla sia la strada provinciale che quella che passerà al comune sono realizzate dalle ferrovie. Noi abbiamo approvato il loro progetto che è quello suggerito dai paesani di Braccagni dopo il ricorso contro il precedente progetto”.

Come è adesso l’iter?

La stessa approvazione che abbiamo fatto noi con il consiglio provinciale dovrà arrivare dal consiglio comunale. Poi ci sarà la progettazione esecutiva e prenderà il via l’iter che condurrà alla realizzazione dell’opera. Noi ci augriamo che tutto proceda in tempi rapidi”.


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10 pensieri riguardo “Cavalcaferrovia a Braccagni: intervista all’Assessore Fernardo Pianigiani

  • 28 Luglio 2012 in 08:54
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    Un po di storia sul cavalcaferrovia a sud del paese, nel 2010 il Comitato SOS Braccagni emetteva questo comunicato, a riprova che il Comitato è e sarà una risorsa per il paese.

    RESOCONTO INCONTRO IV COMMISSIONE CONSILIARE COMUNE DI GROSSETO

    Il 13 ottobre u.s. Presso la IV Commissione Consiliare del Comune di Grosseto, Maurilio Boni ed il sottoscritto in qualità di Presidente del Comitato SOS Braccagni net, abbiamo partecipato all’incontro con i rappresentati del Comune avente ad oggetto l’attraversamento ferroviario con conseguente chiusura dei passaggio a livello di Braccagni; presente anche Edo Galli come rappresentante del Coordinamento.

    vi sintetizzo cosa è stato detto:

    Tutti hanno concordato sulla necessità di risolvere la questione del sottopasso-sovrappasso.
    La provincia e tutte le forze politiche hanno optato per il sovrappasso poiché non implica complicazioni di tipo idrogeologico.

    Nella riunione si voleva la nostra approvazione per il sovrappasso non specificando dove.

    Noi abbiamo evidenziato la necessità di proporre un attraversamento a sud, poiché in tale localizzazione l’oggetto é meno impattante (binari più stretti); ricordando che a nord, si dovrebbe attraversare sia la linea di Siena che quella di Livorno, ottenendo un oggetto simile a quello già progettato ( e che una recente sentenza del Consiglio di Stato ha ritenuto non costruibile in questa posizione) o un sottopasso (attraversamento indicato dalla sentenza) però eccessivamente lungo.

    La commissione presieduta da TEI ha concordato con la possibilità di studiare questa decisione ipotizzando, per l’attuazione, di procedere con una variante anticipatoria al PRG da effettuarsi con la massima urgenza; tutte le forze politiche sono state concordi con questa ipotesi operativa.

    L’assessore provinciale Fernando Pianigiani (Infrastrutture, Trasporto e Protezione Civile) ha concordato con TEI ipotizzando la presentazione di due – tre alternative da discutere in modo collegiale (forse anche con noi).

    Alla fine della riunione abbiamo anche fatto osservare le seguenti problematiche:

    1- la necessità, indipendentemente dal sotto o sovrapasso carrabile, di realizzare un sottopasso pedonale ciclabile per collegare in prossimità dell’attuale passaggio a livello le due Braccagni, in questa ottica si potrebbe utilizzare anche l’attuale attraversamento interno ai binari sfondandolo verso il paese e verso la strada degli Acquisti;

    2 – la necessita di capire se il sottopasso avrà valenza locale (per il paese) o avrà importanza sovra comunale; questo al fine di renderlo adeguato a risolvere problemi di viabilità che vanno oltre quelli della nostra frazione, nella redazione del Regolamento Urbanistico di prossima ultimazione.

    3 – la possibilità di non escludere a priori il sottopasso.

    Il punto 1 è stato recepito ed accolto con interesse gli altri non abbiamo avuto modo di appurarlo perché la riunione è stata sciolta.

