Grosseto fa parte dell’Italia?

Forse la domanda, per molti, ha una risposta logica. Dal 1861 la nostra città (e provincia) faceva parte dell’Italia unificata, ma per la banda Moretti (leggi Trenitalia) e, perchè no, anche per la Regione Toscana non è così.
Perchè dico questo? Semplice perchè per Grosseto il servizio ferroviario è un optional: pochi treni , che spesso sono soppressi senza preavviso, percorrenze (da orario) tipo anni ’10 (intendo 1910!!!!), sporcizia al settimo cielo e menefreghismo da parte di Roma e Firenze. E’ polemica in questi giorni per la ventilata, che dico certa, soppressione dei pochissimi treni veloci sulla Tirrenica che ci penalizzeranno ulteriormente, in compenso un due e tre aumentano i prezzi dei biglietti.
Solo per esempio: ieri sera (giorno prefestivo, quindi come domani), sono stato obbligato ad andare a prendere mia figlia (che studia a Trento) a Firenze Campo Marte perchè non c’era altro da fare, in quanto doveva arrivare alle 18.20 (in effetti anche se era un treno AV è arrivato con 15′ di ritardo) e l’ultimo treno utile per arrivare in pari data a Grosseto partiva alle 18.36 da Firenze S.M.N., dopo di chè sarebbe arrivata , ma pare alle 3.00 di stamane (vedere sito Trenitalia); il tutto chiaramente per una spesa di circa 18-20 € minimo (Campo di Marte-Braccagni per strada, da navigatore, sui 150 km, fra poco anche con una Ferrari si spende meno e con la mia Yeti ho impiegato 2.40). Non ho guardato se esisteva un bus, ma mi sembra che l’ultimo parta anch’esso alla stessa ora del treno.
Come ho detto è solo un esempio, forse qualcuno può commentare più pesantemente, vero Fiammetta? Su questo ennesimo sgarbo della Regione a noi grossetani: possibile che non abbia la forza di opporsi a Trenitalia? Ai disagi accennati, con il fuori servizio della linea Gr-Si, è possibile che cittadini abbonati siano stati abbandonati da Trenitalia solo perchè il servizio sostituivo in bus sarebbe costato alla stessa troppo? E la Regione invece di imporle il rispetto, è ricorsa a Tiemme? Forse qualcuno dirrà: Tiemme fa parte della Mobilità Toscana (come del resto il servizio regionale dei treni), ma io replico che Trenitalia prende tanti soldini dalla regione e non dà il servizio che il cittadino richiede.
Sempre la regione non ha ancora impostato il Memorario (mi sembra sono oltre quattro anni che rimanda) e il mio esempio conferma il disagio per noi grossetani.
Da alcuni giorni sul Tirreno c’è una raccolta di firme per protestare contro i tagli dei treni, io consiglio tutti a firmare e mi piacerebbe che il giornale chiedesse alla regione di non confermare il contratto a Trenitalia per il servizio regionale. In fondo le norme europee (quando si vuole si rispettano, quando però fa comodo ce ne freghiamo, vedi autostrada tirrenica) lo consentirebbero e tempo fa lessi le dichiarazioni di un dirigente (non so se A.D. o D.G., non è una sigla massonica) di NTV che loro erano già pronti per un eventuale ingresso nel traffico locale.

PS) non vorrei essere di malagurio, ma ricordo che nel 1966 la linea FF.SS. (mamma di RFI e sue derivate) Treviso-Portogruaro subì le stesse conseguenze di quella per Siena, doveva stare chiusa per il ripristino, ma è stata riaperta solo qualche anno fa. Le caratteristiche erano identiche: linea a semplice binario non elettrificata, scarso utilizzo (in pratica solo da parte dei militari) quindi….Unoica differenza , ma notevole: la Gr-Si è solo a scopo viaggiatori, l’altra è stata riaperta, se vogliamo, sempre a causa della velocità, viene ora utilizzata solo per merci (un esempio si ha sempre da noi, con la Vada-Pisa, dove molti pendolari chiedono che sia aperta anche ai viaggiatori)


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3 pensieri riguardo “Grosseto fa parte dell’Italia?

  • 8 Novembre 2013 in 16:17
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    Grandi proposte dell’A.D. delle ferrovie Italiane. Per migliorare il servizio di due una: aumentare i biglietti nelle ore di punta, oppure scaglionare gli orari di inizio delle attività.
    E’ vero che è stato il Segretario nazionale della CGIL Trasporti, dove in pratica aveva l’ultima parola, ma non mi risulta che sia ora divenuto il padrone delle ferrovie (anche se l’arroganza non gli manca, vedi per tutto l’atteggiamento sulle strage di Viareggio).
    Vi pongo una domanda: come può aver difeso i lavoratori e gli utenti (compito di sindacalista) se pochi anni dopo diventa AD di Ferrovie Italiane? Ricordo un vecchio sindacalista (nonché ottimo tecnico) che pur di continuare la sua attività a difesa degli elettrici, rifiutò la dirigenza per continuare il suo impegno. Altri tempi…..

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  • 2 Novembre 2013 in 10:12
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    Intanto Trenitalia ha annunciato che dall’11 novembre riaprirà la linea Grosseto-Siena…

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  • 1 Novembre 2013 in 15:56
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    Siena è sede di università e i nostri “grandi” politici hanno preferito portare una sede universitaria “fantasma” a Grosseto (con grande dispendio economico) invece di portare gli studenti a Siena, sfruttando la ferrovia come una metropolitana di area vasta (definizione di gran moda).

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