wonderwall

Scrivi qualcosa … fisso già da qualche minuto il monitor e questa è l’esortazione di facebook: scrivi qualcosa … un torpore mi annebbia la mente.
L’allegria di sabato sera, durante i preparativi della cena di San Valentino, è stata squarciata dalla notizia della morte di Bruno. La botta di adrenalina mi ha tenuto in piedi. Avanti, dobbiamo andare avanti, è questo che lui voleva e glielo dobbiamo. Non è il cinismo del “the show must go on”.
Oggi ho riaperto la porta del Centro Sociale, non è stato facile. Abbiamo promesso ai bambini una festa di carnevale … e carnevale sia, sarebbe un torto a Bruno e a loro, quei bambini che spesso si fermava a guardare, sorridente, durante la ludoteca musicale.
Ho acceso il camino e, nel voltarmi, l’ho rivisto in un pomeriggio piovoso seduto sulla poltrona, ad aspettarmi davanti al fuoco.
Mi venne spontaneo: “ti tratti bene!”; e lui “ma dove sto meglio che qui”.
Al calore di quel fuoco abbiamo parlato a lungo, progettato … sognato.
La stanza si riempe di voci, schiamazzi e colori, ma, mentre i bambini giocano e corrono, è inevitabile parlare dell’ultimo …
… in effetti volevo scrivere qualcosa: sabato 14 febbraio, una braccagnina (anche se non di discendenza) ha visto pubblicato su un blog specializzato un suo breve racconto: wonderwall.
Forse un segnale, nulla a che vedere con il racconto, ma quel titolo, privo di significato reale, tradotto letteralmente “il muro delle meraviglie”, mi risveglia in un sogno, condiviso davanti ad un fuoco in un pomeriggio piovoso.

Per leggere il racconto segui il link http://svolgimentoblog.com/2015/02/13/wonderwall/

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