    Riflessioni

    – Credo che la nostra presenza abbia fatto capire la necessità di un collegamento pedonale in prossimità del Bar Bernasconi e sono quasi convinto che, se ragioni tecniche delle FS non lo impediranno, verrà realizzato;

    – per quanto riguarda il sottopasso carrabile le difficoltà di carattere idrogeologico fanno pendere la bilancia verso il sovrapasso; a tal proposito TEI ha fatto capire che occorre tenere presenti le prescrizioni dell’Autorità di Bacino che evidenziano la pericolosità idrogeologica del terreno;

    – se il rischio idrogeologico esiste per un sottopasso, evidentemente dobbiamo far capire che a maggior ragione esiste per un progetto di polo logistico attaccato al paese.

    Dal mio punto di vista forse le cose sono anche compatibili ma ne dovrei parlare con un geologo; ritengo comunque che il sottopasso sia la soluzione migliore perché, da un punto di vista paesaggistico, è sicuramente preferibile.

    Tirando le somme dell’incontro, come neo Presidente del Comitato Cittadino SOS Braccagni net, rilevo con soddisfazione che a pochi giorni dalla nostra costituzione le autorità locali hanno subito ritenuto utile ascoltarci e ci hanno convocato. Nel ribadire che la nostra iniziativa sarà sempre di stimolo, di critica costruttiva, e propositiva, ringrazio a nome dei Braccagnini iscritti al Comitato che presiedo, l’Arch. Alessandro Bisdomini e le autorità comunali, per averci ascoltato sperando che la cosa abbia un seguito e che le nostre idee e riflessioni siano prese in considerazione oltre che in questa fase propositiva, anche nella successiva fase operativa.

    Arch. Luca Barbacci
    Presidente Comitato cittadino
    SOS Braccagni net.

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  • 27 Luglio 2012 in 16:38
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    Quousque tandem abutere, politici Grossetani, patientia nostra?

    Rimane un fatto inconfutabile, a Braccagni destra o sinistra che siano, quando vogliono fare i prepotenti e imporre cose in violazione delle norme sul territorio e dei diritti dei cittadini, trovano sempre qualcuno che gli da lezioni di diritto e di partcipazione popolare, prima il cavalcaferrovia che il TAR e il Consiglio di Stato hanno dichiarato illegittimo in mezzo al paese, ora il polo logistico, e ancora non hanno imparato la lezione …

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  • 27 Luglio 2012 in 11:39
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    il consiglio di stato ha detto che dove volevano fare il cavalcaferrovia si poteva fare solo un sottopassaggio. i motivi sono importanti, paesagistici, ambientali e di tutela dei diritti dei residenti a non veder deturpato il loro paese. ed io ritengo che era megluo fare un sottopasso…. in ogni caso farlo a sud creerà problemi a tanti ma non all’intero paese. ma oggi bisognerebbe pensare alla viabilità complessiva …

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    • 27 Luglio 2012 in 14:43
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      la viabilità complessiva ce la sistemano con l’autostrada … pori noi 🙁

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  • 27 Luglio 2012 in 11:24
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    Anni fa ci fu un grosso dibattito per come eliminare il passaggio a livello, con due idee contrapposte: una, la maggioranza, che voleva il sottopasso; l’altra che non lo voleva e optava per il cavalcaferrovia. Su questa linea c’era il Comune (allora di centrodestra) e le Ferrovie (che allora come sembra ora si accollavano le spese). E’ chiaro che quello che pensavano i cittadini a quel punto non contava niente, entrava in gioco la politica e la Provincia (di centrosinistra) si oppose al cavalcaferrovia (se si vuole appoggiava i suoi elettori) e la disputa è andata avanti fino al Consiglio di Stato che sancì “no al cavalcaferrovia dove era previsto” (in pratica area nord, vicinissimo al paese, come proseguimento, obliquo, di via Malenchini). Quindi la petizione che tu dici, che però ripeto era quella del sottopasso, poi chiaramente sfociata nella sentenza sopra, non ha nessun legame con l’eventuale sovrapasso a sud(e, al momento, abbastanza distante dal paese). Certo se si va a guardare bene, come ho detto, i cittadini in questa faccenda, sono passati in second’ordine, secondo me potevamo discutere su dove attraversare la ferrovia (anche perchè nella prima soluzione l’opera veniva veramente impattante, perchè più alta e, soprattutto, molto più lunga, dovendo saltare oltre i binari di stazione, anche la linea per Siena) e trovare l’accordo, che già in molti avevano individuato in quello che sembra il progetto attuale. Se così fosse stato fatto, i passaggio a livelli di via dei Garibaldini e della stazione vecchia sarebbero già fuori uso da anni

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  • 27 Luglio 2012 in 10:03
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    Grazie per i chiarimenti e, gia’ che ci sono, stamani ho letto che pero’ a Braccagni non puo’ essere fatto perche’ c’e’ una petizione di vari anni fa’ che impedisce.
    Ma, mi verrebbe da dire, avete deciso che volete ds grandi?

