Ferrovia Montepescali – Siena: trovate le risorse per il ripristino
La prossima settimana il cronoprogramma di Rfi per il ripristino
FIRENZE – Rfi comunicherà entro la prossima settimana il cronoprogramma per il ripristino della linea ferroviaria Siena-Grosseto nel tratto attualmente interrotto tra Buonconvento e Montepescali. E’ questo uno degli esiti dell’incontro svoltosi ieri a Roma tra l’assessore regionale a trasporti e infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, e l’amministratore delegato di Rfi, Michele Mario Elia, per fare il punto sulla riapertura delle tratte ferroviarie attualmente interrotte in conseguenza dei danni provocati dal maltempo.
“C’era da superare – commenta Ceccarelli – un ostacolo fondamentale, la carenza di risorse da parte di Rfi. Anche grazie all’impegno della Regione il problema è stato risolto e gli interventi, del costo stimato di 3 milioni euro, con lavori della durata di 6 mesi, potranno essere realizzati entro la fine dell’anno. L’obiettivo, però, sarebbe quello di garantire la riapertura della linea già a partire dalla fine della prossima estate. Nel frattempo – conclude -, anche grazie al costante confronto con l’utenza e gli enti locali, stiamo cercando di risolvere alcune ultime questioni inerenti ai servizi sostitutivi, al fine di ridurre al minimo i disagi inevitabili conseguenti alla chiusura della ferrovia”.
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Forse qualcosa si muove … Ma di certo non il treno, almeno per ora … auguriamoci che facciano le cose fatte per bene e in fretta. Anche se “fretta e bene non sta insieme”.
La notizia è che dal 1 marzo ci sarà un nuovo servizio di autobus sostitutivo organizzato da Regione e Provincia e gestito da Tiemme, senza costi aggiuntivi rispetto all’abbonamento ferroviario. Per informazioni ci si dovrà rivolgere alla biglietteria di Tiemme in Piazza della Stazione.
Speriamo che gli orari di partenza siano compatibili con l’orario di lavoro.
spera … spera … prima di fare un servizio decente preferiscono far viaggiare i bus vuoti, alla faccia dei pendolari. Intanto è già previsto un nuovo sciopero di Tiemme … tanto i pendolari sono abituati a tribolare
Mi auguro che sia vero, ma non mi è chiaro chi ah cacciato i soldi? Non è che, giustamente, la Regione si sia mossa dando lei i soldi? In un intervista al Tirreno l’ad di Trenitalia disse che la Regione dava 250 mil. per il trasporto e per il fatto in oggetto la sua società era fuori, perché la rete era di RFI, la quale in precedenza aveva detto che non aveva i soldi per la riparazione (infatti nel bilancio presentato pochi giorni fa tali lavori non erano presenti, a meno che camuffati come manutenzione , ma a Murlo, stando alla stampa, sembrerebbe un vero e proprio investimento). Ripeto che la riforma delle FF.SS. ha portato ad una miriade di società (Trenitalia, RFI, Grandi Stazioni, Cargo, BuSITAlia e più ne ha ne metta) tutte fittizie SpA , che agiscono come SpA vere, cioè si mira all’utile, quindi in primis via personale e manutenzione, ma non funzionano come tali, perché il 100% è dello stato e, soprattutto, se i dirigenti non fanno il loro dovere, non vengono licenziati ma premiati (l’ultimo esempio ad un mese di distanza dal deragliamento di Andorra la linea è sempre interrotta, forse l’esempio con la linea di Siena potrebbe non calzare, ma se state dietro alle diatribe ferroviarie da anni quest’ultima da anni risulta, sempre e solo per ragioni di pecunia, un ramo secco, mentre il deragliamento interessa una linea penso molto più importante visto che fino al 17 genn(?) era l’unico collegamento certo con la Francia, visti i problemi e i blocchi in val di Susa, poi, ma c’entra il giusto nell’argomento, per altra frana sull’Aurelia in pratica isolata la riviera di ponente, con pianti sanremesi . Bene il capo dei capi era fra i più votati al ministero dello sviluppo con Renzi. Poi per fortuna Viareggio s’è fatto nuovamente sentire e i pendolari, non tutti i cittadini, dovranno continuare a penare). Ritengo che comunque la Regione fa bene a dare in parte o anche in toto i soldi della riparazione, ma nei 250 mil di cui sopra c’era compreso un certo numero di nuovi convogli per la Regione, cosa non avvenuta in toto (non ricordo bene se i 25 convogli non consegnati di cui parlava l’ad Soprani erano relativi a tutte le regioni o per la sola Toscana) ……e allora i soldi dei convogli mancanti dove sono finiti? Non so ma credo che un Vivalto costi minimo 500.000€ quindi se fossero solo 6 in Toscana il conto è fatto, in fondo il contratto è quasi in scadenza e credo, con quello che succede alla Ansaldo-Breda, la consegna vada alle calende greche.
Si parla giustamente dell’intera linea, ma, insieme alla notizia riportata in testa, si parla (Fiammetta interessantissima l’ha postata anche in FB) per me in maniera non chiara di un servizio TIEMME sostitutivo Grosseto -Siena e gli interessati di presentarsi alla biglietteria in piazza Marconi (stazione) a Grosseto. Ripeto che non è stato chiarito cosa succede dal 1/3: il servizio copre tutti i treni, copre l’intera tratta? E domanda, chi paga ? Ancora la Regione o Trenitalia. Boh……ma noi maremmani siamo avvezzi a questi giochetti: abbiamo contribuito a fare la Variante Aurelia e ora (mi sembra però che anche qui , come è ormai chiaro, perché sono il solo a porre dubbi, sono il solito bastian contrario) la percorreremo pagando il più alto pedaggio autostradale italiano (ho detto percorreremo perché, se a qualcuno è sfuggito, già da mesi, al prezzo 2013 a gennaio c’è stato l’aumento e non so quanto ha inciso, si pagavano (pagano) 0,60€ per i 3km Rosignano -Vada (che per vergogna forse la SAT ha chiamato S.Pietro in Palazzi, che in realtà è circa 6 km dopo verso Cecina e guarda caso, non essendo ancora in sua gestione, come avviene da Tarquinia a Civitavecchia, sulla Variante c’era (c’è?) ancora l’uscita con tale indicazione).
Spero , ma non credo, che il blog sia letto anche dai tosco-emiliani, ma ricordo che nella stessa situazione c’è la linea Porrettana e anche a loro va il mio augurio che il problema sia risolto…ma sono come S.Tommaso: finchè non vedo non credo.