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  • 26 Luglio 2012 in 07:29
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    Non è che capisci poco, è che, mi sembra, ti sforzi a conoscere problemi ma non conosci bene il paese e i suoi problemi.
    Pian di Maggio è l’area che va dalla Vecchia aurelia (più o meno da PIT STOP o Massellucci) alla ferrovia di Siena che risulta tutta area PIP, non so cosa intendi per vulcanetti a ssud del paese, forse fai riferimento allo sprofondamento degli Acquisti (ora non mi viene il nome scientifico) oppure alla Caldanelle, ma questi luoghi sono ben lontani da dove dovrebbe partire il raccordo stradale (dovrebbe , dico dovrebbe perc hè non è stato fatto vedere niente, partire più o meno all’atezza del distributore ESSO, più precisamente dall’ex)

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    • 26 Luglio 2012 in 07:33
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      Colpo sbagliato, commento partito, termino.
      Se stai a Braccagni puoi rivolgerti ai menbri del Comitato 2sos braccagni.net” per avere informazioni, chiaramente non è detto che le nostre idee collimino con le tue, ma ti saranno sicuramente utili.
      Se non li conosci, io ne faccio parte e a Braccagni di Nello ci sono solo io, basta chiedere (inoltre sono spesso la mattina a leggere il giornale nella terrazza di casa a fianco della SMA)

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  • 26 Luglio 2012 in 06:20
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    Bella storia, ma pian di maggio quale e’? Lo sviluppo a sud non e’ bloccato da quella zona con i vulcanetti di fango? Io ci capiro’ poco ma mica avete le idee chiare neanche voi direi.

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  • 26 Luglio 2012 in 04:56
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    Auguro che questa intervista sia un viatico a Braccagni in Piazza, come lo fu quella ormai famosa al Sindaco di Carlo Vellutini per l’altro blog paesano. In fondo, anche se forse stamane sulla stampa locale sarà dato spazio all’argomento (Fabio per me sarebbe stato anche positivo che l’intervista fosse stata messa come commento sull’articolo cavalcaferrovia), noi per primi abbiamo divulgato la notizia.
    Che dire, le dichiarazioni di Pianigiani, se dal dire seguirà il fare, mi lasciano pienamente soddisfatto, io sono (lo sono sempre stato) per una soluzione del genere, ma ora entra il gioco il Comune e lì dobbiamo farci sentire. Visto che fanno orecchi da mercante sulla viabilità paesana, questa è l’occasione giusta per cercare di forzare i tecnici per rivedere il tutto. Sicuramente ci faranno partecipi dei progetti comunali e lì dobbiamo essere pronti con le nostre idee e non fare come nel passato disertare le riunioni sulla viasbilità per poi criticare aspramente le conclusioni a cui il dirigente al traffico era addivenuto.
    So che Spadi ci legge, potrebbe farci avere il suo progetto (che leggendo Pianigiani, potrebbe essere quello a cui fanno riferimento le ferrovie) e di lì partire. Di sicuro la viabilità sud avrà sviluppi (del resto lo sviluppo del paese è previsto in quella zona), ma bisognerà pensare anche al collegamento fra nord e cavalcaferrovia (esempio il proseguimento di via Garibaldi o via Fabrizi o via Guelfi), ma visto la riduzi0ne degli spazi in quella zona fra le nuove opere e l’esistente (leggi linee AT) e la già prevista urbanizzazione fra la chiesa e via Malenchini, perchè non insistere nel cambiamento d’uso della zona confinante (pian dii maggio per intendersi)?

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